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della Gomma, plastica e minerali (1,0%). Male, invece, la Metallurgia, che ha perso nell’anno il 3,3%, dopo
trimestre gennaio-marzo ha fatto registrare una variazione congiunturale del -0,5% rispetto al precedente
congiunturale del -0,5% rispetto al precedente trimestre economici del Paese, evidenzia una sostanziale contrad-
trimestre ottobre-dicembre 2015. In termini tendenziali la variazione della domanda elettrica
ottobre-dicembre 2015. In termini tendenziali la variazio- dittorietà. Infatti, l’affermazione di una lenta e graduale
(decalendarizzata e al netto degli effetti della temperatura) del primo trimestre 2016 ha fatto registrare una
ne della domanda elettrica (decalendarizzata e al netto uscita dell’Italia dal tunnel della crisi non sembrerebbe
variazione del -1,4% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.
denzia chiaramente una sostanziale crescita del trend di relazione tra domanda elettrica ed economia o, peggio
scorso. Inoltre, il valore del trend ad aprile, 49,4 GW, si posiziona sui valori raggiunti all’inizio del 2010.
fondo delle punte dal 2014  no a tutta la prima metà del ancora, che le statistiche elettriche stiano diventando,
2015; da qui ha inizio una sistematica  essione. Com- non si sa per quali oscure ragioni, sempre meno precise,
Il quadro sin qui delineato sull’andamento dei principali indicatori elettrici, confrontato con i principali
plessivamente, nei primi quattro mesi di quest’anno il li- dunque inaf dabili. Occorre invece attendere che si esau-
indicatori economici del Paese, evidenzia una sostanziale contraddittorietà. Infatti, l’affermazione di una
vello del trend delle punte ha segnato una variazione del risca lo sciame sismico del “terremoto” economico che
lenta e graduale uscita dell’Italia dal tunnel della crisi non sembrerebbe essere corroborata, come
-0,2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno scor- ha travolto il nostro Paese per poter individuare i nuovi
sistematicamente avveniva in passato, dalla parallela crescita della domanda elettrica. La persistenza, la
so ed una variazione congiunturale del -2,4% rispetto al legami e correlazioni tra energia elettrica ed economia.
profondità e la capillarità della crisi che ha investito l’Italia dal 2008 sembra aver modificato radicalmente le
terzo quadrimestre dell’anno scorso. Inoltre, il valore del L’AIEE utilizza varie metodologie per la previsione men-
solidissime correlazioni pluridecennali tra andamento del PIL e richiesta elettrica. In sintesi, è stata
trend ad aprile, 49,4 GW, si posiziona sui valori raggiunti sile della domanda elettrica. Una di queste metodologie amll’oindizifioicdaetal 2p0r1o0f.ondamente il tradizionale concetto di i(nmtoednesliltoà) sei bleatstaricsau.pTrouctetadvuirae, aduatotaprloaieptteivrevacshieviatnàaeliz- Iilrqriunaudnrcoiasbiniliqtàuiddeelli’neenaetrogisaulel’alentdtraimcaenintotudtetieplreincaitptaivliità uzmanaonela, sneornie sitopruicòa cmoenncsluilededreellafrdeotmtoalnodsa,mlaernetteti chaeno indoincaetosriisteletptriiùci,ucnoanfroenlatazitonceontrai pdrionmcipaanlidiandeicleatotrica eda etuctotiniopmriniacipoa,li p“deigsgtuiorbia” ncootira(q,ucahli efflettostcaatliesntidcahreio,
outlier, cambiamenti di livello, etc.), per poi, mediante l’u- elettriche stiano diventando, non si sa per quali oscure ragioni, sempre meno precise, dunque inaffidabili.
Occorre invece attendere che si esaurisca lo sciame sismico del “terremoto” economico che ha travolto il
L’AIEE utilizza varie metodologie per la previsione mfuennzsioilneamdenlltao”.doLma asenrdiea setolericttaricvaie.neUqnuaindi pqruoiesttaeta
metodologie (modello) si basa su procedure auto proiettive che analizzano la serie storica mensile della
mercaTo & Finanza
aver fatto registrare i progressi maggiori nei due anni precedenti, e, appunto, il Legno, carta e stampa, la cui variazione 2015 è stata del -2,1%.
Figura 2. Indice della produzione industriale - Settori energivori (Dati destagionalizzati - Base 2010=100). Fonte: ISTAT
Fonte: ISTAT
Per contro, la richiesta di energia elettrica destagionalizzata (al netto degli effetti della temperatura) nel
degli effetti della temperatura) del primo trimestre 2016 essere corroborata, come sistematicamente avveniva in ha fatto registrare una variazione del -1,4% rispetto al passato, dalla parallela crescita della domanda elettrica.
Per quanto riguarda il fabbisogno di potenza elettrica alla punta, ad aprile 2016 si sono registrati 44.590
corrispondente periodo dell’anno precedente. La persistenza, la profondità e la capillarità della crisi che
MW, valore in calo del 4,5% rispetto alla corrispondente punta del 2015. Complessivamente tutte le
Per quanto riguarda il fabbisogno di potenza elettrica alla ha investito l’Italia dal 2008 sembra aver modi cato ra-
variazioni percentuali del 2016 sono state alternativamente positive e negative.
punta, ad aprile 2016 si sono registrati 44.590 MW, valo- dicalmente le solidissime correlazioni pluridecennali tra re in calo del 4,5% rispetto alla corrispondente punta del andamento del PIL e richiesta elettrica. In sintesi, è stata
Nonostante l’erraticità delle punte massime di mese in mese, dall’analisi di dettaglio della loro serie storica
2015. Complessivamente tutte le variazioni percentuali modi cata profondamente il tradizionale concetto di in-
si evidenzia chiaramente una sostanziale crescita del trend di fondo delle punte dal 2014 fino a tutta la
del 2016 sono state alternativamente positive e negative. tensità elettrica. Tuttavia, data la pervasività e irrinuncia-
prima metà del 2015; da qui ha inizio una sistematica flessione. Complessivamente, nei primi quattro mesi
Nonostante l’erraticità delle punte massime di mese in bilità dell’energia elettrica in tutte le attività umane, non si
di quest’anno il livello del trend delle punte ha segnato una variazione del -0,2% rispetto al corrispondente mese, dall’analisi di dettaglio della loro serie storica si evi- può concludere frettolosamente che non esiste più una
periodo dell'anno scorso ed una variazione congiunturale del -2,4% rispetto al terzo quadrimestre dell’anno
tilizzo di modelli ARIMA sulla serie retti cata, decomporla
nostro Paese per poter individuare i nuovi legami e correlazioni tra energia elettrica ed economia.
nelle componenti di ciclo-trend, stagionalità e acciden-
talità cercando così di determinarne il “motore interno di
nei mesi futuri nell’ipotesi – da tenere sempre presente
con molta attenzione - che “il motore interno” non cambi nel tempo, ovvero che non vi siano mutamenti signi cativi rispetto al passato nella modalità di funzionamento della grandezza stessa.
Utilizzando questa metodologia con i dati mensili a consuntivo della domanda elettrica  no ad aprile 2016, opportunamente integrati da considerazioni inerenti l’an- damento dell’intero comparto energetico, la previsione della richiesta elettrica per l’anno 2016 si attesta all’incir- ca sullo stesso valore quantitativo dell’anno precedente, ovvero 315 TWh.
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