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 Il 30 giugno scorso è scaduto il termine per l’installazione obbli- gatoria della contabilizzazione del calore negli edifici residenziali con- dominiali.
Nei circa tre anni trascorsi, da luglio 2014 a giugno 2017, le aziende ed i tecnici del settore sono stati impe- gnati in una corsa affannosa per ri- spondere alle tante contemporanee richieste dei committenti; il lavoro, inoltre, è stato complicato dalle mo- difiche alle leggi ed alle norme tecni- che di riferimento che sono interve- nute in corso d’opera.
In questo articolo, con riferimento li- mitato agli impianti di riscaldamento centralizzati, esamino quali siano i risultati che la scelta della contabi- lizzazione lascia agli utilizzatori ed agli addetti ai lavori e quali possano essere le prospettive di lavoro per i prossimi anni.
Prima di affrontare le possibilità tec- niche di intervenire efficacemente in alcuni casi specifici ricordo, bre- vemente, la situazione degli edifici residenziali in Italia.
Gli edifici residenziali in Italia
Il parco edifici residenziali esisten- te, riferimento il censimento ISTAT 2011, è costituito da circa 12,2 mi- lioni di edifici, cui corrispondono ol- tre 31 milioni di abitazioni1.
La tabella 1 mostra2 sia la distribu- zione dell’età degli edifici esistenti sia la distribuzione del numero di abitazioni negli edifici; quest’ultimo valore è, in media, di circa 2,5 abita- zioni per edificio, un numero indica- tivo della preponderante presenza,
Edifici residenziali
ed interventi di risparmio
Alfredo Marrocchelli
Professionista
del settore energia
FOC
Sistema urbano sostenibile
    energetico
nel parco edifici italiano, di edifici mono e bifamiliari (questi dati sono stati elaborati, nella pubblicazione citata, con riferimento al censimento ISTAT del 2001 ma poco cambiano, verosimilmente, dalla situazione at- tuale).
Dalla tabella si ricava anche che cir- ca l’89 % degli edifici (e, all’incirca, delle abitazioni) è stato costruito pri- ma dell’entrata in vigore della Legge 10/91, un tempo nel quale era scar- sa l’attenzione ai consumi di energia nell’edilizia.
Un altro dato molto interessante è che nel corso degli anni le nuove abitazioni costruite sono diminuite fino ad arrivare a 47.130 nell’anno 2014 (erano 278.602 nel 2005); se per queste nuove abitazioni adottia- mo il rapporto abitazioni/edificio di 5,2, cioè quello riportato in tabella 1 per gli anni successivi al 2001, ab- biamo un numero di nuovi edifici co-
struiti, nel 2014, pari a circa 47.130/ 5,2 = 9.063 edifici.
Tale valore pesa in percentuale sul parco edifici esistente per circa lo 9.063/11.676.183 x 100 = 0,08 %; la stessa cosa può essere detta af- fermando che, approssimativamen- te, ogni anno si aggiunge un nuovo edificio per ogni 1.250 edifici già esistenti.
Quest’ultimo numero mostra come le complicate e costose regole di progettazione energetica per i nuovi edifici possono interessare solo un ridottissimo numero di casi ed un limitato numero di professionisti (ar- chistar? ingstar?) e di imprese.
Il lavoro importante, sia in termini quantitativi sia in termini di risparmio energetico, sarà, invece, legato agli interventi che si potranno ragione- volmente realizzare (cioè conside- rando sia gli investimenti necessari sia i risparmi effettivamente ottenibili) in una parte dei dieci milioni di edifici esistenti e costruiti prima della Leg- ge 10/91.
Un’altra informazione interessante, riportata in un rapporto CRESME3, è che nel 48% degli impianti di riscal- damento esistenti la caldaia installa- ta ha più di venti anni, cioè un’età che supera la vita media utile stima- ta di questo tipo di apparecchiature.
Interventi di contabilizzazione eseguiti e sviluppi ipotizzabili Nel caso di contabilizzazione in- stallata (sia diretta sia indiretta) ma con impianto di riscaldamento non aggiornato si otterrà un limitato van- taggio in termini di consumi totali dell’edificio (ordine di grandezza di circa il 10/15%) a fronte di una più
 Riferimento totale edifici: 11.676.183
Periodo Numero Percentuale Abitazioni/Edificio
< 1919 1919 ÷ 1945 1946 ÷ 1960 1961 ÷ 1971 1972 ÷ 1981 1982 ÷ 1991 1992 ÷ 2001 > 2001
2.150.259 1.383.815 1.659.829 1.967.957 1.983.206 1.290.502 791.027 449.588
18,4% 1,8 11,9% 2,0 14,2% 2,6 16,9% 2,9 17,0% 2,6 11,1% 2,6
6,8% 2,8 3,9% 5,2
Numero medio di abitazioni per edificio del parco edifici residenziale: 29.641.961 / 11.676.183 ≈ 2,5
Tabella 1. Edifici ed abitazioni
    FOCUS Sistema urbano sostenibile 4/2017 25

































































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