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le” ampliare nel 2013, e rinnovare nel 2016, il sistema di gestione anche alla parte energetica realizzando il relativo SGE secondo la norma UNI 50001:2012.Presentazione del territorioLa descrizione del territorio non è necessaria al solo  ne di localizzare il Comune, l’orogra a e il territorio stesso in ui- scono notevolmente sul Sistema di Gestione.Folgaria è un piccolo comune turistico della provincia di Trento sviluppato su un altopiano adagiato a circa 1.200 mslm. Si trova nelle Prealpi del Trentino sud-orientale, a circa 30 Km dal capoluogo. Ha una super cie di quasi 73 Kmq per la maggior parte boscati di cui poco meno della metà sono di proprietà del Comune.Per estensione territoriale è il quarto della provincia di Tren- to, non per abitanti però, essi infatti sono circa 3.200, dei quali approssimativamente la metà risiede nel paese di Fol- garia, i rimanenti sono letteralmente sparpagliati in quasi una quarantina di frazioni: 7 sono quelle principali che con- tano dai 100 ai 200 abitanti, le rimanenti costano poche decine di persone, addirittura alcune vengono abitate solo in alcuni periodi dell’anno.Implementazione del SGEUna distribuzione urbanistica così articolata implica una gestione molto complessa del territorio ed incide signi ca- tivamente sui consumi energetici:– per il numero considerevole di edi ci pubblici (una trenti-na di immobili);– per lo sviluppo notevole della IP (1642 punti luce installa-ti, sostanzialmente 1 ogni 2 residenti);– per la distribuzione idrica che deve ovviamente essereassicurata su tutto il territorio.Quest’ultima è il tallone d’Achille del SGE: Folgaria è un comune turistico montano, le sorgenti presenti sul terri- torio non sono suf cienti a coprire il fabbisogno idrico, in modo particolare nei periodi turistici dove le utenze cre- scono esponenzialmente. È necessario sollevare l’acqua da un comune limitrofo, ma ciò implica dover superare undislivello di 700m. Alla rete idrica comunale si associa una rete idrica intercomunale non solo per l’approvvigionamen- to ma anche per la distribuzione, in quanto l’acqua viene pompata anche per altri due comuni adagiati sul medesimo altopiano, Lavarone e Luserna, rendendo il sistema acque- dottistico estremamente complesso e articolato.Una prima valutazione di signi catività dei consumi è mostra- ta nella  gura 1. Come si evince la prevalenza dei consumi, il 90%, è determinata dal settore degli immobili associato a quello dell’acquedotto, il rimanente 10% si divide fra il setto- re dell’Illuminazione pubblica (8%) e quello dei carburanti da trazione per la  otta comunale (2%). Interessante è analizza- re però gli andamenti dei consumi nel corso degli anni: tutti sono pressoché costanti ad esclusione delle colonne azzur- re, ossia i consumi dell’acquedotto. Il sistema di gestione ha permesso di capirne le motivazioni: i consumi sono forte- mente in uenzati dal meteo, o meglio dalla abbondanza o dalla carenza di precipitazioni, in particolar modo nel periodo invernale e dalla necessità di creare neve arti ciale.Lo studio dei consumi ha permesso inoltre di stabilire all’in- terno di ogni settore quale sia l’impianto più energivoro; è stato individuato ad esempio che una singola stazione di sollevamento copre in media il 50% dei consumi dell’ac- quedotto o che il complesso del palasport-palaghiaccio da solo copre l’80% dei consumi di Energia Elettrica e il 70% dei consumi termici sui consumi totali degli immobili. L’analisi appena svolta è il primo criterio adottato per l’i- denti cazione dei con ni del SGE e fa escludere da esso i carburanti, anche se vengono ugualmente monitorati. La disponibilità di dati tecnici sul funzionamento e la presta- zione energetica sono il secondo criterio, per il quale si è stabilito che vengano inclusi gli edi ci dei quali è disponibile una speci ca Analisi Energetica e di includere la stazione di sollevamento più energivora. In ogni caso vengono monito- rati e parametrizzati i consumi di tutti le utenze.Dal 2013 ad oggi i con ni non sono rimasti immutati, sono stati estesi includendo mano a mano un numero maggiore di edi ci per i quali nel tempo sono state svolte le rispettive diagnosi.Figura 1. Valutazione di signi catività dei consumiFormazione & ProFessione3/2017 13


































































































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