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delle materie prime agricole, per cui anche il nostro settore soffre gli elevati costi della bolletta energe- tica nazionale rispetto a quella dei principali competitors UE ed extra- UE. Lo sfruttamento del potenziale di risparmio energetico si configura come un ambito capace di coniu- gare gli obiettivi di ottimizzazione dell’uso di risorse con la sostenibilità economica del nostro impegno per ridurre l’impatto della food-chain. Le linee d’azione per incrementare e diffondere l’efficienza energetica riguardano la definizione e la diffu- sione – anche mediante lo scambio del know-how e dei flussi d’informa- zione – delle BAT sulla gestione delle risorse energetiche, la definizione di un piano d’azione energetico azien- dale e la relativa integrazione nei pia- ni d’investimento, la partecipazione agli schemi nazionali e settoriali di efficienza energetica, la valutazio- ne del potenziale per la co-gene- razione, la tri e la poli-generazione, particolarmente adatte all’Industria alimentare, interessata alla produ- zione di calore per i suoi processi, ma anche la diversificazione dell’ap- provvigionamento energetico, col ri- scorso a fonti energetiche rinnovabili interne ed esterne all’impianto, per incrementare la quota di energia a impatto zero autoprodotta. Tale misura è particolarmente impor- tante in quanto può consentire lo sfruttamento integrale delle materie
prime agricole, valorizzando nel ri- spetto delle norme vigenti materiali (sottoprodotti, residui e scarti) an- cora suscettibili di ulteriore utilizzo, riducendo lo smaltimento di materia organica, risparmiando il ricorso a fonti alternative e al tempo stesso contribuendo a ridurre l’impiego di combustibili fossili.
Se razionalizzare i consumi energe- tici può rappresentare per il sistema industriale un’occasione di riduzione dei costi e di crescita della compe- titività, è anche vero che le imprese devono poter contare su un quadro operativo di riferimento caratterizza- to da un framework normativo sta- bile, che integri le politiche di soste- nibilità ambientale con quelle ener- getiche e includa una strategia d’in- centivazione di medio-lungo periodo e finanziamenti strutturali all’attività di R&S coerente con gli impegni UE in corso di definizione, favorendo la penetrazione sul mercato delle tecnologie a risparmio energetico e potendo contare su agevolazioni per l’accesso al credito con soluzioni ad hoc.
Per superare le difficoltà che talvolta possono emergere in relazione alla scarsa conoscenza delle opportuni- tà e degli strumenti a disposizione, alla mancata percezione degli inter- venti di efficienza energetica come prioritari, nonché al possibile diso- rientamento a fronte dell’ampiezza dell’offerta, può essere utile diffon-
dere le conoscenze e le esperienze positive realizzate, predisporre Linee Guida per la valutazione e il moni- toraggio dei risultati conseguiti, pro- muovere audit energetici quale stru- mento di diagnosi e programmazio- ne degli interventi da realizzare.
Progetto EU-MERCI
Quest’attività di divulgazione delle informazioni volta ad aumentare il livello di conoscenza e incoraggia- re gli interventi di efficientamento anche tra le PMI alimentari trova un valido riscontro nell’esperienza rea- lizzata da Federalimentare insieme ad altri partner nazionali e stranieri attivi nel mondo della ricerca e della produzione tramite progetti realizzati nell’ambito dei programmi di ricerca e innovazione italiani ed europei, fo- calizzati sui temi dell’efficienza ener- getica e delle fonti rinnovabili. Tra questi, è possibile citare, da ultimo, il progetto EU-MERCI “EU coordina- ted Methods and procedures based on Real Cases for the effective im- plementation of policies and mea- sures supporting energy efficiency in the Industry”, coordinato da una società controllata dal GSE “RSE – Ricerca Sistema Energetico”, con l’obiettivo di promuovere l’efficienza energetica nell’industria europea. In questa direzione, ci si propone di in- dividuare le migliori pratiche di attua- zione dei progetti di efficienza ener- getica, attingendo dall’esperienza di casi reali di applicazione. Inoltre sa- ranno valorizzati progetti esemplari di efficienza energetica, procedure comuni e metodi condivisi per valu- tare e dimostrare i risparmi energe- tici realizzati, individuando strumenti di supporto per assistere le Imprese in modo efficace.
1. Fonte “Energia positiva” intervento G. Squinzi, Presidente Confindustria, su Genova Impresa sett-ott 2014
FOCUS Efficienza energetica nel settore alimentare 1/2016 23
FOCUS
Efficienza energetica nel settore alimentare


































































































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