Page 30 - Gestione Energia
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CUS
Certificati bianchi
Luca Bicchierini Atlas Copco Italia S.p.A.
Passato, presente e futuro, dei certificati bianchi nel settore dell’aria compressa
analitica). La persistenza dei ri- sparmi nell’arco dei primi 5 anni di vita utile dei progetti deve es- sere misurata direttamente e non potrà essere stimata ricorrendo a fattori correttivi standard. In se- guito denominati anche PPPM (Proposta di Progetto e il Pro- gramma di Misura). Questi pro- getti, dopo la loro approvazione, garantiscono per una durata di 5 anni di beneficiare dell’otteni- mento dei certificati bianchi (tanti certificati bianchi quanti saranno i TEP risparmiati a consuntivo ogni anno, moltiplicati per un coefficiente Tau funzione del tipo di intervento di efficientamento). Occorre tenere in considerazio- ne che un certificato bianco, può essere commercializzato attra- verso varie modalità, e che il suo valore medio nel 2014 è stato di circa (104,53 Euro/TEE3).
Le tecnologie efficientanti
Come anticipato, il settore dell’aria compressa rappresenta un ambito che può garantire significativi rispar- mi energetici, sia sul versante del risparmio di energia elettrica (dove la tecnologia dei compressori a ve- locità variabile (VSD Variable Speed Drive) rappresenta una delle so- luzioni più efficaci), sia dal lato del recupero termico attuabile grazie a versioni dedicate di compressori dotate di dispositivi atti a recupera- re l’energia termica normalmente di- spersa nell’ambiente per il corretto funzionamento del compressore. In questo caso, si ottiene un risparmio di gas metano, che altrimenti sa- rebbe stato bruciato in caldaia per raggiungere il livello di riscaldamen- to dell’acqua necessario, ottenuto del tutto gratuitamente grazie al recupero operato da appositi appa- rati (denominati sistemi ER – Energy Recovery, disponibili integrati nel compressore o come unità ester- ne). Il Recupero energetico della potenza termica si estende fino al 94% per i compressori lubrificati (e in linea teorica fino al 100% su compressori Oil Free), consentendo di ottenere acqua calda a 85-90 °C per usi sanitari, riscaldamento am- bienti e impieghi di processo. Utiliz- zando in modo intelligente l’energia recuperata, è possibile risparmiare sui costi energetici e ottenere anche
L’aria compressa riveste un ruolo importante nei proces- si produttivi odierni, assor- bendo mediamente l’11% di tutta energia elettrica utilizzata a livello industriale in Italia, e presentando un potenziale di risparmio del 32%1.
L’inizio della storia
L’Italia, sin dal 2001, con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici ne- gli usi finali, si è dotata di uno dei più validi ed efficaci sistemi a livello mondiale di riduzione dei consu- mi di energia negli usi finali tramite l’incentivazione delle tecnologie più efficienti, soprattutto in ambito in- dustriale, come lo dimostrano indi- rettamente i risultati ottenuti dall’ap- plicazione del validissimo sistema dei titoli di efficienza energetica (nel seguito TEE o certificati bianchi)2.
In base a questo decreto (e alle sue più recenti modifiche e integrazioni), vengono premiate le attività di effi- cientamento di una azienda, con- sentendo al suo energy manager, nominato (per aziende con consu- mi superiori ai 10.000 TEP o tra- mite aziende che svolgono attività di consulenza e di efficientamento energetico (ESCO - Energy Service Company), di beneficiare dell’otteni- mento di TEE, richiedibili e matura- bili attraverso tre diverse modalità: 1) Progetti a valutazione standar-
dizzata, che si basano su sche-
de, definite per alcune tipologie di intervento ripetibili su larga scala, per il calcolo del risparmio medio ottenibile per ogni unità fisica di riferimento del progetto. La valutazione e certificazione dei risultati è fatta a fronte della documentazione a consuntivo relativa al numero di unità fisi- che installate moltiplicato per il risparmio ottenuto da ognuna di esse.
2) Progetti a valutazione analiti- ca che si basano sulla misura ex-post di alcuni parametri di utilizzo (ore di utilizzo, fattore di carico medio etc.) e su algoritmi predefiniti di calcolo dei risparmi di energia primaria. Tali valori do- vranno essere registrati nel corso della vita del progetto attraverso apposita strumentazione di mi- sura. La valutazione e certifica- zione dei risultati è fatta a fronte della documentazione a consun- tivo relativa al numero di unità fisiche installate e ai parametri di utilizzo registrati nel corso della vita del progetto.
3) Progetti a valutazione consuntiva che si basano sulla misura dei consumi e produzioni su cui han- no gravato quei consumi prima (ex-ante) e dopo (ex-post) l’inter- vento. Si applicano alle tipologie di progetti per le quali non sono disponibili metodi di valutazione definiti (né standardizzata, né
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