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 DEEP la banca dati europea open source per monitorare le prestazioni degli investimenti di efficienza energetica
 Daniele Forni - FIRE
DEEP (De-Risking Energy Efficiency Platform) è una banca dati open source per monitorare le prestazioni degli in- vestimenti di efficienza energetica, fare confronti e scoprire quanto possa es- sere vantaggioso investire in progetti di efficienza energetica.
Curata dall’EEFIG (Energy efficiency financial institutions group), il Gruppo istituito dalla Commissione Europea e dalla Unep Finance Initiative, oggi è di- sponibile, grazie a FIRE, anche in italia- no. La Piattaforma conta su un ampio database europeo di progetti di efficien- za energetica e raccoglie i dati di oltre 10mila progetti realizzati negli edifici e nell’industria.
È rivolta alle istituzioni finanziarie e ai de- cisori che devono valutare interventi di efficienza energetica in campo immobi- liare e industriale in tema di riqualifica- zioni.
DEEP deriva dal rapporto che Eefig nel 2015 ha presentato sul finanziamento degli interventi di efficienza energetica su edifici e industrie, fornendo una serie di indicazioni finalizzate ad aiutare a rea- lizzare interventi di efficienza energetica. Interventi in parte anche suggeriti dalle diagnosi energetiche obbligatorie per le grandi imprese ai sensi della direttiva 2012/27.
L’idea di una Piattaforma con queste caratteristiche si ispira anche al Buil- ding Energy Performance Database sviluppato negli Usa dal Department of Energy Un database nel quale erano confluiti moltissimi dati di edifici di edifici residenziali e commerciali e di interventi di efficienza energetica, forniti da attori diversi. Uno strumento che ha supporta-
to le istituzioni finanziarie nel valutare gli interventi di efficienza, contando su una base dati rappresentativa. DEEP ha le stesse finalità, ma raccoglie anche dati riguardanti il settore industriale.
Oltre che alle istituzioni finanziarie la base dati fornita può essere utile anche ad altri soggetti nel valutare uno studio di fattibilità per un determinato interven- to di efficienza energetica, potendo così farsi un’idea, basata su un campione statistico indipendente e che speriamo possa crescere sempre di più. In questo modo è possibile valutare le opportuni- tà di risparmio e prendere decisioni ri- guardanti un investimento con maggior confidenza.
Dalla Piattaforma emerge un quadro complessivo e particolarmente detta- gliato. Ci sono dati macro e dati più par- ticolareggiati che attengono, ad esem- pio, all’illuminazione, all’involucro o a lavori più complessi con tempi di ritorno diversificati. Sono dati che aiutano a ca- pire, a seconda degli interventi, quali si- ano le modalità più adatte; per esempio se stipulare un contratto di rendimento energetico (EPC) su un singolo interven- to specifico, combinarlo con altri inter- venti, oppure puntare a un deep retrofit che vada in direzione nZEB, magari sup- portato dal contributo del conto termico. Per i tecnici è possibile trovare una base statistica rilevante a supporto delle pro- prie valutazioni, potendo filtrare i dati per approfondire specifici tipi d’intervento. Per l’Italia l’esistenza di questo Databa- se può portare una maggior evidenza dei risultati degli interventi di efficienza energetica per i decisori e per le istitu- zioni finanziarie. Nel nostro Paese c’è
stato un grosso coinvolgimento degli istituti finanziari con il fotovoltaico. Alcuni sono stati frenati dalla fine degli incen- tivi, altri invece hanno utilizzato questa esperienza per andare oltre e applicarla all’efficienza. Questa base dati, crescen- do nel tempo, supporterà la valutazione delle richieste di finanziamenti per inter- venti di efficienza energetica e aiuterà quindi a “fare efficienza”.
Per il futuro si punta a sensibilizzare chi si occupa di efficienza energetica a ri- versare i risultati reali dei progetti realiz- zati all’interno del database, anche chi si occupa di meccanismi di incentiva- zione dell’efficienza energetica; contare su dati effettivi degli interventi realizzati va nella direzione della evindence based policy suggerita della better regulation della Commissione Europea. Non è però facile seguire tale via perché al di là dei certificati bianchi, in Italia non c’è una misura dei risparmi realmente realizzati. Di solito ci si basa su dati di valutazio- ne preventiva, su risparmi attesi. Poter contare invece su una banca dati di ri- sultati reali ex post offre una dimensio- ne certa ed effettiva, che può essere un vantaggio per tutti i portatori di interesse del mondo dell’efficienza energetica. La piattaforma richiede risparmi reali; si pone la questione di come si effet- tua la loro valutazione. Su questo FIRE si è prodigata già da qualche anno nel tradurre in italiano e aggiornare il proto- collo IPMVP (International Performance Measurement and Verification Protocol), il riferimento de facto a livello internazio- nale, una raccolta delle migliori pratiche oggi disponibili per verificare i risultati di progetti di efficienza energetica, efficien- za idrica e fonti rinnovabili in qualsiasi campo, dagli edifici civili ai siti industriali. La valutazione dei risparmi è un passo fondamentale per i contratti a garanzia di prestazione, ovvero gli EPC. Per faci- litare la diffusione degli EPC, negli edifici pubblici e privati, ENEA e FIRE collabo- rano nel progetto europeo guarantEE.
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gestione energia
L’OSSERVATORIO
  



















































































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