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Il report di diagnosi
Il documento che sintetizza in modo organico tutte le attività svolte in una diagnosi energetica, dall’analisi dello stato di fatto alle proposte operative con le conseguenti valutazioni economiche, è il report di diagnosi. La redazione di questo documento richiede una particolare professionalità e capacità di comunicazione in quanto chi lo legge (l’Amministratore o i condomini) deve comprendere senza dif coltà i suoi contenuti e, in parti- colare, convincersi dell’opportunità di effettuare gli interventi che vengo- no proposti. Per questo dovrebbe essere strutturato come segue:
• Sintesi del rapporto. È una descrizione sintetica (massimo di 2 pagine) della situazione attuale, delle raccomandazioni per i miglioramenti e dei costi da sostenere.
• Informazioni sull’edi cio. Contiene una descrizione generale dello sta- to di fatto dell’edi cio considerando sia l’involucro che gli impianti. Questa sezione deve contenere anche tutte le informazioni riguardanti l’utenza, le modalità gestionali, gli orari di funzionamento, le logiche di regolazione, ecc. Schemi, planimetrie o sezioni sempli cate e foto sono utili per far comprendere meglio la situazione (edilizia, impiantisti- ca, gestionale) nella sua globalità.
• Informazioni sui servizi energetici. Sono riportate tutte le informazioni riguardanti le fonti energetiche utilizzate nell’edi cio. Si dovranno ripor- tare delle tabelle di sintesi dei consumi energetici ricavati dalla lettura delle bollette per un periodo di almeno tre anni. In questa sezione pos- sono essere inseriti anche gli indicatori speci ci di consumo e i dati di sintesi relativi ai monitoraggi eventualmente fatti.
• Interventi consigliati. Vengono descritte le misure suggerite per il con- tenimento dei consumi energetici. Importante è fornire una tabella di sintesi nella quale, per ciascuna delle misure proposte con criteri di pri- orità, occorrerà indicate il nome della misura, il costo stimato, l’energia risparmiata e la valutazione economica con tempi di ritorno dell’investi- mento.
• Misure per il miglioramento della gestione. Vengono riportate le misure di intervento riconducibili a un miglioramento sia della gestione che della manutenzione, con un piano di manutenzione programmata an- che biennale.
infrastrutture, logistica, e commer- cio nelle applicazioni civili, nell’edili- zia pubblica e privata.
Rispetto all’obbligo di certi cazione, a partire dal 19 luglio i professionisti e le ESCO che vogliano:
– eseguire diagnosi energetiche
presso soggetti obbligati (grandi
imprese e imprese energerivore),
– eseguire diagnosi utili all’accesso agli incentivi del nuovo Conto ter-
mico,
– partecipare al meccanismo dei
Certi cati Bianchi
possono farlo solo se in possesso di certi cazione secondo le norma UNI CEI 11352 (ESCO) e UNI CEI 11339 (EGE).
Obbligo o opportunità?
Si parla, tra gli esperti di settore, di una revisione del Dlgs 102/2014 a causa di alcune incongruità nel re- cepimento della Direttiva 2012/27/
Ue. Potrebbe essere l’occasione per fare chiarezza sulla  gura dell’Auditor Energetico e sull’estensione degli obblighi di diagnosi nel settore civi- le, comunque responsabile (come emerso dai PAES dei singoli Comuni) di almeno il 40-45% delle emissioni (e dei consumi energetici).
L’ideale sarebbe avere l’EGE come responsabile in ambito civile delle diagnosi di grandi complessi residen- ziali e del terziario, di ospedali, centri commerciali e tutte quelle destinazio- ni d’uso che prevedono una molte- plicità di impianti e una complessità elevata nella gestione dei processi energetici, e l’Auditor Energetico come professionista (a cui è richie- sta meno esperienza) che si occupa delle diagnosi di tutti gli altri edi ci. Entrambe le  gure, però, inquadrate nell’ambito di un percorso certi cato da ente terzo indipendente.
Perché certi carsi se non è obbliga-
torio? Se un professionista, seppur già competente e con esperienza, vuole lavorare in un sistema di qua- lità (nell’accezione di ACCREDIA) e ottenere una certi cazione di un ente terzo accreditato - che quali ca in modo obiettivo e non discrezionale le sue competenze ed esperienze – ed è fermamente convinto che la qualità in ambito professionale sia una discri- minante importante nella valutazione del committente per un incarico di consulenza, allora obbligo o meno, la certi cazione è fondamentale. Se poi ci rivolgiamo a ambiti come il pubblico o il terziario avanzato, forse l’obbligo di presentare un certi cato che attesti la credibilità e l’esperienza professionale va al di là di qualsiasi imposizione di legge. Operare in am- bito di qualità fa la differenza tra un professionista che ha esperienza e uno che ne ha altrettanta, ma dimo- strata, certi cata e mantenuta!
Forse è anche arrivato il momento sto- rico (vista la crisi) in cui bisogna met- tere un freno ai professionisti improv- visati a basso costo (vedi la certi ca- zione energetica): la certi cazione delle competenze è l’unica strada possibile per contrastare questa tendenza e quali care in modo oggettivo chi in- vece investe in formazione, aggiorna- mento continuo e lavora in qualità.
Chi paga la diagnosi?
Come abbiamo potuto notare dalle attività descritte per redigere una diagnosi, è abbastanza intuitivo ar- rivare alla conclusione che è un la- voro professionale impegnativo che presuppone una certa esperienza sul campo, sia nel rilevare le cause delle inef cienze, sia nel proporre gli interventi idonei a seconda dei casi. Una diagnosi energetica non potrà mai essere gratuita, anche nei casi in cui viene proposta senza nessu- na spesa da parte del condominio (è necessario fare attenzione che sia redatta secondo le caratteristiche minime descritte in questo artico- lo), a monte qualcuno la paga. Per un condominio ragionevolmente può avere un costo variabile tra i 1.000€ e i 5.000€ a seconda delle dimensioni, dei rilievi, dei documenti disponibili, dei monitoraggi da effet- tuare, ecc. Ma è un costo assoluta- mente indicativo per capire l’ordine di grandezza del valore professiona- le da mettere in campo.
FOCUS Efficienza energetica in edilizia 2/2016 29
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Efficienza energetica in edilizia


































































































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