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  CUS
sostenibile
 so il comune di riferimento, con- trattualistica, pratica prevenzione incendi, pratica INAIL, pratica alla ASL per l’ETERNIT, pratica per le detrazioni del 65% dall’Irpef, etc.).
Quanto siano significativi gli inter- venti accessori può ricavarsi, si veda la tabella 2, dal costo percentuale di fornitura e posa in opera del gruppo termico a condensazione rispetto al costo totale di un tipico intervento integrato: tale percentuale è, in pra- tica, nell’intervallo 25-35% del costo totale da sostenere. I dati riportati fanno riferimento ad una recente realizzazione, eseguita nel Comune di Roma, e consistente nell’installa- zione, in copertura ed all’aperto, del nuovo gruppo termico a condensa- zione (con potenza utile 294 kW, del tipo modulare in lega di alluminio e magnesio, al servizio di 51 appar- tamenti) e nella esecuzione di tutti i lavori accessori prima indicati.
Nel caso di perizia attestante la non efficienza in termini di costo della contabilizzazione è tuttavia vero- simile che, in futuro, possa essere necessario un intervento di ammo- dernamento dell’impianto di riscal- damento con caldaia centralizzata. Questo implicherà, ragionevolmen- te, l’installazione di un nuovo gruppo termico a condensazione, l’esecu- zione di parte o di tutti i lavori acces- sori già descritti ed una nuova ana- lisi della efficienza in termini di costo della contabilizzazione, inquadrata, però, in questa ipotesi di lavori più articolati.
Nel caso di mancata installazione della contabilizzazione si può sug- gerire che i condomini e gli ammini- stratori interessati, prima che siano loro applicate le pesanti sanzioni previste dalla legge da parte dell’en- te locale responsabile, provvedano seppure tardivamente, ad eseguire un intervento integrato comprensi- vo della contabilizzazione; con tali interventi il tempo di ritorno sempli- ce dell’investimento è abbastanza breve e molto interessante (pari a circa 2-4 anni considerando la de- trazione del 65%). Con questo ap- proccio non ci sarà la sicurezza di evitare l’applicazione delle sanzioni ma si potrà sempre sperare in una interpretazione morbida del dettato della legge da parte dell’ente locale. Un ultimo tipo di intervento, che di- verrà sempre più frequente nei pros-
 FO
  Sistema urbano
 Costo totale, circa
Ripartizione percentuale costi Gruppo termico condensazione Contabilizzazione indiretta Impianto elettrico
Lavori edili e di supporto Lavori termoidraulici
114.000,00 euro + IVA
25% 20% 3% 16% 36%
        Tabella 2. Un esempio dei costi di adeguamento impianto
problematica ripartizione delle spe- se; questa nuova ripartizione, infatti, vedrà molti vincitori, che pagheran- no un po’ meno per il loro riscalda- mento, e pochi perdenti, che paghe- ranno molto più di prima il servizio di riscaldamento.
In modo semplificato, ma vicino alla realtà delle cose, risparmieranno gli utilizzatori con unità immobiliari poste ai piani intermedi degli edifi- ci (quindi con soffitto e pavimento confinanti con ambienti riscaldati) e, comunque, con limitate dispersioni esterne (per esempio abitazioni non d’angolo e con esposizione favore- vole). Sosterranno spese significa- tivamente maggiori gli utilizzatori di unità immobiliari, per esempio, po- ste con pavimento su piano pilotis non isolato termicamente, di appar- tamenti all’ultimo piano e degli attici. In questi casi una migliore gestio- ne dell’energia nel condominio, e del suo impianto di riscaldamento centralizzato, dovrebbe prendere in considerazione un intervento in- tegrato di risparmio energetico con l’adeguamento di tutto l’impianto4, allo scopo di garantire un forte ri- sparmio nel consumo totale di com- bustibile, tale cioè che tutti gli utiliz- zatori possano avere un risparmio economico netto rispetto alla situa- zione esistente prima.
Riporto, di seguito, le operazioni che, validate da molti anni di prati- ca professionale, dovrebbero essere prese in considerazione:
• la sostituzione della vecchia cal- daia esistente con un moderno gruppo termico a condensazione (a metano oppure a GPL oppure, se necessario, a gasolio); questa sostituzione richiede un insieme di interventi accessori i cui dettagli sono indicati nei punti seguenti;
• il lavaggio chimico delle tubazioni della rete di riscaldamento; molti costruttori di caldaie a condensa-
zione fanno decadere la garanzia in mancanza di tale lavaggio ini- ziale;
• la sostituzione sia del canale da fumo sia del camino dell’impian- to (se possibile l’intubamento è un’ottima scelta); nella pratica tale operazione richiede quasi sempre l’installazione di un ponteggio e la rimozione del vecchio e pericolo- so camino in ETERNIT (lavoro da eseguire solo tramite ditte specifi- camente autorizzate);
• la trasformazione da impian- to a vaso di espansione aperto ad impianto a vaso chiuso e, se presente, alla rimozione del vaso aperto in ETERNIT; anche questo intervento (vaso chiuso) è richie- sto, espressamente, dai maggiori costruttori di gruppi termici a con- densazione;
• la installazione di sistemi per filtra- re l’acqua del circuito chiuso di ri- scaldamento, quali, per esempio, filtri ad Y e defangatori-disaerato- ri;
• la installazione di un sistema di trattamento chimico dell’acqua costituito, per esempio, da un ad- dolcitore con resine a scambio io- nico e da una pompa dosimetrica proporzionale di liquido anticorro- sione;
• l’isolamento termico delle tuba- zioni del riscaldamento in centrale termica e nel percorso di distribu- zione alle colonne montanti;
• l’adeguamento dell’impianto elet- trico esistente;
• l’assegnazione a professionisti competenti delle attività di pro- gettazione, di direzione lavori, di coordinamento della sicurezza, di preparazione delle autorizzazioni tecnico amministrative richieste (tra queste, per esempio, Relazio- ne tecnica Legge 10/91 e s.m.i., Direzione lavori, coordinamento della sicurezza, pratica CILA pres-
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gestione energia FOCUS Sistema urbano sostenibile






































































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