Page 25 - untitled
P. 25
Figura 2. Monitoraggio dei consumi energetici di un compressore da 10 HP presso una azienda di produzione formaggi
caseario situata alle porte di Roma, e fortemente orientata al risparmio ener- getico, sono stati realizzati numerosi interventi, in particolare:
– è stato installato un impianto foto- voltaico da 100 kWp,
– è stato sostituito l’impianto di illu- minazione interna introducendo la tecnologia a led, grazie al quale si stima un risparmio del 30% sui consumi elettrici di stabilimento,
– sono inoltre stati installati inverter sui gruppi frigo per i quali si stima un risparmio di circa il 10%.
Si può notare che molti di questi in- terventi non sono tipici del settore agroalimentare ma sono più trasver- sali e mirano ad efficientare i servizi generali di impianto. Gli interventi tipici
Figura 1. Termografia sulla por- ta della cella frigo di un caseificio tra quelli analizzati. Sono presen- ti dispersioni termiche visibili sia dall’esterno dove la temperatura è di circa 17,5°C che dall’interno dove la temperatura è di circa 3,5°C
di settore sono pochi, uno in parti- colare realizzato sempre nella stessa azienda del settore lattiero casearia è rappresentato dal recupero di calore per il riscaldamento del latte nel pro- cesso di cagliatura raffreddando il sie- ro caldo estratto nel precedente ciclo di lavorazione.
A differenza degli interventi trasversali che sono facilmente replicabili da un settore all’altro e non interferiscono con le attività produttive, gli interventi sul processo richiedono un coinvolgi- mento importante tra il produttore del- la tecnologia e l’utente finale, specie se nel territorio non esistono centri di qualificazione e sperimentazione, ma- gari collegati con la formazione scola- stica professionale.
Tutti gli interventi precedentemente effettuati dalle aziende e monitorati da FIRE attraverso l’installazione di ade- guati strumenti di misura hanno ge- nerato diversi benefici, creando sod- disfazione nei proprietari. Solitamente una volta percepiti i risparmi economi- ci correlati alla riduzione dei consumi, o altri benefici non energetici, nell’im- prenditore nasce la motivazione per la ricerca di nuove opportunità di ef- ficientamento (“una ciliegia tira l’altra”). Nella pianificazione degli interventi, gli incentivi e i finanziamenti agevolati sa- rebbero utili per superare la barriera fi- nanziaria e ridurre i tempi di ritorno de- gli investimenti, purtroppo però finora non sono stati utilizzati da nessuna delle aziende pilota. Infatti, risulta che anche qualora siano disponibili incen- tivi, le imprese hanno notevoli difficoltà per l’ottenimento degli stessi.
Un altro esempio di buone pratiche è rappresentato da un’azienda che pro-
duce prevalentemente pasta fresca. In questa impresa, particolare atten- zione è stata riservata all’impianto di produzione dell’aria compressa e alla rete di distribuzione. Grazie all’inter- vento di una ESCo è stato installato un nuovo compressore da 40 kW con inverter integrato e si stima un rispar- mio complessivo di circa il 15%.
Altro intervento molto interessante e in fase di valutazione da parte di un pro- duttore di latte e formaggi è l’istallazio- ne di un impianto a biogas di piccola taglia per la copertura dei fabbisogni termici. In questo caso si stanno valu- tando le eventuali difficoltà gestionali. Un aspetto che non è stato riscontra- to sul campo, probabilmente perché non ancora formalizzato, è un pro- gramma di incentivazione e formazio- ne del personale per il raggiungimento di obiettivi di risparmio fissati.
Tra i vari consigli che la FIRE ha propo- sto alle aziende c’è anche una mag- giore attenzione ai consumi idrici e ai recuperi termici.
In tutte le aziende purtroppo manca una figura che si occupa dell’energia e dell’ambiente, mentre sono presenti tecnici addetti agli aspetti di qualità e sicurezza. Come detto precedente- mente, non si tratta di aziende sog- gette all’obbligo di nomina dell’energy manager, ma qualora si dotassero di tale figura, anche part time, potrebbe- ro trarne dei benefici. Finora in tutte le aziende ci si è affidati ai consigli di una ditta esterna alla quale generalmente viene affidata la manutenzione degli impianti elettrici, termici e frigoriferi, oppure a dipendenti interni che si con- figurano nel responsabile della manu- tenzione o della centrale termica.
FOCUS Efficienza energetica nel settore alimentare 1/2016 25
FOCUS
Efficienza energetica nel settore alimentare


































































































   23   24   25   26   27