Page 32 - Gestione Energia
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CUS
Coibentazione ed infissi
Andrea Cavagna Roverplastik S.p.A.
Efficienza energetica nell’involucro
trasmittanza termica.
Ma se per quanto riguarda le nuove costruzioni il problema del conte- nimento delle dispersioni energeti- che viene automaticamente risolto scegliendo, già in fase di progetto, componenti altamente isolanti, di- verso, ma non meno importante, è il discorso per gli edifici esistenti.
In questo periodo storico stiamo infatti assistendo ad un continuo incremento degli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, mentre per quanto riguarda le nuove costruzioni si sta verificando il fenomeno opposto con un trend in calo. Per questo motivo diversi studi sono stati fatti in tale ambito.
Da uno di questi studi svolto dall’E- NEA si è visto che la coibentazione sia delle pareti perimetrali che della copertura può portare ad avere un risparmio energetico che va dal 45% fino al 65% rispetto a prima dell’in- tervento. Lo stesso studio riporta anche che la sostituzione dei vecchi serramenti con serramenti di nuova generazione determina un risparmio energetico fino al 10%.
Il risultato di questo studio si può sintetizzare dicendo che coibentare l’edificio e sostituire i vecchi serra- menti sono interventi assolutamente necessari per consentire alla propria abitazione di ridurre le dispersioni di energia ed “avvicinarla” alle costru- zioni moderne.
Questa necessità è stata sicura- mente recepita dall’utilizzatore fina- le come è testimoniato da un altro studio effettuato, sempre dall’ENEA, nel 2010. Questa indagine ha evi- denziato infatti che gli interventi per le detrazioni del 55% più numerosi sono stati gli quelli di sostituzione dei vecchi serramenti, ai quali vanno poi aggiunti i sempre più numero- si interventi per la realizzazione del cappotto termico per gli edifici, gli interventi per gli impianti per la cli- matizzazione invernale e per il solare termico.
Ma coibentare l’involucro edilizio e sostituire i vecchi serramenti, oltre ad essere necessario, è anche suf-
Il risparmio energetico è un tema che ormai da alcuni anni è diventa- to di interesse comune e costruire edifici energeticamente efficienti è un obbligo di legge. Il principale re- sponsabile dell’efficienza energetica di un edificio è il suo involucro, quin- di contenerne le dispersioni è fonda- mentale per avere un risultato finale ottimale. I componenti dell’involucro edilizio si possono suddividere in 4 macro categorie che sono: i compo- nenti verticali opachi ossia le pareti perimetrali, i componenti orizzontali opachi (solai e solette), la copertura e gli elementi trasparenti (finestre). Ognuna di queste categorie contri- buisce a determinare la dispersione totale di energia attraverso l’involu- cro: consideriamo pari a 100 quanto è disperso da un involucro edilizio completo avremo che, indicativa- mente, le pareti contribuiscono per 35, i fori finestra per 40, le coperture
per 15 e gli elementi orizzontali opa- chi per 10.
Salta subito all’occhio come gli in- fissi diano un contributo molto im- portante alle dispersioni ed è proprio per questo motivo che, negli ultimi anni, i serramenti, seguendo le indi- cazioni provenienti dal mercato, si sono continuamente evoluti dando vita a prodotti di nuova generazione dalle altissime prestazioni termiche. Dopo gli elementi trasparenti ci sono le pareti perimetrali, o elementi verti- cali opachi, che concorrono per cir- ca un terzo delle dispersioni totali e che quindi sono diventate anch’es- se oggetto di studi sempre più ap- profonditi e sempre più spinti verso l’eccellenza delle prestazioni termi- che. Come per i serramenti, anche per questi elementi costruttivi, negli ultimi anni si è assistito alla nascita di svariate tipologie di mattoni isolati per la realizzazione di pareti a bassa
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