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Identi cazionedi “buone pratiche” di ef cienzaenergetica nell’industria europeaSimone Maggiore, Anna Realini • R.S.E.La tematica dell’ef cienza energetica è diventata sempre più centrale nelle politiche dell’Unione Eu- ropea dopo la pubblicazione della direttiva 2012/27/ EU (EED). Questa direttiva de nisce chiari obiettivi di ri- duzione dei consumi che ogni Stato Membro deve rag- giungere nei prossimi anni. I contributi principali devono derivare da tre diversi settori: residenziale, trasporti ed industria. In particolare, nel 2014 il settore industriale è stato responsabile di circa il 26% dei consumi di Ener- gia Finale dell’UE. La necessità di migliorare l’ef cienza di questo settore è de nita anche nel SET (Strategic Energy Technology) Plan, la cui Azione n. 6 de nisce obiettivi di settore al 2020 e una visione strategica al 2050.Per raggiungere questi obiettivi, la maggior parte degli Stati Membri ha già messo in atto politiche di diverso tipo, che permettano di incentivare gli interventi di ef cien- za energetica. Proprio queste tematiche costituiscono il cuore del progetto Europeo EU-MERCI (“EU coordinated MEthods and procedures based on Real Cases for the effective implementation of policies and measures sup- porting energy ef ciency in the Industry”), nanziato dalla Commissione Europea con il programma Horizon 2020 (Grant Agreement nr. 693845).Il progetto EU-MERCI parte da un’analisi delle politiche adottate nei vari Stati e prevede la costruzione di un da- tabase di progetti di ef cienza energetica realizzati in am- bito industriale in diversi Stati, con l’obiettivo di estrarre le “Buone Pratiche” di ef cienza energetica. La fase nale è poi la validazione di queste “Buone Pratiche” da parte di esperti nei vari settori industriali e la valutazione di come le politiche di incentivazione possano valorizzare l’adozione di queste pratiche.La costruzione del databaseAll’interno del progetto EU-MERCI, è stato possibile rac- cogliere i dati di una serie di progetti di ef cienza energe- tica in vari settori industriali, provenienti da quattro diversi Paesi (Austria, Italia, Polonia e Regno Unito). Tutti i dati raccolti rappresentano misure effettivamente implementa- te all’interno dell’industria. La maggiore dif coltà, in que- sta fase, è stata l’armonizzazione dei dati provenienti dai quattro Paesi, avendo una qualità e un livello di dettaglio delle informazioni molto differente tra loro, per creare un unico database che li contenesse e ne consentisse l’a- nalisi.Il primo passo è stato la de nizione dei settori da pren-32gestione energiaPoliTiche, Programmi, normaTive