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Figura 5. Stazione di servizio multi-point con accumulo stazionario e convertitore AC/DC reversibiletenze richieste alla rete dal funzio- namento contemporaneo di più co- lonnine di elevata potenza rendono indispensabile provvedere le stazioni di servizio di un accumulo elettrico locale, una grande batteria “ a terra” equivalente al serbatoio del gasolio e della benzina,  gura 5.Come risultato, una distribuzione capillare sul territorio, nelle stazio- ni di servizio e nei grandi parcheggidi interscambio, di accumuli elettrici stazionari faciliterebbe una gestione “smart” della rete, con queste bat- terie in servizio bidirezionale, anche come generatori per rispondere alla richiesta di picco. Un servizio che, se a carico del gestore della rete in pro- porzione ai costi evitati grazie alla sua disponibilità (ed una normativa speci-  ca è in fase di studio), diminuirebbe il costo “a  ne vita” per il gestore dellastazione di servizio, sopperendo, al- meno in parte, al ridotto numero di ricariche giornaliere ipotizzabili nella fase di avviamento del mercato.In conclusione, se è vero che la dif- fusione di auto elettriche nel nostro paese è molto più bassa che altrove anche per la mancanza di incentivi speci ci all’acquisto,i possibili utenti saranno invogliati all’acquisto solo a fronte di una adeguata diffusione dei sistemi di ricarica “fast”, che vanno quindi incentivati purché realizzati avvalendosi delle migliori tecnologie “sistemiche”, sommariamente sopra descritte.1. “Progetto di un caricabatteria di bordo derivato da un azionamento di trazio- ne”, Manuele Bertoluzzo e Giuseppe Buja, UniPadova, Report RdS/2012/ 090, ENEA 2012FOCUS Mobilità elettrica  1/2017 23FOCUSMobilità elettrica


































































































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