Page 24 - Gestione Energia

CUS
Certificati bianchi
Stati membri che già hanno imple- mentato uno schema, per rafforzar- lo, sia agli Stati membri che ancora non ne hanno uno, per svilupparlo unitamente ad eventuali misure al- ternative.
All’interno del progetto è in corso lo sviluppo di linee guida dettaglia- te studiate su misura per le diffe- renti situazioni nazionali assieme alla definizione di linee d’azione per un efficace trasferimento di conoscenza e lo sviluppo del- le capacità nei paesi partner del progetto. Il progetto, oltre ad ope- rare sui metodi di comunicazione tradizionali (convegni, workshop, newsletter etc.) cercherà anche
di sfruttare i vantaggi di approcci più innovativi, come “formazione dei formatori” per i policy makers, l’istituzione di osservatori perma- nenti sia a livello comunitario che nazionale oltre all’implementazione di una piattaforma web. Un pun- to fondamentale del progetto è la previsione di un forte coinvolgi- mento degli stakeholder. Per mag- giori informazioni è attivo il portale www.enspol.eu.
Riguardo alle altre attività terremo costantemente informati gli asso- ciati e più in generale gli interessati mediante:
– portale web: a breve verrà reso disponibile il nuovo sito aggiorna-
to nella veste grafica e nei conte-
nuti;
– newsletter quindicinale;
– rivista gestione energia;
– pressroom;
– attività seminariali e convegnisti-
che sul territorio.
Per la certificazione degli esperti in gestione dell’energia, che si ricorda obbligatoria dal luglio 2016 per la presentare direttamente richieste di certificati bianchi come soggetto con energy manager, si segnala il sito web del SECEM (www.secem. eu), organismo di certificazione fa- cente capo alla FIRE. A fine marzo 2015 risultano certificati SECEM 169 Esperti in gestione dell’energia.
– efficienza nella fornitura di energia. In merito alle attività produttive e servizi energetici il decreto dedica in parti- colare l’Art. 8.Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell’energia che in primo luogo prevede l’obbligo per le grandi imprese e per le imprese a forte consumo di energia di eseguire una diagnosi energetica entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni. In tale contesto il decreto individua per l’ENEA un ruolo centrale in par- ticolare in base al Comma 5 L’ENEA istituisce e gestisce una banca dati delle imprese soggette a diagnosi energetica nel quale sono riportate almeno l’anagrafica del soggetto obbligato e dell’auditor, la data di esecuzione della diagnosi e il rap- porto di diagnosi.
Tale disposizione del decreto forni- sce l’opportunità che si possa avere un importante strumento funzionale al miglioramento del sistema produt- tivo italiano. Pertanto al fine di poter cogliere in pieno tutte le potenzialità di tale occasione si pone il problema dell’interazione tra la banca dati e le diagnosi,cioè la possibilità di avere informazioni utili e il riuscire a gestirle in modo produttivo.
Qui di seguito verranno riportate al- cune riflessioni su alcune delle pos-
FO
Domenico Santino ENEA
Il D.Lgs. 102/2014,
le diagnosi energetiche e i certificati bianchi:
il ruolo dell’ENEA
Il Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n. 102. Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficien- za energetica, che modifica le di- rettive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 165 di venerdì 18 luglio ed è entrato in vigore il 19 luglio 2014.
Il Decreto fornisce il quadro di riferi- mento normativo e operativo per po- ter raggiungere l’obiettivo nazionale
di risparmio energetico che consiste “nella riduzione, entro l’anno 2020, di 20 milioni di tep dei consumi di energia primaria, pari a 15,5 milioni di tep di energia finale, conteggiati a partire dal 2010, in coerenza con la Strategia Energetica Nazionale”.. Sulla base di quanto indicato nella direttiva europea le principali temati- che che il decreto affronta sono:
– edifici e settore pubblico
– attività produttive e servizi energetici – misurazione e fatturazione
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