Page 29 - Gestione Energia
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Sistemi climatizzazione efficienti
altre attività, che in qualche modo escono dalla logica legata alla pro- duzione; in questo modo i CB ten- dono ad essere lasciati a soggetti volontari esterni alla realtà produttiva aziendale. Un contesto normativo e legislativo stabile, come da tempo auspicato e chiesto dalla federazio- ne, gioverebbe alle aziende, lascian- dogli maggiori risorse per sviluppare tecnologie e adottare strategie volte all’efficientamento energetico.
Nel caso delle aziende federate ANI- MA, però, è fondamentale operare un importante distinguo, giacché molte aziende - oltre che potenziali utenti dei certificati bianchi - sono aziende impegnate come parte atti- va nel meccanismo dei CB. Come? Questo ruolo “attivo” spetta chiara- mente alle industrie che producono beni che possono usufruire dei CB una volta in opera, basti pensare a caldaie, scaldacqua, pannelli solari, pompe di calore elettriche e a mo- tore endotermico, sistemi di coge-
nerazione, chiller a compressione di vapore e ad assorbimento, sistemi di pompaggio, compressori d’aria... È quindi evidente il potenziale che l’industria metalmeccanica italiana può giocare nel campo dell’efficienza energetica anche se, ancora una volta, molte proposte rimangono sulla carta. In alcuni casi l’industria stessa non è forse consapevole delle potenzialità dei CB oppure vede i suoi prodotti come qualcosa di non indirettamente coinvolto nel processo di ottenimen- to degli stessi. È il caso di tutti quei prodotti non “rappresentati” da sche- de, analitiche o standardizzate, quali ad esempio caldaie industriali, grossi scambiatori di calore, turbine a vapo- re a recupero. Tutti elementi che, op- portunamente dimensionati possono portare a notevoli risparmi energetici, rispetto a soluzioni “baseline” e certi- ficabili con progetti a consuntivo.
Su questo versante un passo avanti si avrà con le schede tecniche de- dicate ai recuperi termici, di cui si
attende la pubblicazione, sia per usi termici (es. economizzatori di cal- daia o per preriscaldamento fluidi di processo), sia per generazione elettrica. Queste ultime permette- rebbero il “riconoscimento” di inter- venti per la generazione di energia elettrica da cascami termici tramite impianti ORC o mini impianti a vapor d’acqua, valorizzando così inter- venti per la riqualificazione di ingenti quantità di energia, oggi dissipata a causa dei tempi relativamente lunghi di rientro degli investimenti. Spostandoci su altri settori, ve ne sono alcuni ancora “inattivi” quali il settore dei costruttori di pompe, che non sembra percepire l’elemento CB come strumento di competitività da proporre con i propri prodotti. Ancora, le difficoltà e le reticenze nel proporre nuove schede sono indivi- duabili nella mancanza di chiarezza sul funzionamento del sistema, da un lato, e nell’incertezza sul tipo di informazioni da produrre quan- do si vorrebbe proporre una nuova scheda. Le proposte dell’industria non mancano: dai sistemi di riscal- damento industriali, ai compressori d’aria, dai gruppi ad assorbimento alla mini turbine a vapore...
In verità l’esigenza di una maggior chiarezza sulla documentazione da presentare/conservare è emersa non solo dalle proposte delle azien- de per nuove schede, ma anche da parte delle aziende che beneficiano dei CB e che chiedono procedure più standardizzate che lascino meno libertà d’interpretazione e conse- guenti rischi di rigetto delle pratiche. In conclusione, i CB sono uno stru- mento molto valido per promuovere l’efficienza energetica, sia dal lato dei produttori di apparecchi che ne possono beneficare, sia lato “uti- lizzatori” per l’efficientamento dei processi e degli impianti. Serve sicu- ramente un po’ di impegno più da parte di tutti per sfruttarli appieno, come ANIMA ci auspichiamo di po- ter instaurare un proficuo rapporto di collaborazione con le istituzioni in tal senso per poterne diffondere mag- giormente l’uso.
Grado di conoscenza dei CB da parte delle aziende ANIMA
La conoscenza dei CB-TEE tra le aziende ha ancora ampi margini di miglioramento
FOCUS Certificati bianchi 1/2015 27
FOCUS
Certificati bianchi


































































































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