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FOCUSMobilità elettricaGiovanni Pede Francesco BellucciENEAAuto elettricae “fast charge”:prima l’uovo o la gallina?no) e non ci sono ragioni perché non possa soddisfare anche le necessità di ricarica dei veicoli elettrici stradali su scala globale. Su scala locale, le stazioni di servizio dovranno in ogni caso dotarsi di sistemi di accumulo stazionari (batterie, magari riciclan- do quelle stesse recuperate dalle auto), con una funzione corrispon- dente ai serbatoi interrati per gasolio e benzina ed a un costo paragona- bile a quello di un compressore per il metano.Vediamo intanto cosa succede nel mondo a questo riguardo. La misu- ra usata per rappresentare il lega- me tra veicoli e i dispositivi di carica pubblicamente accessibili è il rap- porto delle auto elettriche ai punti di carica pubblici, rapporto che è aumentato con la crescita del volu- me di vendita delle auto elettriche, e confermando così le osservazioni fatte di una relazione positiva tra l’adozione dei veicoli elettrici e la diffusione dell’infrastruttura di cari- ca pubblicamente accessibile.La  gura 1 fornisce una fotogra a di questo indicatore, nel 2015, per una selezione di Paesi ove la quota di mercato dei veicoli elettrici è supe- riore alla metà della media globale, quindi per quei paese dove il merca- to dell’elettrico sta partendo.Il primato mondiale dei punti di ca- rica rapida appartiene alla Cina con il 44% del totale mondiale nel 2015, ma nello stesso anno la Francia haParlando di elettri cazione del trasporto su gomma, insieme ai progressi in campo veico- lare, testimoniati dalla crescente po- polarità delle auto elettriche ed ibri- de “plug-in”, condizione essenziale per lo sviluppo del settore dovrà es- sereil parallelo sviluppo dei servizi di ricarica pubblica, secondo le stesse modalità realizzatesi per altri vettori energetici come il metano ed il GPL: stazioni di servizio con colonnine di ricarica “fast charge”, equivalenti (quasi, e vedremo alla  ne perché)nel servizio agliattuali erogatori del carburante.Senza stazioni di servizio “fast char- ge”, infatti, l’auto elettrica rimarreb- be un prodotto di nicchia, riserva- to a chi può ricaricarsela a casa. E, disgraziatamentein città, dove sono maggiori le opportunità d’u- so di un’auto elettrica, è minore la probabilità che l’utente disponga di una postazione di ricarica riservata, almeno nel nostro paese.Per fortuna, la rete elettrica arriva dappertutto (a differenza dell’idroge-Figura 1. Rapporto auto elettriche/dispositivi di carica dei veicoli elettrici per caricabatteria lenti e rapidi pubblicamente accessibili e penetrazione dei veicoli elettrici a batteria nel volume totale di autoelettriche nel 2015 (Fonte: analisi IEA basata sui contributi nazionali al forum politic multinazionale “Electric Vehicle Initiative”, integrata da EAFO 2016)20gestione energia FOCUS Mobilità elettrica


































































































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