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Il ruolo delle ESCO nel mercato dell’ef cienza energeticaMarco Guiducci • Consultant & Research FellowPolitecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria GestionaleIl totale complessivo di investimenti realizzati per l’ef cientamento energetico in Italia nel corso del 2015 è pari a 5,63 mld €. Tale valore di investi- mento ovviamente non è equamente distribuito tra i diversi comparti: è il residenziale a guidare la clas- si ca (con il 53% del totale degli investimenti), se- guito dal comparto industriale (nel complesso circa 1,8 mld €, il 33%) e buon ultimo da terziario e uf ci (inclusa la Pubblica Amministrazione), che cubano meno del 14% del totale degli investimenti.Gli investimenti negli ultimi 4 anni hanno seguito un trend positivo, passando dai 3,8 mld € investiti nel 2012 ai 5,6 mld € del 2015, con un signi cativo “scalino” fatto registrare nel corso del 2014, quando si è passati da 4 a 5,2 miliardi di euro di investimen- ti. “Scalino” che non si è invece ripetuto nel corso dell’ultimo anno, che pure ha fatto segnare una cre- scita dell’8%.All’interno di tale comparto, il fatturato complessivo per il 2015 degli operatori specializzati in ef cien- za energetica -le ESCo- è stimabile in 1,43 mld €. Tuttavia l’ammontare degli investimenti realizzati in interventi di ef cienza energetica è di 654 mln €, cui si aggiungono 454 mln € derivanti dalla gestione dei TEE ed in ne il volume d’affare legato all’eroga- zione di servizi aggiuntivi, come ad esempio il «ser-vizio calore» o la fornitura del vettore energetico, che vale nell’intorno di 330 mln €.Se si confrontano i 654 mln € di investimenti gestiti dalle ESCo con i 5,63 mld € di investimenti global- mente realizzati, ci si rende conto del “peso” relativo di questi operatori del mercato dell’ef cienza. La grande parte degli interventi è infatti della tipologia «self-made», in cui l’operatore realizza “in casa” l’in- tervento di ef cienza energetica, rivolgendosi gene- ralmente ad un fornitore tecnologico e sfruttando le competenze del proprio uf cio tecnico (se si tratta di un operatore industriale o del terziario) oppure più semplicemente i “consigli” degli installatori (se si tratta del residenziale o, in taluni casi, degli uf ci). È indubbio che le ESCo abbiano dif coltà ad inserir- si nel settore della PA (dove la loro quota di mercato è di circa il 15%) e soprattutto in quello residenziale (con una quota attorno all’1%). Tuttavia, anche se ci si concentra sugli investimenti in ef cienza energeti- ca dei settori alimentare, carta, chimica, prodotti per l’edilizia, meccanica, metallurgia, vetro e ceramica, GDO e hotel, che ammontano complessivamente a 1,42 mld €, le ESCO raggiungono una quota di mercato di “solo” il 21,2% sul totale. Dalla seguente  gura emerge chiaramente inoltre come gli inter- venti “self made” siano decisamente preponderanti32gestione energiamercaTo & Finanza


































































































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