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Tabella 2 – Confronto tra utenze tipo e utenza standard: consumi energetici.
FOCUS
Ef cienza energetica in edilizia
mento e produzione di acqua cal- da sanitaria). Questa valutazione è stata condotta assumendo che il comportamento dell’utenza non vari a seguito della ristrutturazione. Ma è un’ipotesi corretta?
Una ristrutturazione edilizia altera fortemente il rapporto tra il comfort termico percepito, il funzionamento degli impianti e la bolletta energeti- ca. Infatti, a seguito di un migliora- mento delle prestazioni energetiche dell’edi cio, il fabbisogno di energia necessario per raggiungere un certo livello di comfort termico si riduce, così come si riducono i costi. Quindi, gli utenti possono cercare un mag- giore comfort e sacri care una par- te dei potenziali risparmi energetici. Questo fenomeno, denominato ef- fetto rimbalzo (rebound effect), è sta- to messo in luce da diversi studi ef- fettuati tanto in ambito ingegneristico quanto micro- e macroeconomico. Tuttavia, è controversa la quantità di risparmi energetici effettivamente va- ni cati da modi che comportamen- tali insorte a seguito di una riquali - cazione energetica. Esistono, infatti, ricerche che tendono a enfatizzare l’effetto con stime anche superiori al 100% (in tal caso i risparmi sono interamente annullati), mentre altri autori sembrano giungere a conclu-
sioni diametralmente opposte, con
Utenz Zona
a climati
Scostamento nel consumo di energia primaria non
#1 E
B -42 -44%
%
#2 E
B -51 -53%
0 0% -3 -6% -44 -14% 0 0% -2 -6% -53 -29% 726%0-1%-36 -11%
#3 E
B -50 -52%
10 -10 -14 -6 -9 -4 -7 4
6 -2 -2
-1% -40
-55% -129
-55% -119 -59%
#4 E
B -85 -78%
-22% -38%
#5 E
B -44 -41%
#6 E
B -92 -85%
#7 E
B -53 -49%
#8 E
B -51 -26%
#10 E
B -49
-8% -6% 0 1% 3 17% -25% 1 2% 3 17%
-55 -22% -22 -5% -46 -18%
Riscaldamen
kWh/ % -21 -9%
Raffrescame ACS totale
-41 -17% -43 -18%
-93 -36%
-13 -5% -93 -36%
-15% 10 -12% 27 -12% 22
11% 10% -12% -5%
27% -42 -21% 59% -70 -21% 59% -76 -38% -5% -47 -14% -5% -50 -24% -33% -52 -11% -33% -59 -23% -8% -36 -8%
-48 -19% -44 -10%
-2 -2 -6 -5 -1 -1
#9 E
B -55 -28% 2 4%
-35 -8% 1 5%
-25
kWh/ -3 -5
% kWh/ -12% -34 -11% -28
% kWh/
-72% -58 -19% -72% -75 -41%
Tabella 2. Confronto tra utenze tipo e utenza standard: consumi energetici
temperatura impostata negli am- spazia da un -5% a +59%. In termi-
Ciò si verifica anche nei casi in cui la temperatura dell’aria è impostata su un valore
bienti climatizzati. In ogni modo, si ni assoluti gli scostamenti maggiori
più elevato rispetto a quello dell’utenza standard . Risulta, quindi, cruciale il ruolo
tratta di scostamenti inferiori al 30% sono -34 kWh/m2anno e +27 kWh/
delle ore di utilizzo degli impianti (per l’utenza standard è pari a 24 ore), fattore che
e, quindi, particolarmente contenuti m2anno, rispettivamente nei casi di
compensa anche i maggiori ricambi d’aria che si osservano in tutte le utenze tipo. In
specie se si ragiona in termini asso- riduzione e aumento dei consumi.
