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  LA CITTÀ FUTURA
Manifesto della green economy per l'architettura e l'urbanistica
Questo Manifesto è stato elaborato e scritto nell’ambito di un Gruppo di lavoro degli Stati Generali della green economy 2016. La green economy rappresenta per l’architettura e l’urbanistica una scelta di fondo, imprescindibile e necessaria per trasformare le sfide - ecologiche e climatiche, ma anche economiche e sociali - in straordinarie occasioni di rilancio e riqualificazione delle città in Italia.
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                                                PUNTARE SULLA GREEN ECONOMY PER AFFRONTARE LE SFIDE DELLE CITTÀ
AFFRONTARE LA SFIDA CLIMATICA CON MISURE
DI ADATTAMENTO E DI MITIGAZIONE CENTRATE
SULLA RIQUALIFICAZIONE BIOCLIMATICA ED ENERGETICA
FARE DELLA TUTELA DEL CAPITALE NATURALE
E DELLA QUALITÀ ECOLOGICA DEI SISTEMI URBANI
LE CHIAVI DEL RILANCIO DELL’ARCHITETTURA E DELL’URBANISTICA
   TUTELARE E INCREMENTARE IL CAPITALE CULTURALE, LA QUALITÀ E LA BELLEZZA DELLE CITTÀ
 PROMUOVERE LA RIGENERAZIONE URBANA
E LA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO ESISTENTE
 QUALIFICARE GLI EDIFICI PUBBLICI CON PROGETTI INNOVATIVI E CON LA DIFFUSIONE DELL’APPROCCIO DEL CICLO DI VITA
PROGETTARE UN FUTURO DESIDERABILE PER LE CITTÀ
Verso gli Stati Generali della Green Economy 2017
    Lo sviluppo di una green eco- nomy nelle città sarà un ele- mento centrale nei prossimi anni per contrastare la crisi climati- ca. Nell’era di Trump, con gli impe- gni insufficienti presi ad oggi dagli Stati per rimanere nella traiettoria dei 2°C, con l’aggravarsi degli estremi climatici, le città sono i soggetti su cui puntare per rilanciare la lotta al cambiamento climatico e garantire uno sviluppo duraturo e sostenibile. A livello internazionale sono molte- plici e diffuse le iniziative e le reti di città che si muovono verso una gre- en economy, anche in risposta alla richiesta da parte dei cittadini di una migliore qualità dell’ambiente urba- no, di un maggiore e migliore be- nessere, di beni e servizi con minori impatti ambientali.
Come evidenziato, infatti, da un’in- dagine presentata agli Stati Generali della Green Economy 2017 nella III
La green economy delle città
Alessandra
Bailo Modesti
Responsabile Area Imprese della Green Economy Fondazione per lo sviluppo sostenibile
FOC
Sistema urbano sostenibile
    Relazione sullo stato della green economy in Italia, il consenso dei cittadini verso questo tema è molto elevato. Il 58% è abbastanza o mol- to informato sulla green economy e il 70% attribuisce importanza alle politiche pubbliche per l’attuazione della stessa. Il consenso incontrato dalle misure per il clima e l’energia sale al 90% così come per la rige- nerazione urbana e per le misure
di tutela del capitale naturale e le infrastrutture verdi. Inoltre, nella gra- duatoria fatta dai cittadini sugli ele- menti trainanti dello sviluppo locale, la green economy è nel gruppo di testa subito dopo la filiera agroali- mentare, l’imprenditoria giovanile, il turismo,manifattura e nuove tecno- logie.
Con oltre il 50% della popolazione mondiale che già vive nelle città – dato che arriva al 70% in Europa – queste ultime rappresentano il laboratorio ideale in cui sperimen- tare soluzioni integrate per una crescita green e per contrastare il degrado causato da decenni di espansione edilizia incontrol- lata e di bassa qualità attraverso un’urbanistica e un’architettura che sappiano integrare la qualità ecologica, sociale ed economica come occasione di rilancio e ri- qualificazione delle città.
Per contribuire a rilanciare il dibat- tito su un futuro sostenibile per le città, nel 2016, la V edizione degli Stati generali della green economy ha dedicato un gruppo di lavoro – composto da oltre 60 esperti, tra cui docenti di oltre 20 Università italiane, imprese del settore edile, enti di ricerca, associazioni di impre- se, associazioni ambientaliste – alla elaborazione di un Manifesto della green economy per l’architettura e l’urbanistica: “La Città Futura”. Nel corso del 2017, la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in collabora- zione con il gruppo di lavoro, ha lan- ciato la costituzione di un Greener Cities Network attraverso iniziative nazionali con la collaborazione della Presidenza del Consiglio, del Mini- stero dell’Ambiente e dei Beni Cultu- rali, della Regione Emilia-Romagna, dell’ANCI, con il coinvolgimento delle amministrazioni locali – in pri- mo luogo le città metropolitane e le
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