Page 18 - untitled
P. 18
  CUS
sostenibile
 Energia Elettrica, che coinvolge in una prima fase aree urbane e me- tropolitane per poi estendersi anche ad aree extraurbane ed autostrade. Oltre a queste misure tecniche gio- cano un ruolo importante nella ridu- zione dei consumi e delle emissioni anche misure gestionali, quali una migliore gestione dei percorsi e la consapevolezza dei guidatori di una guida non ottimale del mezzo.
Dal punto di vista del trasporto pub- blico, un’elaborazione del Centro Ri- cerche Continental su dati ISTAT ha messo in evidenza come dal 2011 al 2015 i passeggeri che ogni anno utilizzano i mezzi del Trasporto Pub- blico Locale (TPL) nei capoluoghi di provincia sono passati da 3.807 milioni a 3.405 milioni, con un calo di circa 400 milioni pari al 10,5%. Una maggiore efficienza del traspor- to pubblico permetterebbe quindi di decongestionare i centri cittadi- ni, rendendoli più sicuri e meno in- quinanti. A tal fine, alcuni interventi opportuni da intraprendere in fase di esercizio sono la manutenzione delle infrastrutture lineari, l’ammo- dernamento della flotta con l’acqui- sto di mezzi efficienti, il rinnovo del materiale rotabile e la formazione del personale sull’economy drive. Infine, ma non per importanza, la Strategia Energetica Nazionale au- spica una maggiore spinta sulla pro- duzione decentrata e autoconsumo di energia. Questo ha come conse- guenza il passaggio da una rete elet- trica passiva ad una attiva a flusso bidirezionale, con rischi di interruzio- ni e sovraccarichi. Lo sviluppo delle Smart Grid prevede l’ottimizzazione dell’utilizzo delle reti elettriche esi- stenti attraverso nuove modalità di gestione, controllo e protezione del- le stesse per garantire una migliore capacità di integrazione di grandi quantità di generazioni distribuite. Tutti questi aspetti, unitamente ad altri che esulano dall’efficienza ener- getica, contribuiscono a rispondere alla necessità per le città di diventa- re più intelligenti nella gestione delle infrastrutture e delle risorse, in modo da soddisfare i bisogni attuali e futuri dei cittadini e delle imprese (il sem- pre più popolare concetto di Smart city); per tali ragioni abbiamo deciso di dedicargli il focus di questo nu- mero.
 FO
  Sistema urbano
e ricreativo, ma anche nel comparto produttivo, per impieghi di tipo agri- colo e industriale.
Per quanto riguarda gli edifici, nel processo di rinnovamento pesano spesso i vincoli sugli edifici storici ed artistici che si incontrano qualora si vogliano adottare soluzioni migliora- tive. Anche qualora si riescano ad individuare soluzioni idonee, suben- tra la carenza di fondi propri della pubblica amministrazione, ulterior- mente acuita dalla necessità per i Comuni di rispettare i vincoli imposti dal Patto di stabilità, che rappresen- ta la principale barriera alla realizza- zione di progetti pubblici nell’ambito dell’efficienza energetica. Manca- no, inoltre, figure professionali che, all’interno della pubblica ammini- strazione, abbiano le competenze necessarie per la realizzazione di diagnosi energetiche e per l’analisi e lo sviluppo di piani di finanziamento o di partenariato pubblico-privato. In questo senso appare evidente come sia fondamentale da un lato la proposta di soluzioni idonee grazie all’uso di moderne tecnologie eco- compatibili e a basso impatto am- bientale, dall’altro la disponibilità e l’accesso a fonti di finanziamento da parte degli enti pubblici, fattore abi- litante per lo sviluppo di investimenti nell’efficienza energetica. Tali investi- menti, oltre a costituire un’importan- te occasione di sviluppo economico e di politica ambientale ed energeti- ca per il contesto urbano del nostro Paese, sono peraltro necessari per centrare l’obiettivo, dettato dall’art. 5 del D.lgs. 102/2014, di riqualificare almeno il 3% annuo della superficie degli edifici della PA centrale. Per la riqualificazione degli edifici da parte dei privati, l’ecobonus rappresenta un importante strumento, che ha
finora portato buoni risultati in ter- mini di risparmio energetico contri- buendo ad una maggiore mole di investimenti. Dall’altra parte vi sono le difficoltà registrate per effettuare interventi nei condomini, che sono spesso limitati da diatribe e difficol- tà ad accordarsi tra le varie parti in causa.
Oltre agli interventi sugli edifici, an- che per la riqualificazione dell’illumi- nazione pubblica manca un approc- cio sistemico a causa di una serie di criticità riconducibili alla dimensione dei singoli interventi, la frammenta- zione sul territorio e la scarsa inte- grazione tra coloro che operano nel settore.
Un altro tema caldo che abbraccia l’efficienza energetica riguarda la mobilità nei centri urbani. La popola- zione mondiale che abita in tali aree è in continua crescita, si stima infatti che nel 2050 sarà circa il doppio di quella attuale e con lei, ovviamente, aumenterà il consumo energetico associato al trasporto urbano. Sul piano nazionale, i dati Eurostat indi- cano come circa il 40% del consu- mo di energia finale sia a carico del settore del trasporto; di questi, circa l’80% è legato al trasporto su gom- ma, la cui centralità è legata ai minori costi e ad una maggiore affidabilità e flessibilità. Tuttavia sono in corso diverse misure per lo sviluppo della mobilità elettrica, in grado di garan- tire sostanziali benefici ambientali ed energetici soprattutto in ambito urbano. Tale sviluppo è legato ad una riduzione dei costi d’acquisto e ad una diffusione dei punti di ri- carica dei veicoli. A tale scopo nel 2013 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha predisposto un Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad
   18
gestione energia FOCUS Sistema urbano sostenibile






















































































   16   17   18   19   20