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FOCUSLe grandi aziende energivoreLuca SassoliEGE-Secem Energy Manager Acciaierie Bertoli Safau spaEnergia, costie concorrenza: l’esperienza di un energy manager del comparto grandi energivori“energivori” che consente di recupe- rare una parte degli oneri in funzione del rapporto tra il VAL ed il costo dell’energia. Un sistema complicato che per qualche azienda signi cherà una diminuzione delle agevolazioni con conseguente aumento dei costi energetici, mentre sappiamo anche che ci sono 35 aziende in Italia di- chiarate “sovra remunerate” rispetto al nuovo sistema degli oneri, che dovranno rimborsare la quota sovra remunerata!Un secondo fronte di problematiche, per le grandi aziende energivore, ar- riverà dalla prossima asta triennale della Interrompibilità che avverrà a dicembre 2017 dove ci potrebbero essere riduzioni del valore del MW interrompibile, come è avvenuto per le ultime aste infra annuali svolte tra il 2016 ed il 2017.In ne, nel prossimo 2020 scade il contratto Interconnector e, se non ci sarà la Fase 3 o una proroga della attuale Fase 2, le aziende energivore italiane subiranno un pesante costo aggiuntivo rispetto al costo attuale. Questo è lo scenario che riguarda l’energia elettrica nei prossimi anni per le aziende energivore italiane e non possiamo certo dire che sia uno scenario roseo, anzi.Queste grandi aziende competono generalmente con un mercato in- ternazionale dove il prezzo del kWh all’ingrosso, cioè alla borsa elettricaIl costo per l’energia recentemen- te sta vivendo un incremento si- gni cativo. Pensate che il valore medio alla borsa elettrica italiana dall’inizio del 2017 a  ne agosto ha registrato un incremento del 19% ri- spetto al valore medio del 2016. Era dal 2012 che il PUN era in continuo calo rispetto all’anno precedente. Dai dati resi disponibili dal GME, no- tiamo anche che dal 2015 il volume di energia scambiata alla borsa è in aumento, e lo sarà in proiezione an- che nel 2017. Questo è un segnale che indica un incremento delle attivi- tà produttive in Italia a conferma dei dati macroeconomici che vedono una ripresa di consumi.Il volume scambiato in borsa era in calo continuo dal 2010. Ciò signi ca che, se sarà confermata questa ri- presa del ciclo economico, presumi- bilmente il prezzo dell’energia sarà tendenzialmente sostenuto anche nei prossimi anni.A questo scenario “bullish”, come dicono gli esperti, aggiungiamo an- che alcune situazioni che potrebbero gravare signi cativamente nel conto economico delle aziende energivore. Innanzitutto ricordo che dal primo gennaio 2018 entrerà in vigore la nuova riforma degli oneri di sistema per cui passiamo dalla valorizzazio- ne a scaglioni, quella attuale, alla valorizzazione trinomia a consumo. Per molte aziende questo potrebbesigni care un esborso pesante. At- tualmente, infatti, gli oneri di sistema si pagano a scaglioni  no a 12 GWh mensili e nulla oltre, mentre con la nuova riforma ci sarà una quota  s- sa in funzione del numero di POD, una quota in funzione alla potenza installata, ed una quota, la più signi-  cativa, direttamente proporzionale ai consumi mensili. Il calcolo preve- de anche un recupero dei costi sulla falsariga dell’attuale agevolazione24gestione energia FOCUS Le grandi aziende energivore


































































































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