Page 31 - Gestione Energia
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Le Energy Service Company (ESCo) hanno messo a disposi- zione in sede di dialogo competi- tivo -istituto disciplinato dal d.lgs. 163/2006, art. 58 - le proprie competenze per definire le carat- teristiche funzionali, tecniche, ge- stionali ed economico-finanziarie dell’appalto.
L’operazione verrà finanziata con capitale privato messo a dispo- sizione dalle ESCo. Per agevola- re la bancabilità dell’operazione verrà integrato nel Piano Econo- mico Finanziario un corrispettivo fornito dal Comune di Bologna a sostegno delle opere fredde che la Stazione Appaltante intende re- alizzare. Il modello si realizza tra- mite la stipula di contratti di EPC attraverso i quali i rischi di costru- zione e disponibilità del risparmio energetico sono allocati in seno alle ESCo.
Il programma Rig.Ener.A. vuole essere pilota nazionale per azio- ni sostenibili sia dal punto di vista dei consumi sia delle performance energetiche, e nasce da un pro- tocollo d’intesa per la rigenera- zione energetica tra Comune di Bologna, Acer Bologna, Ciri Edi- lizia e Costruzioni dell’Ateneo di Bologna, supportati da Habitech, il Distretto Tecnologico Trentino specializzato in servizi per la so- stenibilità ambientale in edilizia e l’efficienza energetica, da No- misma e dalla consulenza dello Studio MoreEnergy e recepito da Acer Bologna tramite una conven- zione con il Comune di Bologna. È così che la compagine ha inau- gurato un percorso di discussione con un triplice obiettivo: far fron- te alla carenza cronica di risorse dell’ente pubblico senza rinuncia- re a promuovere interventi; miglio- rare le condizioni e le prestazioni del patrimonio immobiliare pub- blico, assai consistente nel nostro paese; fare da volano per inserire nelle pratiche di mercato l’appli- cazione di EPC contestualmente alla maggior diffusione di ESCo - Energy Service Company.
È stata proprio la carenza cronica di risorse finanziarie immediate a spingere l’amministrazione bolo- gnese a mettere a sistema tutti gli strumenti disponibili per mettere a punto un modello che prevede un
approccio integrato nel manage- ment del processo coinvolgendo le ESCo in fase preliminare per ot- tenere ricadute positive su quat- tro fronti: efficacia nell’uso degli strumenti senza necessità di re- digere impegnative diagnosi ener- getiche preventive da parte della PA; sfruttamento massimo delle competenze pubbliche e private tramite lo strumento del dialogo competitivo; affidabilità del crono- programma e sostenibilità del pia- no economico-finanziario; replica- bilità su larga scala e sui patrimoni di tutti i soggetti pubblici. Rig.Ener.A. prevede la riqualifi- cazione di 811 alloggi popolari dislocati su 21 fabbricati tramite l’azione di ESCo che si faranno carico dell’investimento iniziale per finanziare gli interventi sugli impianti.
Il programma mira a trovare un equilibrio tra le esigenze di ge- stione immobiliari e le capaci- tà dell’inquilino di ottimizzare le performance. In questo le ESCo hanno il ruolo fondamentale di fornire la consulenza e le capacità tecniche di intervento attraverso lo strumento del dialogo compe- titivo.
Le ESCo si occuperanno di tutto, dalla analisi energetica al proget- to, operando in una logica di EPC. Il contratto EPC, stipulato tra un Ente (o beneficiario) ed una ESCo, ha dunque lo scopo di riqualifica- re il sistema edificio-impianti ter- mici aumentando l’efficienza e diminuendo le emissioni. L’inve- stimento è finanziato, in gran par- te, dalla ESCo che si ripaga con i risparmi energetici ed economici ottenuti grazie all’intervento di ri- qualificazione energetica.
Gli interventi si svolgono garan- tendo la continuità abitativa, in maniera rapida e poco invasiva. Il rientro dell’investimento è garan- tito dalle minori spese di gestione degli immobili e, una volta ammor- tizzata la spesa iniziale, i risparmi passeranno completamente sugli inquilini.
In questo momento la Stazione Appaltante è impegnata a coordi- nare le informazioni tecnico eco- nomiche acquisite in seguito al dialogo competitivo in modo da perfezionare l’appalto.
Conclusioni
L’esperienza bolognese di Acer ha dunque tutte le carte in regola per costituire un vero caso stu- dio: soprattutto in un momento storico in cui il recupero ha un va- lore etico ed economico maggio- re rispetto al consumo del nuovo, la riqualificazione del patrimonio edilizio acquista dunque nuova luce e viene scelta come model- lo di business da tutta una serie si soggetti lungimiranti che ne riconoscono la necessità al fine di garantire il miglioramento della qualità di vita in ambito urbano. Ed è proprio su questo tema che quest’anno si è soffermato REbu- ild 2015, la Convention nazionale sull’innovazione della riqualifica- zione e gestione immobiliare che si è tenuta a Riva del Garda gli scorsi 25 e 26 giugno, organiz- zata da Riva del Garda Fierecon- gressi e da Habitech – Distretto Tecnologico Trentino. L’appunta- mento di Riva ha messo a fuoco una nuova sfida dell’immobilia- re, quella che potrebbe essere il punto di partenza di un nuovo paradigma del settore in un nuo- vo contesto paese: l’industrializ- zazione della riqualificazione.
Da più parti, infatti, sembra es- sere ormai riconosciuto che pro- muovere azioni su tale patrimonio pone non solo le basi per una concezione sostenibile dell’abita- re fondata sul riconoscimento del valore dell’esistente, ma aumenta anche le possibilità di gestire gli impatti dei cambiamenti climatici attraverso le potenzialità insite nelle strategie di adattamento. L’Inghilterra e la Germania per raggiungere gli obiettivi che si sono dati al 2050 hanno pro- grammi di retrofit impressionan- ti, che prevedono tassi superiori ad 1 abitazione ristrutturata al minuto da qui al 2050. Sono già stati sviluppati e testati approc- ci industriali capaci di abbattere radicalmente costi e tempi della riqualificazione aumentando con- temporaneamente i risultati pre- stazionali: tecnologie ed approcci capaci di far tornare i conti eco- nomici che oggi, nel nostro Pae- se, raramente e salvo casi inno- vativi come Acer Bologna, stanno in piedi.
FOCUS Contratti EPC di efficienza energetica 2/2015 29
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