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Sistema di Gestione dell’Energia certificato in base alla norma ISO50001 quindi esiste un Piano d’Azione che definisce gli interventi di efficienza energetica in corso e quelli che verranno realizzati nel prossimo futuro. Gli interventi di efficienza che si realizzano in ABS, che ri- cordo è parte del Gruppo Danieli leader mondiale nella realizzazione di impianti siderurgici, li possiamo classifi- care in due tipologie: investimenti di revamping di im- pianti esistenti e investimenti in nuovi impianti che sono parte di un piano di 350 milioni stanziati dall’azienda per i prossimi anni. Tali nuovi investimenti avranno ov- viamente un significativo impatto sull’efficienza energe- tica dell’azienda, come per esempio il nuovo impianto, ancora in fase di avviamento, denominato Rotoforgia che realizza un acciaio innovativo mediante un processo produttivo meno energivoro di quello tradizionale.
Paolo Paglierani, Energika
Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono il progetto proposto?
Si tratta di un progetto di recupero di energia termica realizzato in una lavanderia industriale. Le lavanderie industriali sono imprese molto energivore e nel bilancio di una lavanderia industriale le voci di energia hanno un’incidenza importante, come avviene per i trattamen- ti a umido e quelli di asciugatura tipici del settore tes- sile in generale. Nel caso specifico l’energia termica è prodotta da un generatore di vapore alimentato da gas metano dotato di economizzatore, quindi già partico- larmente efficiente. Il vapore è utilizzato per le fasi di processo quali il lavaggio, l’asciugatura e la stiratura. L’energia elettrica, prelevata dalla rete è utilizzata per gli ausiliari delle macchine di lavaggio e per i servizi gene- rali (illuminazione, aria compressa, condizionamento, ecc.) Per incrementare l’efficienza del processo è stato ideato un sistema di recupero di calore con una confi- gurazione impiantistica ben precisa, che spesso si può replicare in questo ambito. I recuperi di calore realizzati sono tre sono tre e sono stati realizzati in tempi diversi nell’arco di circa un anno e mezzo. Il primo interven- to è stato realizzato per riscaldare l’acqua di lavaggio delle macchine lavacontinua. L’acqua proveniente dal pozzo a servizio della lavanderia, viene fatta circolare in un boiler dove riceve calore dalle condense di ritorno dell’impianto vapore. Il secondo recupero è stato rea- lizzato sempre a favore dell’acqua di lavaggio: l’acqua in uscita dalle lavatrici alla temperatura di circa 50-60° C, prima di essere scaricata nel sistema fognario cede- re energia all’acqua proveniente dal pozzo attraverso un sistema di scambiatori a tubi concentrici; a questo punto l’acqua proveniente dal pozzo viene preriscaldata ed inviata in parte a una prima linea di lavaggio, ed in parte al sistema di recupero precedentemente descritto per poi passare alla seconda linea di lavaggio. Il terzo recupero di calore è realizzato tramite l’installazione di
un “rievaporatore” a cui vengono inviate le condense di ritorno dell’impianto vapore prima del boiler. Qui, gra- zie alla sola differenza di pressione, parte delle condense si trasforma in vapore e viene recuperata e inviata ad integrazione al vapore prodotto dal generatore; il resto delle condense, in forma liquida, viene inviata al boi- ler. Per misurare risparmi conseguiti, sono stati instal- lati tre misuratori di energia termica in corrispondenza dei tre recuperi; l’energia termica misurata è dunque energia non prodotta dal generatore di vapore e quindi totalmente risparmiata dalla lavanderia. Per una corret- ta supervisione del sistema di misura i tre misuratori di energia sono stati collegati in rete e sono monitorati attraverso un sistema di telegestione tramite il sito Ener- gika. L’insieme degli interventi realizzati consente una economia di circa 100.000 Sm3/anno che per la lavan- deria equivale ad un risparmio di oltre il 20% dei costi di gas metano. In fine, merita ricordare che l’intervento è particolarmente interessante, sia per il risparmio im- portante che genera, sia per il carattere di replicabilità nelle aziende del settore delle lavanderie industriali.
È soddisfatto del suo ruolo di Energy manager? Quali sono le attività di cui va più fiero?
Occuparsi di Energy Management significa occuparsi di Energia, e nel mio caso equivale a fare ciò che più mi piace. Mi ha sempre affascinato il concetto di energia, intesa come la capacità di compiere un lavoro, mi oc- cupo di tematiche che ruotano attorno all’energia fin dai primi anni 80 e da sempre ho considerato l’energia come un argomento di attualità e di grande interesse, a prescindere da tutte le problematiche legate all’argo- mento. Gestire al meglio l’energia, sia in termini di ri- sorse a diposizione che in termini di usi finali, è dunque una sfida che presenta ogni giorno obbiettivi nuovi e difficili da raggiungere e che contribuisce a fare qualche cosa di utile per il pianeta. Unico neo di questo settore è a mio avviso il quadro degli incentivi, non tanto per- ché mancano, quanto perché non ci si può contare. Se volessi estremizzare dovrei dire che sarebbe meglio non avere nessuna forma di incentivo a disposizione, piut- tosto che convivere con una instabilità come quella che abbiamo vissuto con i diversi conto energia, da 1 a 5, e con il meccanismo dei certificati bianchi, che ha stenta- to tanti anni a partire, e ancora una volta sta divenendo un’incertezza per gli operatori e per i consumatori.
Per quanto riguarda le attività di cui sono più fiero in- vece, sono legate al lavoro di squadra che in questi anni sono riuscito a costruire all’interno di Energika. La pas- sione per l’energia è contagiosa e la cosa che mi rende più fiero e vedere persone motivate che raggiungono i propri obbiettivi professionali e personali grazie a suc- cessi di squadra e risparmi energetici, e quindi econo- mici, che riusciamo a generare grazie al nostro lavoro quotidiano.
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gestione energia