Page 40 - untitled
P. 40
COP 21: la via low-carbon per uno sviluppo sostenibileRoberto Vigotti • Coordinatore RE Industry Advisory Board della IEA e segretario RES4MEDSi ringrazia per la collaborazione Vincenza VadrucciLa Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici, che si è tenuta a dicembre 2015, si è conclusa con un accordo positivo, introducendo un obiettivo globale che coprirà circa il 95% delle emissioni di gas serra. Circa 196 paesi si sono impegnati a mantenere l’aumento della temperatura media al di sotto dei 2 gradi, rispetto ai livelli pre-industriali, con l’obiettivo dichiarato di cercare di con- tenere l’innalzamento entro 1,5 gradi con ulteriori sforzi. Viene, inoltre,  ssato l’obiettivo di raggiungere il picco del- le emissioni per poi raggiungere la “carbon neutrality” già nella seconda parte di questo secolo, prospettando così uno scenario ambizioso a medio e lungo termine.Molti sono i segnali di cambiamento a cui stiamo assi- stendo su scala mondiale nel campo dell’energia.I prezzi del petrolio stanno registrando una forte di- scesa, con i prezzi degli altri combustibili che si muo- vono in tandem in molte parti del mondo. Paesi tra cui l’India e l’Indonesia hanno approfittato del calo del prezzo del petrolio per portare avanti la graduale eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili. Inoltre anche la Cina, che ha un ruolo decisivo nel guidare le tendenze globali nei consumi di energia, sta entrandoin una fase di grande trasformazione energetica.In questo processo di transizione, i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente non fanno eccezione. Negli ultimi anni, infatti, hanno mostrato importanti segnali di cambiamento e hanno stabilito, per gli anni a venire, importanti target di penetrazione delle rinnovabili nei loro mix di produzione elettrica. Tale Area, pur rappresentando il bacino di riser- va di idrocarburi più grande al mondo, da tempo ha inizia- to a sbloccare anche il proprio potenziale eolico e solare e, nel corso del 2015, si sono registrati circa 8 miliardi di dollari di investimenti in energie rinnovabili, con un trend di crescita di oltre il 40% rispetto all’anno precedente.La produzione di energia elettrica rappresenta circa i due terzi delle emissioni globali di gas serra (GHG) il che signi-  ca che le azioni intraprese nel settore energetico sono fondamentali per affrontare la s da del cambiamento cli- matico.La IEA stima che nel 2014 la nuova potenza installata è stata al 50% da energia rinnovabile. Questo è stato pos- sibile grazie a politiche di supporto e alla diminuzione dei costi di investimento, come ad esempio per il solare, con- tribuendo a fornire circa 130 GW di capacità addizionale40gestione energiaPoliTiche, Programmi, normaTive


































































































   38   39   40   41   42