Page 33 - Gestione Energia
P. 33
ficiente per un lavoro eseguito “a regola d’arte”?
Dai dati sopra riportati risulta evi- dente come un altro importante elemento costruttivo, ovvero il vec- chio cassonetto per l’alloggio degli avvolgibili, sia stato, fino ad oggi, quasi completamente trascurato o comunque relegato ai margini. Questo va in contrapposizione col fatto che, dal punto di vista energe- tico, un vecchio cassonetto si stima possa incidere per circa un 25% delle dispersioni di un foro finestra tradizionale. Se a questo si aggiun- ge che anche dal punto di vista acustico il cassonetto tradizionale è da sempre un elemento debole si evince la assoluta necessità di un intervento di riqualificazione che comprenda anche il cassonetto. A tale scopo la fig. 1 mostra l’analisi termografica per il caso tipico di un cassonetto tradizionale in legno, “a vista” dall’interno dell’abitazione, dopo la realizzazione del cappotto termico per le pareti e dopo an- che la sostituzione dei serramenti. Si nota come, nonostante questi interventi, quando si è in presenza di temperature esterne rigide ci si ritrova internamente, in corrispon- denza del cassonetto, con tem- perature superficiali molto inferiori rispetto alla temperatura media dell’aria. Questo significa disper- sione di calore oltre alla concreta possibilità di formazione di conden- sa superficiale e di muffe. Andando invece ad isolare il vecchio casso- netto (fig. 2) la situazione migliora notevolmente, le temperature mi- nime praticamente raddoppiano, la possibilità di formazione di conden- sa e muffe sparisce e le dispersioni energetiche attraverso il cassonetto vengono di fatto azzerate.
Lo stesso discorso si può fare per l’isolazione delle mazzette e la con- seguente eliminazione dei ponti termici “lineici”, ovvero quelli in cor- rispondenza del perimetro del serra- mento. In fig. 3 è mostrato l’esempio di una parete tradizionale con corni- ce esterna in marmo e mazzetta non isolata. Si vede che la temperatura
Figura 1. L’analisi termografica per il caso tipico di un cassonetto tradizionale in legno, “a vista” dall’interno dell’abitazione, dopo la realizzazione del cappotto termico per le pareti e dopo anche la sostituzione dei serramenti.
Figura 2. Isolamento del vecchio cassonetto.
Figura 3. Parete tradizionale con cornice esterna in marmo e mazzetta non isolata.
interna superficiale minima è minore della temperatura critica di conden- sa (pari a circa 12,5°C con tempe-
ratura ambiente di 20°C e umidità relativa dell’aria 65%) e quindi anche in questo caso è più che mai pre-
FOCUS Coibentazione ed infissi 1/2014 31
FOCUS
Coibentazione ed infissi