Page 13 - Gestione Energia
P. 13

La Valtellina è un territorio ideale per la nascita di centrali a biomassa vergine; possiede, infatti, i re- quisiti essenziali per questa tipologia d’impianti:
• abbondante presenza di materia prima derivante prin-
cipalmente sia dai boschi sia dalle numerose segherie
presenti nella valle;
• possibilità di realizzare centrali al servizio di piccole co-
munità montane;
• inverni lunghi generalmente con temperature rigide;
• convenienza nella realizzazione di impianti cogenerativi
per produrre energia elettrica nei periodi di collega-
mento con il carico termico;
• sfruttamento di un patrimonio forestale ormai lasciato a
se stesso.
Nel 1994 in Alta Valtellina si costituì il Consorzio Fore- stale Alta Valtellina (CFAV) con l’adesione dei comuni del comprensorio, della Comunità Montana e dell’Associa- zione Impianti a Fune dell’Alta Valle. Gli scopi del con- sorzio erano molteplici: gestione del patrimoni agro-silvo pastorale, valorizzazione delle risorse naturali, tutela delle aree montane e, in particolare, promozione di azioni atte a mantenere e curare i boschi della valle.
Con il trascorrere del tempo, a seguito del lavoro svolto dal Consorzio, la quantità di biomassa recuperata fu in- gente; nacque così l’idea di fondare apposite società per lo studio, la progettazione e la realizzazione d’impianti di
Walter Righini • Amministratore Delegato TVVVC
teleriscaldamento alimentati a biomassa.
Nel 1997 fu fondata la società Teleriscaldamento Coo- generazione Valtellina Valchiavenna Valcamonica S.p.A. (comunemente chiamata con l’acronimo T.C.V.V.V. S.p.A.), con l’intenzione di svolgere le seguenti attività:
• produzione e/o distribuzione di energia di massa biolo-
gica, ecologica e vantaggiosa nonché di altri portatori di energia per scopi di riscaldamento e generazione di energia elettrica;
• costruzione e manutenzione di centrali di produzione e di reti di teleriscaldamento con le sottostazioni d’uten- za;
• studio, progettazione, realizzazione e conduzione di centrali di teleriscaldamento e/o produzione di energia elettrica alimentate a biomassa vergine.
I primi studi di fattibilità cui la società si dedicò furono quelli inerenti alla realizzazione di due piccole centrali di teleriscaldamento a biomassa vergine nei comuni di Son- dalo e Tirano (riscaldamento e acs di alcuni stabili comu- nali), con la relativa rete di distribuzione del calore. Sul finire del 1997 la società presentò alla Regione Lombar- dia, per l’approvazione e per gli opportuni finanziamenti i progetti di massima; nel 1998 fu sottoscritto il protocollo d’intesa tra i principali soggetti interessati e la Regione Lombardia dove erano fissati i compiti dei vari attori:
• la Regione dava la propria disponibilità a sottoscrivere
Il teleriscaldamento in Valtellina
1/2015 11
FORMAZIONE & PROFESSIONE


































































































   11   12   13   14   15