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in tutto il mondo. Inoltre, l’aumento della generazione di- stribuita, dell’utilizzo delle smart grid e le nuove tecnologie di storage stanno rapidamente cambiando il modo in cui l’energia è fornita e utilizzata. Qualcosa di importante sta già accadendo: nel 2014 l’economia mondiale pur essen- do cresciuta del 3% non ha fatto rilevare un incremento delle emissioni di anidride carbonica provenienti dal set- tore energetico!Confermando questo trend di crescita, il 2015 è stato un anno formidabile per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Secondo REN21, l’aumento della capacità in- stallata con 147 GW, è senza precedenti. L’utilizzo delle energie rinnovabili anche come fonte di calore, ha conti- nuato a crescere e anche la diffusione di energia non fos- sile nel settore dei trasporti è in aumento. La generazione distribuita ha conosciuto un rapido sviluppo, contribuen- do a ridurre il gap tra la popolazione mondiale che ha accesso all’energia e la popolazione che invece ne è an- cora priva. Ricordiamo che oggi 600 milioni di persone in Africa sub-sahariana vivono senza accesso all’elettricità,la metà del totale mondiale privo di energia, oggi pari a 1.2 miliardi. Incrementare l’accesso all’energia nelle aree rurali è una priorità. Le tecnologie green rappresentano già adesso le soluzioni più com- petitive per l’elettri cazione delle aree rurali, attraverso sistemi cen- tralizzati o decentralizzati.In tale contesto, le energie rinno- vabili possono giocare un ruolo fondamentale nel mix energeti- co mondiale futuro e hanno un alto potenziale di sviluppo anche come risposta alla necessità di elettri cazione e alla riduzione del- le emissioni globali.La transizione energetica in atto è possibile anche perché, come già detto, i costi associati alla installa- zione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, stanno drasticamente diminuendo rispetto ai costi attuali associati a impianti alimentati da combustibili fossili. Molti governi continuano a sostenere con le loro politiche la crescita delle rin- novabili, in particolare l’energia eolica e solare. In passato, si è spesso supposto, erroneamente, che uno dei driver della crescita delle rinnovabili fosse l’elevato prezzo del petrolio.L’elemento più rilevante per le sue implicazioni economiche e geostrategiche è stato recente- mente smentito in uno studio di Bloomberg New Energy Finance. Il report evidenzia come gli inve- stimenti nel settore delle rinnova- bili siano del tutto indipendenti dal trend del prezzo del petrolio. I datidegli investimenti nelle rinnovabili dal 2004 al 2015 lo di- mostrano. Nel 2015 ad esempio, anno in cui i prezzi del petrolio collassavano, gli investimenti nelle rinnovabili a livello globale hanno raggiunto 329 mld$, il valore più alto di sempre, 5 volte superiori rispetto a 10 anni fa. Secondo la previsione della International Energy Agency (IEA) entro il 2040, l’energia prodotta da fonti rinnovabili raggiungerà il 50%; nell’Unione Europea intorno al 30%, in Cina e in Giappone e 25% negli Stati Uniti e India: al contrario, il carbone conterà per meno del 15% al di fuori dell’Asia.La necessaria transizione energetica globale è quindi in corso, ma non ancora a un ritmo capace di portare ad un’inversione duratura del trend di aumento delle emis- sioni di CO2.L’Accordo di Parigi segna un punto di svolta importante ma il processo di transizione va continuamente suppor- tato. La responsabilità di questo sarà sempre più af data ai governi centrali dei paesi del globo, ma altrettanto fon- damentale sarà la responsabilità di ogni singolo cittadino.PoliTiche, Programmi, normaTive3/2016 41


































































































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