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• per i consumi strettamente le- gati alla generazione del calore:– una quota (minoritaria) verràattribuita al prelievo invo- lontario e ripartita per unità immobiliare sulla base dei millesimi di fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione1 (determi- nati attraverso una diagnosi energetica dell’edi cio);– la quota associata al prelie- vo volontario verrà ripartita attraverso la lettura degli strumenti per la misurazione che si vanno ad installare nelle unità immobiliari e in centrale termica;Figura 1. Schema per la ripartizione delle spese legate al consumo per riscaldamento• per le attività di gestione rou-tinaria dell’impianto (conduzio-ne, manutenzione ordinaria, etc.) la quota pro-capite sarà determinata in base ai millesimi di fabbisogno (quota-parte di energia utile impiegata da ogni unità immobiliare rispetto ai consumi totali dell’edi cio con- siderando un uso standard);• per la manutenzione straordinaria la quota individua- le sarà determinata in base ai millesimi di proprietà (quota-parte di super cie di proprietà rispetto all’intera super cie dell’edi cio), che rappresentano il riferimento anche per la ripartizione dei consumi dei locali di uso comune eventualmente presenti e climatizzati.Analogamente si procederà per i costi da sostenere per l’acqua calda sanitaria, no a oggi tipicamente fatturati dai condomini in base ad un costo sso al m3, de nito dal condominio e variabile caso per caso (in base a criteri non codi cati).Sanzioni e vincoliI sistemi per la contabilizzazione del calore dovranno es- sere installati entro il 31 dicembre 2016: chi non provve- derà ad eseguire i lavori incorrerà in multe salate, da un minimo di 500 euro a un massimo di 2.500 per ciascun proprietario di unità immobiliare (articolo 16 comma 5 del Decreto). Si potrà derogare solo nel caso certi cato di impossibilità tecnica a intervenire o nell’eventualità che i risparmi ottenibili non giusti chino il costo richiesto (uso occasionale, etc.).Dispositivi di contabilizzazioneGli strumenti per la misurazione del calore che si devono installare nelle unità immobiliari sono diversi a seconda che il sistema di distribuzione del calore in esse presente sia di tipo orizzontale, “ad anello”, oppure verticale, “a colonna montante”.I dispositivi che si impiegano nel primo caso sono de- nominati contatermie, strumenti certi cati secondo la Di- rettiva Europea 2004/22/CE, meglio nota come Direttiva MID (Measuring Instruments Directive), una direttiva che regola gli strumenti di misura utilizzati per scopi commer- ciali e con usi metrico-legali e speci ca regole tecniche certe e condivise (prove e limiti di accettabilità). I conta- termie sono strumenti che misurano l’effettiva quantità dicalore ceduta dal uido termovettore all’unità immobiliare attraverso la misurazione della portata circolante e della differenza di temperatura del uido di mandata e di ritor- no. Si parla in questo caso di contabilizzazione “diretta” poiché lo strumento, attraverso l’integrazione nel tempo delle grandezze misurate, consente di calcolare l’effettiva quantità di energia trasferita per la climatizzazione dell’u- nità immobiliare.Nel secondo caso (contabilizzazione “indiretta”) i disposi- tivi che si impiegano sono denominati ripartitori dei costi di riscaldamento, strumenti soggetti alla norma UNI EN 834 che ne de nisce le caratteristiche, la metodologia di prova in laboratorio e i massimi errori ammissibili. Essi non rilevano direttamente l’energia ceduta attraverso il corpo scaldante ma stimano un valore adimensionale proporzionale ad essa, sulla base delle misure eseguite sulla temperatura media del corpo scaldante, della tem- peratura ambiente (nel caso di dispositivi a due sensori), e sulla base di coef cienti di valutazione K, opportuna- mente con gurati in relazione alla tipologia di radiatore, al contatto termico tra sensore e super cie e alla potenza del radiatore.Figura 2. Schemi di impianto a colonne montanti (A) e ad anello (B)PoliTiche, Programmi, normaTive4/2016 41