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2) Scarsa efficienza e inadatte regolazioni del sistema impiantistico presente in centrale termica e quindi nel sistema di distribuzione;
3) Ripartizione dei consumi non conforme alla norma UNI 10200;
4) Carenze negli apparati di sicurezza presenti (assenza del CPI – certificato prevenzione incendi);
5) Accensione intermittente dell’impianto su massimo 14 ore giornaliere.
La diagnosi energetica porta quindi a determinare gliin- terventi necessari, quali:
1) Coibentazione;
2) Interventi sulla centrale termica: sostituzione caldaia,
installazione pompe a giri variabili, installazione siste- ma ASCON per la telegestione dell’impianto, sostitu- zione delle apparecchiature di sicurezza e delle val- vole, lavaggio e risanamento delle tubazioni e di ogni singolo corpo saldante, etc).
La diagnosi illustra chiaramente anche gli investimenti previsti e i risparmi energetici attesi.
Gli interventi di riqualificazione dell’edificio hanno portato ad una riduzione complessiva al 63% dei consumi prece- denti (quindi -37%).
Le opere di efficientamento sono state realizzate grazie al Contratto di Rendimento Energetico (EPC), una formula contrattuale europea, recepita in Italia dal 2008 e rea-
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gestione energia
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