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FOLA TECNOLOGIA ORCIl funzionamento del turbogeneratore a  uido organico di Turboden si basa sul ciclo Rankine organico (ORC), un ciclo simile a quello utilizzato da una tradizionale turbina a vapore, eccetto per il  uido di lavoro che, in questo caso, è un  uido organico con elevata massa molecolare (p.es. idrocarburi,  uidi refrigeranti o siliconici).Il  uido di lavoro selezionato consente di sfruttare in modo ef cace le sorgenti di calore, anche a bassa tempe- ratura, per produrre elettricità in un’ampia gamma di potenze, da alcuni kW  no a svariati MW elettrici per unità.I fumi caldi provenienti dai forni di produzione del vetro, acciaio o cemento, sono raffreddati in uno scambiatore che riscalda un  uido intermedio (olio diatermico, vapore saturo, acqua pressurizzata, etc). Questo  uido intermedio trasporta il calore dai fumi al  uido organico che si trova all’interno del modulo ORC. Un impianto di recupero di calore e così composto da uno scambiatore fumi/ uido intermedio; il circuito del  uido intermedio, il modulo ORC e il sistema di dissipazione calore (spesso integrato nel modulo ORC).I componenti che caratterizzano la tecnologia ORC sono quelli tipici di un ciclo Rankine a vapor d’acqua (quindi un evaporatore, una turbina, un condensatore, una pompa), ma le peculiarità proprie dei  uidi organici impiegati con- sentono la realizzazione di sistemi completamente automatici con minime necessità di gestione e manutenzione, lo sfruttamento di sorgenti atemperatura medio-bassa e la realizzazione di appli- cazioni di piccola-media potenza (da pochi kW  no a qualche decina di MW). In questi ambiti di applica- zione il ciclo ORC presen- ta dei vantaggi rispetto alla classica tecnologia a vapor d’acqua in termini di ef cienza, costo speci-  co, ridotta manutenzione e funzionamento a carichi parziali.CUSLe grandi aziende energivoreMarco Baresi Sabrina SantarossaTurboden SpaFai qualcosa d’ef ciente!nel mondo intero. Caratteristiche e soprattutto taglia elevata hanno pri- vilegiato la tecnologia più tradiziona- le delle turbine a vapore, così come riportato nella recente guida IFC – World Bank: Improving Thermal and electric energy ef cency at cement palnts: international best practice. Gli ORC Turboden (vedi box 1) sono menzionati come interessanti per ta- glie più piccole, più consone al mer- cato europeo ad esempio.Quale è stata la ricetta cinese? Il go- verno ha sviluppato una strategia e l’ha implementata:1)ogni nuovo stabilimento ha l’ob-bligo di installare un sistema direcupero termico – regolatorio2) deve favorire joint venture tecno- logiche con partner giapponesi –technology transfer3) deve favorire gli investimenti conpolitiche  scali e denari dedicati – nanza.Le esternalità di tale piano sono no- tevoli:– maggiore competitività delle im-prese che hanno installato im- pianti di recupero,Questo periodo storico è da considerarsi per il mondo industriale di grandi cambia- menti sotto l’aspetto energetico legato all’ef cienza ed al risparmio. A carat- terizzarlo ritroviamo il piano energivori, la riforma della struttura tariffaria degli oneri generali di sistema, l’ingresso del nuovo schema incentivante dei certi cati bianchi, la consultazione per la Strategia Energetica Nazionale, etc, con implementazioni che avranno ef- fetti rilevanti nei prossimi anni. L’attenzione è particolarmente punta- ta sul piano energivori, che ha avuto la sua genesi nell’art.39 del DL 83/2012 in vigore dal 2013 e che approda de- nitivamente ora, dopo gli aggiusta- menti richiesti dalla Commissione Eu- ropea. Un piano da 1,4-1,5 miliardi di euro a favore delle imprese energivore con l’obiettivo strategico di garantire competitività al sistema industriale ri- ducendo il gap di costo dell’energia elettrica con altri paesi EU.Sui tecnicismi inerenti le modalità ap- plicative si sono impegnati e si spen- deranno  umi di inchiostro, motivo per cui non ne trattiamo in questo edito- riale. Ci piace invece riportare “il caso cinese”, utile per ri essioni più ampie. La Cina guida il settore del recupero termico da cementi ci con oltre 800 impianti dei circa 900 e rotti presenti26gestione energia FOCUS Le grandi aziende energivore


































































































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