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Recenti sviluppi della domanda elettrica e sue peculiarità
Vittorio De Martino e Francesco Marghella • AIEE Associazione Italiana degli Economisti dell’Energia
L’Osservatorio Energia AIEE è oramai da molti anni un punto di riferimento per chi vuole conoscere e approfondire le tematiche energetiche, con un
occhio particolarmente attento a quanto succede nel no- stro Paese, ma senza dimenticare che il mondo dell’e- nergia ruota attorno a questioni internazionale e che, so- prattutto, le risorse energetiche che sostengono le nostre attività provengono da ogni parte del globo.
La domanda di energia elettrica appare oggi come l’ul- timo baluardo caduto sotto i colpi della riduzione dell’in- tensità energetica. Ricordiamo, infatti, che la domanda di energia nel suo complesso è in calo nel nostro paese dal 2006, ben prima, quindi, della grave crisi economica che ha colpito l’Italia ed il mondo nella seconda metà del 2008. La richiesta di energia elettrica, invece, è cresciu- ta  no al 2007 e nel 2008 ha subito solo una moderata  essione, per poi crollare nel 2009. Ebbene, sono adesso passati quasi 10 anni, in cui il Paese ha mostrato segni di ripresa (2010-2011 e 2015) e ricadute recessive (2012- 2013-2014) ma i consumi dell’ultimo anno sono rimasti sotto i livelli del 2003. Analizziamo, dunque, l’andamen- to degli ultimi mesi della richiesta nazionale, cercando di mettere in risalto i fattori che lo stanno caratterizzano.
La domanda elettrica nel mese di aprile 2016, secondo i dati diffusi da Terna, ha fatto registrare una variazione tendenziale grezza del -2,2% rispetto all’aprile dell’anno precedente. Depurando il dato dagli effetti congiunti di calendario e temperatura – secondo la metodologia ap- plicata da Terna – la variazione della domanda retti cata risulterebbe pari a -1,8%, mentre – secondo la metodo- logia applicata dall’AIEE – la variazione risulterebbe esse- re del -3,7%. Il divario tra le due metodologie si spiega con il fatto che Terna per l’effetto calendario considera il numero dei soli giorni lavorativi di un mese; al contrario l’AIEE tiene conto del numero di lunedì, lavorativi, sabato e domenica (e festivi) nonché di festività particolari come Natale e Pasqua (che presentano un effetto che si esten- de ai giorni precedenti e successivi alla festività stessa) di cui si compone un determinato mese con i relativi pesi in termini energetici ed il tutto viene riportato in termini di “giorni lavorativi equivalenti”. In particolare, per questo mese di aprile, anche se si è registrata una temperatu- ra media di circa 1,3 gradi centigradi superiore a quella dell’aprile 2015 (la correzione del cui effetto farebbe au- mentare la richiesta del 2016) la domanda elettrica ha tuttavia pesantemente risentito degli effetti calendariali
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