Page 27 - Gestione Energia
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Viene oggi richiesto al soggetto pro- ponente di produrre una dichiara- zione in cui, oltre all’esistenza di un contratto con il cliente finale, venga attestata anche la conformità dell’in- tervento alle norme vigenti.
Una modifica non trascurabile.
Un secondo importante cambia- mento lo si è potuto osservare nelle modalità di confronto e dialogo con gli Enti preposti all’attuazione del meccanismo.
Nel corso del 2014 è stato conferito progressivamente maggior rilievo al ruolo di RSE a discapito di ENEA, tanto che dall’1/10/2014 nessuna nuova PPPM è istruita da ENEA. In questo “passaggio di consegne” le turbolenze non sono mancate a causa sia del diverso approccio al meccanismo manifestato dai tecnici dei due Enti, a volte anche in palese reciproca contraddizione, sia dalle decisamente ridotte possibilità di confronto tra Proponente e Istrutto- re della pratica se si considera, tra l’altro, la sospensione degli incontri con il GdL ENEA.
Il ruolo dell’EGE:
value proposition
Sul fronte degli operatori, mentre il ruolo delle ESCO è stato fin da subito da protagonista, la figura dell’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) ha ricevuto il giusto riconosci- mento nel recente Decreto Legislati- vo 102 del luglio 2014, con il quale è stato posto l’obbligo della certifi- cazione (a partire da luglio 2016) per poter operare con i TEE in qualità di Energy Manager nominato ai sensi della 10/91.
Si tratta di un riconoscimento alla professionalità del’EGE che ben si sposa con le caratteristiche intrinse- che al meccanismo; infatti, soprat- tutto nelle richieste a Consuntivo (PPPM), è basilare una conoscenza approfondita delle dinamiche le- gate all’aumento dell’efficienza del sistema: un approccio corretto e pertinente nelle fasi di richiesta è il presupposto fondamentale al buon esito del progetto.
Il meccanismo dei TEE ha rappre-
sentato, e tutt’ora rappresenta, una leva competitiva per realizza- re interventi di efficienza energeti- ca all’interno delle aziende, siano esse pubbliche o private e con- sente di partire con un approccio concreto e corretto: la Misura e la Performance.
Chiaramente il progetto, una vol- ta approvato, genera quei flussi di cassa che stimolano l’interes- se dell’investitore, ma soprattutto creano a valle maggior attenzione alla tematica dell’efficienza, pur se non coperta da incentivi. E proprio in questa seconda fase l’EGE può dimostrare tutto il suo valore an- dando ad evidenziare e proporre ulteriori migliorie, razionalizzazioni, recuperi, investimenti.
Per questo è fondamentale non confondere l’EGE con il semplice soggetto abilitato alla richiesta, proprio come la vera ESCo non è solo l’azienda che effettua la richie- sta dei TEE.
L’EGE è molto di più: una figura professionale completa, in grado di offrire vantaggi molto più varie- gati.
L’emanazione delle nuove linee guida (attese a breve), la qualifica obbligatoria degli operatori (in pri- mis ESCo e EGE certificati) che possono partecipare al meccani- smo, la maturazione del sistema dovrebbe portare ad una nuova fase più qualificata e più matura con benefici per l’intero settore dell’efficienza energetica.
Nelle scorse settimane Assoege ha proposto un sondaggio ai pro-
pri soci per avere un riscontro sui tipici servizi energetici presenti nel mercato dell’efficienza energetica, tra questi figuravano proprio i TEE. L’esito, basato su un campione di 41 EGE distribuiti in maniera equa sia sul territorio nazionale sia come tipologia di fornitori, ha messo in evidenza per i TEE un andamen- to in leggera crescita con quanto osservato nel periodo ante D.Lgs. 102.
Da un approfondimento diretto con alcuni dei partecipanti al son- daggio è emersa comunque, nel tempo, una differenza rilevante nell’accesso a questa forma di in- centivo: il tipo di richieste è sempre più incentrato sulle PPPM, dove la complessità delle azioni è aumen- tata ed i margini di “guadagno” si sono livellati, soprattutto in funzio- ne dei risparmi che si ottengono dalle azioni di efficienza realizzate presso il soggetto finale.
Come Esperti in Gestione dell’E- nergia riteniamo che quanto illu- strato rappresenti la giusta evo- luzione di questo strumento, che aiuta a fare efficienza energetica, reso obbligatorio grazie alla diret- tiva europea 2012/27 e alla sua attuazione italiana con il D.Lgs. 102/2014.
Auspichiamo però che i soggetti che regolano tale meccanismo aiu- tino gli operatori nello svolgimento della propria attività garantendo chiarezza, trasparenza e coerenza, ancora più necessaria data l’au- mento della complessità che i TEE stanno sempre di più assumendo.
FOCUS Certificati bianchi 1/2015 25
FOCUS
Certificati bianchi


































































































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