termini quantitativi, si evince che gli scostamenti risultano inferiori al 10% in 5 casi,
luti: il delta, infatti, è compreso tra La seconda parte del lavoro è incen- 2
tut-t1i 4in ezo+na10clikmWahti/cma Ea,nenos.upIlerqiouaridarol 40% tirnat7a csausi,ctiòuttcihine zaocncadcleimatsiceaguBi,tocon pundtiveiefnineo paiùcircoaml’p8l0e%ss. oAppeareil qsueinr-di evidienutneachreiqunaelii claimziomneiti egnlieregfefetitctia.del
vizio di acqua calda sanitaria dove L’attenzione è focalizzata su una
comportamento dell’utenza sui consumi energetici sono enfatizzati. In termini
le caratteristiche dell’utenza e il suo particola2re ristrutturazione: 2 la tra- assoluti lo scostamento è compreso tra i 13 kWh/m anno e i 93 kWh/m anno. Per
comportamento impattano in ma- sformazione di un edi cio esistente
quanto concerne il servizio di raffrescamento si osservano scostamenti di segno
niera decisiva sui consumi. Infatti, se in NZEB (nearly zero energy buil-
importanza per concepire politiche energetiche efficaci volte al contenimento dei
positivo o negativo in funzione, principalmente, della temperatura impostata negli
20% 0
-29% -25
-25% -21
-17% 13 27% -7 -2%
stime dell’ordine del 2%-5%. Com-
prendere quali siano realmente le
rebound pceornsluemuotesnpezeci gcioà aadneatleizrmzaintearenelalla pgrilimimappiaanrtiteterdmeicllioe sl’tuutildizizoo. dIni enpear-ticolcairèe di fondamentale importanza per di acqua calda sanitaria dove le caratteristiche dell’utenza e il suo comportamento
perglialtriservizilarichiestatermica ding). Trattandosi di un intervento
consumi e alla riduzione dell’emissione di gas climalteranti.
ambienti climatizzati. In ogni modo, si tratta di scostamenti inferiori al 30% e, quindi,
era funzione anche delle caratteristi- molto profondo, che richiede solu-
particolarmente contenuti specie se si ragiona in termini assoluti: il delta, infatti, è
modi che comportamentali e quali
che termo siche del fabbricato, ora zioni eccellenti per la coibentazione
Nella presente attività di ricerca2, si è, quindi, provato a quantificare l’effetto
comsopnreosoil ntruam-1e4roed+i1o0cckWupha/nmti aeninl lo.roIl quadreoll’dinivioelnuecrpoi,ùlecosmcphlersmsoatpuerer isl oselarrvii,zio effetti abbiano sui consumi energeti-
quantità di acqua calda sanitaria che gia da fonte rinnovabile, risulta che i concepire politiche energetiche ef -
l’effetto rebound è stato calcolato come il rapporto tra i risparmi energetici valutati
deve essere prodotta. Ne consegue consumi ex-post sono decisamente caci volte al contenimento dei con-
a seguito di modifiche comportamentali e i risparmi energetici attesi (valutati
che le famiglie unipersonali hanno ridotti. Infatti, i risparmi calcolati per sumi e alla riduzione dell’emissione anch’essi cpoenrsulemiudtecniszeamteipnote minfaerisoerinazlal’um- odilfeicuhtenzceotmippoosrotnaomseunpteariloi)ri. aLlle’80m%odificdhi geas climalteranti.
Nella presente attività di ricerca, si è, quindi, provato a quanti care l’effet- to rebound per le utenze già analiz- zate nella prima parte dello studio. In particolare l’effetto rebound è stato calcolato come il rapporto tra i risparmi energetici valutati a segui- to di modi che comportamentali e i risparmi energetici attesi (valuta- ti anch’essi per le utenze tipo ma senza modi che comportamentali). Le modi che comportamentali che sono state ipotizzate sono riassunte nella tabella 3.
I risultati delle simulazioni sono ripor- tati in tabella 4.
Emerge che la magnitudine dell’ef- fetto rebound è piuttosto contenuta.
FOCUS Efficienza energetica in edilizia 2/2016 31 Tabella 4 – Valutazione dei minori risparmi energetici conseguiti a causa delle
tenza standard, mentre nel caso di in tutti i casi analizzati (somma dei
comportamentali che sono state ipotizzate sono riassunte nella tabella 3.
famiglie con almeno 3 componenti si servizi di riscaldamento, raffresca-
Tabella 3 – Modifiche comportamentali ipotizzate.
θC,set point VACS
ante post ante post
#1 21 22 0,42 0,50
#2 20 21 0,50 0,59
#3 21 22 0,42 0,50
#4 18 20 0,50 0,59
#5 21 22 0,50 0,70
#6 18200,500,592726175245
#7 21 22 0,42 0,50 25,5 24 105 175
#8 20 21 0,59 0,70 26 25.5 140 195
#9 20 21 0,50 0,59 26 25.5 193 280
#10 20 21 0,59 0,70 26 25.5 245 438
Tabella 3. Modi che comportamentali ipotizzate
Utenza θH,set point [°C] n [vol/h]
ante post ante post
I risultati delle simulazioni sono riportati in tabella 4.
27 26 30 50
26 25,5 100 140 25,5 24 105 175 27 26 50 70
27 26 140 250