Page 42 - untitled
P. 42
Dispositivi per la termoregolazioneLa contabilizzazione del calore deve essere, secondo Nor- ma, abbinata a sistemi per la regolazione della temperatu- ra negli ambienti; deve essere infatti data facoltà agli utenti di disporre l’assetto desiderato e bene ciare dei vantaggi economici derivanti da comportamenti virtuosi (riscalda- mento disattivato a  nestre aperte, temperatura dell’aria impostata correttamente, tenendo conto che un incre- mento di un grado della temperatura dell’aria in inverno comporta un incremento della spesa di circa l’8%, etc.). La termoregolazione vede una vasta gamma di soluzioni applicabili in relazione alla tipologia di impianto.Negli impianti a colonne montanti, la termoregolazione, così come la contabilizzazione, deve essere effettuata sul singolo corpo scaldante, utilizzando valvole con testi- ne termostatiche che consentono di regolare l’apertura della valvola in relazione alla temperatura misurata all’in- terno del singolo ambiente; le soluzioni possibili vanno dalle semplici valvole con comandi manuali, che ven- gono regolate dall’utente ruotando la testina sulla tacca di regolazione desiderata (corrispondente a determinati valori di temperatura indicativi), a valvole che incorpora- no un cronotermostato nella testina (commercialmente denominate valvole termostatiche elettroniche), sul quale è possibile indicare con precisione la temperatura desi- derata, oltre a de nire programmi personalizzati su più livelli di temperature (tipicamente 2-3) e diversi cati in base ai giorni della settimana. Sono in ne disponibili so- luzioni completamente automatiche, nelle quali le valvole termostatiche dell’unità immobiliare sono gestite da una centralina che comunica attraverso connessione wireless con tutte le testine concentrando in sé le funzioni delle testine elettroniche.Nel caso di impianti a zone o ad anello, con contabi- lizzazione diretta, è possibile installare cronotermostati ambiente collegati ad elettrovalvole di zona (a due o tre vie) all’ingresso di ogni appartamento, controllando così la temperatura dell’intera unità immobiliare. A questo sistema è possibile af ancare un sistema di termorego- lazione per singolo ambiente qualora ve ne fosse la ne- cessità (ad esempio, mantenere una temperatura infe- riore in alcune stanze rispetto ad altre): in questo caso, si potranno dotare di valvole termostatiche i radiatori delle stanze da controllare in modo indipendente, uti- lizzando le diverse soluzioni precedentemente illustrate relativamente ai sistemi a colonne montanti. Il crono- termostato che controlla la valvola di zona comanderà comunque l’intera unità immobiliare, garantendo perFigura 3.Soluzioni con testa termostatica manuale(a sinistra) ed elettronica automatica (a destra)esempio l’abbassamento della temperatura durante le ore notturne in tutti gli ambienti.Cosa fare per risparmiare e migliorare il comfortPer garantire ef cacia all’operazione è essenziale che i condomìni siano adeguatamente accompagnati da sog- getti esperti nel percorso di selezione e installazione dei sistemi di contabilizzazione mediante la valutazione delle esigenze dell’edi cio, il supporto alla scelta delle tecno- logie più ef caci per la speci ca situazione (miglior rap- porto costi-bene ci), l’assistenza per la veri ca di una corretta installazione e l’interpretazione dei dati rilevati. Importante è anche l’istruzione agli utenti af nché acqui- siscano la necessaria consapevolezza rispetto al corretto uso delle tecnologie e dei vantaggi che esse possono offrire per poter risparmiare e vivere i mantenendo condi- zioni di benessere indoor.L’attività di installazione deve essere preceduta da un’at- tenta analisi delle situazione speci ca dell’edi cio su cui si interviene, ovvero da una Diagnosi realizzata con cura e secondo Norma da soggetti che possiedono le ade- guate competenze i quali, in base agli esiti di tale diagno- si oltre che delle esigenze degli utenti e delle offerte di mercato, possono provvedere alla de nizione del Proget- to del sistema contabilizzazione e a veri carne la corretta messa in opera.Nelle esperienze virtuose  n qui condotte si dimostra che negli edi ci su cui si è intervenuto si è veri cata una riduzione dei consumi mediamente del 20-40%. Diversa- mente, come stanno a testimoniare i Paesi in cui queste normative sono state introdotte già da molti anni, e pur- troppo oramai anche nel territorio nazionale, l’operazione può introdurre situazioni di forte criticità anziché eliminar- le, generando contestazioni anche importanti (errori medi dal 3% al 9% nella misurazione con contatermie; dal 4%  no al 40% nella misurazione attraverso i ripartitori elet- tronici; superiori anche all’80% per contatori dei tempi di inserzione compensati da temperature di mandata2).NOTE1. Il D.Lgs n. 141 (articolo 5 comma v) del 18 luglio u.s. pre- vede la possibilità di articolare questa voce in base a criteri differenti, ad esempio millesimi di proprietà, se dalla dia- gnosi energetica emergono tra le diverse unità immobiliari situazioni molto differenti (superiori al 50%) in termini di fabbisogno termico per unità di super cie.2. Fonte: Celenza et al., 2015.42gestione energiaPoliTiche, Programmi, normaTive


































































































   40   41   42   43   44