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riscontrato un aumento di punti di carica rapida pari a più di quattro volte il numero dell’anno preceden- te, la Norvegia più di tre volte, Cana- da, Germania, Giappone, Svezia e Regno Unito hanno più che duplica- to. Ciò ha avuto un signi cativo im- patto verso il basso sul rapporto di auto elettriche per punto di carica rapida in Germania, Svezia e Regno Unito. In Olanda, il valore più alto di punti di carica rapida per auto elet- trica e plug-in (188 auto/punto) è dovuto all’alta penetrazione dei vei- coli elettrici plug-in: il rapporto di veicoli elettrici a batteria per punto di carica rapida (20 veicoli elettrici a batteria per punto di carica rapida) è invece allineato con i valori più bassi registrati in Paesi come la Cina ed i Giappone,19 veicoli elettrici a batte- ria/punti di carica rapida per la Cina e 12 per il Giappone, oltre 4 kW per auto!Ed infatti in Giappone, le intu- izioni in anticipo (rispetto agli altri) dalla Tokyo Electric Power Com- pany, basate sul comportamento di utilizzatori di auto elettriche tra i propri dipendenti ed i suggerimentiche la diffusione dei caricabatteria rapidi avrebbe aiutato a superare l’ansia di autonomia, sostennero la diffusione in anticipo dei carica- batteria rapidi. Le maggiori aziende giapponesi sono anche fondatrici del CHAdeMO, il più ampiamente diffuso protocollo per la carica in corrente continua proposto come standard industriale globale per la carica rapida.Nel nostro paese questo rapporto è molto basso, 2.3 auto elettriche per ogni punto di ricarica, perché, pur- troppo, è basso il numeratore della frazione che esprime tale rapporto, cioè il numero delle auto elettriche in circolazione, poco più dell’1 per mille del venduto!Globalmente il numero di auto elet- triche per punto di carica accessibi- le pubblicamente cadenell’intervallo da 5 a 15 veicoli per caricabatteria lenti, con una media di 7.8, mentre per ogni punto di carica rapida pub- blicamente accessibile globalmen- te, ci sono 27 veicoli elettrici “puri” (escludendo quindi gli ibridi “plugin”), quindi quasi 6 volte di più. In terminiFigura 2. Colonnina ENEL “Fast Recharge Plus”di potenza impegnata per autovet- tura però, considerando 3 kW per i punti di ricarica lenta e 50 kW per quelli rapidi, ai valor medi suddetti di 7.8 auto/punto e 27 auto/punto cor- rispondono 0,38 kW/auto nel primo caso (ricarica lenta) e 1,85 kW/auto nel secondo caso, il che conferma il concetto inizialmente espresso, che la ricarica “fast charge” è quella che “pesa” di più, perché, oltre che più vicina alle abitudini dell’utente, è an- che quella che promette una miglio- re redditività economica, nonostante il maggior costo per installazione.Un dispositivo di carica rapida in cor- rente continua da 50 kW ha infatti un costo che si aggira intorno ai 25˙000 € mentre una colonnina ENEL da 22 kW in corrente alternatacosta 2500 €: il costo unitario apparentemente molto maggiore (500 €/kW vs. 115 €/kW) rispetto ai dispositivi di cari- ca in corrente alternata dipendedal fatto che quelli in corrente continua incorporano il caricabatterie e soli- tamente comprendono anche uno o più punti di carica in alternata (es. colonnina Circutor DC 50 kW più AC 22 kW e colonnina Enel “Fast Re- charge Plus” DC 50 kW combinata con AC 43 kW e 22 kW,  gura 2).In effetti caricabatterie on-board di potenza maggiore di 22 kW sono molto costosi e quindi poco diffusi, ed in un caso molto noto l’utilizzo in un tale dispositivo di componenti circui- tali in comune con l’azionamento haFigura 3. Distribuzione Supercharger TeslaFOCUS Mobilità elettrica  1/2017 21FOCUSMobilità elettrica


































































































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