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generazione di beni, anche i servizi – di audit, gestione e  nanziamento – indispensabili per offrire un prodotto  nale funzionale.In tal senso, la scelta che abbiamo perseguito è stata quella di favore e incentivare la costituzione di reti di im- prese fra una molteplicità di soggetti: costruttori, impian- tisti, progettisti, multiutily e banche.Progetto RebuildNel caso del progetto Rebuild, il primo passo è stato fat- to nel 2014 attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intesa con la multiutility socia del Comune, ovvero Iren Energia, ed Iren Rinnovabili, che si sono impegnate a promuovere una rete locale di imprese per la riquali ca- zione energetica degli edi ci civili privati avviando audit energetici gratuiti su oltre 300 condomini per un totale di 7.500 appartamenti, corrispondenti a 30.000 abitanti. Della rete di imprese, costituitasi nel 2015, fanno parte Iren Rinnovabili, 3 studi di progettazione e 8 imprese in rappresentanza delle principali associazioni di catego- ria. Inoltre, il Banco Emiliano ha condiviso il progetto e aperto un canale di  nanziamento dedicato agli inter- venti di riquali cazione energetica individuati dagli audit. Alla disponibilità di questa banca ne sono seguite altre e tutt’ora la Rete è impegnata in una attività continua di scouting rispetto a nuove opportunità di  nanziamento. È su questo aspetto in particolare che occorre gene- rare il salto di maturità del settore della riquali cazione. Non siamo più infatti alla fase iniziale di condivisione sul- le buone pratiche della tecnica dell’ef cienza energetica applicata all’edilizia che ha permesso di sviluppare nel corso degli ultimi vent’anni tutte le competenze tecni- che, impiantistiche e costruttive necessarie per svilup- pare varie soluzioni di investimento per la riquali cazione degli immobili esistenti. Siamo piuttosto nella fase in cui occorre usare queste conoscenze per dar vita ad una grande industria del riuso. Tuttavia il settore è ancora rallentato da una serie di limitazioni in particolare l’ade- guata conoscenza degli utenti  nali, compresi gli ammi- nistratori di condominio, di alcuni operatori di mercato e soprattutto delle banche, che ne frena lo sviluppo in quanto si ri ette in una domanda di gran lunga inferiore ai potenziali e nella dif coltà di accesso a  nanziamenti che valutano ancora il merito creditizio piuttosto che il merito progettuale.Per superare questo ostacolo si è individuato dapprima un partner industriale solido, ovvero la nostra multiutility, in grado di sempli care i processi di ricerca dei soggetti  nanziatori privati. Dopodiché si è costruita attorno ad Iren un sistema organizzativo snello, quello della rete di imprese, in grado di mettere in relazione competenze e conoscenze fra la multiutility stessa, costruttori, impian- tisti e progettisti.Rispetto al dubbio del reale interesse che può avere una multitutility nell’integrare la fornitura di energia e servizi di ef cienza credo, almeno nel caso di IREN, è ormai consolidata l’idea di ricercare convergenze sempre più strette tra  liere in passato molto distinte: in particolare, per i distributori del gas è necessario avviare un cambio di prospettiva da fornitori di commodity ad abilitatori di servizi, che nell’elettrico appare già oggi più evidente.Nel concreto, gli audit energetici gratuiti promossi da Iren attraverso i progettisti della suddetta rete, sono stati correlati da preventivi per la realizzazione, in stralci, de- gli interventi di riquali cazione energetica stimati dalle imprese della rete stessa. Gli audit e i preventivi sono stati poi presentati agli amministratori di condominio e alle assemblee condominiali, con uno sforzo non indiffe- rente soprattutto in termini di capacità di sintesi fra costi e bene ci economici. Inoltre grazie ad un accordo con ENEA, gli interventi approvati dalle assemblee condomi- niali vengono veri cati con una due diligence tecnica di ENEA stessa prima di essere sottoposti al giudizio della banca che  nanzia o direttamente il condominio o Iren in qualità di ESCo.Ad oggi sono stati completati 120 audit, di questi 22 si sono trasformati in offerte accettate (o in fase di accet- tazione dai condomini) per un totale di 2,9 mln€ di lavori di riquali cazione su 518 appartamenti.ConclusioniLa profonda crisi di un modello edilizio dominante negli ultimi 20 anni, incentrato soprattutto su nuovi contenitori prima ancora che sui contenuti, sulla rendita fondiaria come principale valore aggiunto dei beni prodotti piutto- sto che sul valore intrinseco del bene e sugli equilibri fra sviluppo urbanistico ed impatto sociale ed economico, ha portato ad una crisi profondissima del settore. Questa crisi deve essere vista come opportunità da cogliere per un necessario cambiamento, per ride nire un equilibrio più avanzato rispetto a quello precedente, incentrato sul recupero del patrimonio edilizio esisten- te e la riduzione drastica del consumo di suolo. Come stimolo anche per le dinamiche già in atto nel settore dell’edilizia le cui imprese hanno bisogno di norme chiare e strumenti, anche  nanziari, adeguati a questa nuova fase di crescita tutta incentrata sulla riquali cazione di ciò che già abbiamo.In tal senso serve un salto di maturità anche in termini di strategie pubbliche a sostegno della riquali cazione energetica. Alla detrazione  scale che ha agito in larga parte sulle singole unità immobiliari occorre af ancare strumenti duraturi nel tempo in grado di: consentire a chiunque di optare per la cessione del credito ai soggetti disposti a  nanziare gli interventi in luogo della detrazio- ne  scale (ef cace in tal senso è la proposta avanzata da ENEA e GSE sul fondo per i condomini da attivare trami- te Cassa Depositi e Prestiti); attivare fondi di garanzia a tutela dei  nanziatori e a copertura dei rischi di insolven- za; ridurre drasticamente gli oneri di urbanizzazione per le ristrutturazioni edilizie e le manutenzioni straordinarie onerose.È inoltre necessario uno sforzo straordinario in termini di comunicazione da rivolgere direttamente ai cittadini che devono essere i primi promotori nelle assemblee condominiali delle opportunità della riquali cazione energetica facendo emergere in particolare i vantaggi economici.Non ultimo proseguire in modo determinato sul percorso avviato sul contenimento del consumo del suolo perché questo rappresenta la prima e più importante premessa alla nascita di una grande industria del riuso.Formazione & ProFessione3/2016 11


































































































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