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dere in considerazione, in modo che fossero interessanti non solo dal punto di vista del consumo energetico, ma anche da quello economico. Sei parametri sono stati con- siderati, per ogni settore: consumi di energia  nale, costo dell’energia per unità di valore aggiunto, numero di addet- ti, valore aggiunto lordo, potenziale economico di ef cien- tamento energetico (tempo di ritorno degli investimenti inferiore a 5 anni) e potenziale tecnico di ef cientamento energetico. La valutazione ha portato all’individuazione dei seguenti settori:• Industria alimentare e delle bevande – NACE C10-C11• Fabbricazione di Carta e di prodotti di carta – NACEC17• Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raf na-zione del petrolio – NACE C19• Fabbricazione di prodotti chimici – NACE C20• Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di mine-rali non metalliferi – NACE C23• Metallurgia – NACE C24• Macchine – NACE C25-28In totale, focalizzandosi solo sugli interventi che andas- sero a toccare le fasi di processo (quindi escludendo l’installazione di migliori sistemi di illuminazione o di ri- scaldamento ambiente) è stato possibile raccogliere i dati di 2.913 progetti di ef cienza energetica: tra di essi, i settori più rappresentati sono l’Alimentare e quello delle Macchine, mentre la Raf nazione è quello meno presente.È stato poi necessario armonizzare le informazioni pro- venienti dai diversi Paesi, e comprendere quali fossero le informazioni-chiave per l’analisi del database e la de ni- zione delle “Buone Pratiche”, come ad esempio il settore di riferimento, le dimensioni dell’azienda, i consumi nel- la situazione ante intervento e i risparmi ottenibili grazie all’intervento. È stata inoltre costruita, per ogni settore, una “tassonomia” che permettesse di classi care i pro- getti in base alle fasi di processo su cui erano attuati e alle tecnologie coinvolte.Indicatori di performancee identi cazione delle “buone pratiche”Il cuore del progetto EU-MERCI è la de nizione di “Buona Pratica”. È noto cosa sia una “Best Available Technique”, o “la miglior tecnologia disponibile”, ma la prima domanda che ci si è posti è se questa tecnologia sia tecnicamen- te ed economicamente fattibile nella realtà. Il concetto di “Buona Pratica” prova a rispondere a questa domanda: infatti, abbiamo de nito “Buona Pratica” una “tecnica o metodologia che, attraverso l’esperienza e la ricerca, ab- bia condotto a un risultato desiderato, con il minimo uso di risorse, nella realtà”. Quindi, una “Buona Pratica”, deve soddisfare i seguenti criteri:• Essere energeticamente ef ciente;• Essere tecnicamente fattibile;• Essere economicamente sostenibile.Criteri collaterali per i singoli settori sono il potenziale di re- plicabilità della pratica in diversi stati e la sua esportabilità in altri settori. È stato scelto di de nire le “Buone Pratiche” seguendo 3 diversi approcci:• Analisi statistica del database, ad esempio il numero diripetizioni di una data misura in un settore o in diversi settori;• Esperienza tecnica, che permette di comprendere il va- lore aggiunto della pratica;• Uso di Indicatori di Performance (Key Performance In- dicators, KPIs), per quanti care oggettivamente i bene-  ci apportati dalla pratica.La combinazione di questi 3 criteri consente di identi ca- re, nel miglior modo possibile, quali dei progetti del data- base possano essere considerati come “Buone Pratiche”. Mentre è chiaro cosa signi chino analisi statistica ed esperienza tecnica, e quale sia la loro dipendenza dalla struttura del database, è degno di nota un approfondi- mento sui KPIs, che sono potenzialmente replicabili in altri contesti.Innanzitutto, si è fatto un brainstorming per identi care gli aspetti prioritari per la de nizione di una “Buona Pratica” e si è scelto di utilizzare i KPIs che fossero ricavabili da dati presenti nel database o facilmente reperibili da altre fonti. Una volta identi cate le aree di interesse (energeti- ca, ambientale ed economica), si è deciso di suddividere i KPIs in base ad alcuni criteri. In particolare, quindi, si sono creati 3 gruppi:– KPIs tecnici: tengono in considerazione i risparmi in ter- mini di energia primaria (Primary Energy Savings, PES), il miglioramento dei consumi (Energy Consumption Im- provement, ECI) e la riduzione di intensità energetica legati all’implementazione dell’intervento (Energy Inten- sity Reduction, EI);– KPIs economici: tengono in considerazione il tempo di ritorno semplice dell’investimento (Payback time, PBT), il  usso di cassa derivante dall’implementazione dell’in- tervento (Cumulative Cash Flow, CCF) e la percentuale di costo di investimento coperta dai sussidi (Share of Project Cost Subsidized, SPCS);– KPIs avanzati: tengono in considerazione gli aspetti ambientali degli interventi realizzati, insieme a quelli economici e/o energetici, e sono rappresentati dal Co- sto di investimento per tep risparmiato (Cost of Energy Savings, CES), dal costo di investimento per tonnellata di CO2 non emessa (Cost of Carbon Savings, CCS) e dell’utilizzo di energie rinnovabili nell’intervento, calco- lato come risparmi di energia derivanti da rinnovabi- li sul totale dei risparmi (Renewable Energy Savings, RES).Con il calcolo dei KPIs, uniti allo studio statistico dei da- tabase, è stato possibile de nire una “classi ca” di inter- venti. Questi interventi sono stati poi esaminati dal punto di vista tecnico, scremando i risultati più “ovvi” ed univer- salmente noti (es. installazione di inverter sui motori della centrale aria compressa), e tenendo solo quegli interventi che, per signi catività dei KPIs, per interesse tecnico e per replicabilità potessero apparire particolarmente inte- ressanti per i singoli settori.Risultati preliminari:casi studio dal database di eu-merciAl momento della stesura di questo articolo, le “Buone Pratiche” sono state identi cate e parzialmente descritte per tutti i settori, ma non sono ancora di pubblico domi- nio. Verranno quindi presentati alcuni risultati preliminari per il settore della carta. Maggiori informazioni saranno disponibili sul Portale di EU-MERCI, disponibile su http:// www.eumerci-portal.eu/web/guest/home.PoliTiche, Programmi, normaTive3/2017 33


































































































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