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Circa 160 paesi che rappresentano oltre il 90% di emis- sioni a livello mondiale relative all’energia e alla popolazio- ne mondiale, hanno sottoscritto i loro impegni attraverso l’Intended Nationally Determined Contributions (INDC), ovvero l’insieme delle misure che gli stati intendono vo- lontariamente adottare per mitigare i cambiamenti cli- matici e contenere l’aumento della temperatura entro i 2 gradi centigradi, possibilmente entro 1,5 gradi.Per supportare il processo, la IEA ha individuato “a Brid- ge Strategy”, che si basa su 5 azioni e che utilizza le tecnologie più avanzate per ridurre le emissioni, mante-nendo allo stesso tempo la crescita economica.1) Ef cienza energetica: aumentare l’ef cienza energeticanegli edi ci, nel settore dei trasporti e nell’industria2) Riduzione del carbone: ridurre l’utilizzo delle centrali a carbone meno ef cienti, le più emissive in assoluto perla CO23 Investimenti: incrementare gli investimenti verso l’ener-gia prodotta da fonti rinnovabili (compreso l’idroelettri-co) di circa 400 miliardi di dollari l’anno  no al 20304) Riforma dei sussidi per i combustibili fossili inef cienti:eliminare gradualmente i sussidi per gli utenti  nali5) Riduzione del metano: ridurre il rilascio di metano inatmosfera nella produzione di petrolio e gas.Nel World Energy Outlook la IEA rileva che l’Accordo di Parigi, per centrare l’obiettivo  ssato, ha bisogno di alcuni ulteriori steps intermedi:– i target nazionali a cinque anni dovrebbero essere col-legati a un percorso di decarbonizzazione nazionale e adeguate strategie, per assicurare la coerenza con i target climatici.– si dovrebbe stabilire un ciclo di revisione quinquennale per valutare i progressi e rafforzare le azioni nazionali– si dovrebbe in ne impostare un solido framework tra-sparente per monitorare la transizione low-carbon. L’Accordo di Parigi fornisce, infatti, un quadro legale necessario ma non suf ciente se non si af ancheranno azioni concrete e misurabili. Le s de sono ancora tante e l’Accordo deve essere piuttosto considerato un punto di partenza e non un punto di arrivo.Istituzioni, organizzazioni internazionali e settore privato devono lavorare insieme per incrementare investimenti, ricerca e innovazione tecnologica.Una visione a lungo termine condivisa da tutti gli attori coinvolti  no al singolo cittadino, è di vitale importanza per fornire i giusti segnali per attrarre gli investimenti, per co- struire un settore energetico ef ciente ed essere al centro degli sforzi internazionali per combattere il cambiamento climatico.42gestione energiaPoliTiche, Programmi, normaTive


































































































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