Page 8 - Gestione Energia
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di Micaela Ancora
Intervista a Emanuele Regalini, Unità Regolazioni caratteristiche e innovative, Direzione Infrastrutture. Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico
L’AEEGSI ha appena completato una consultazione sulla revisione delle tariffe elettriche per il settore do- mestico. Perché risulta utile tale revisione? Innanzitutto si tratta di un intervento espressamente richiesto dal Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n. 102 (art.11, c.3) che, recependo la direttiva europea sull’ef- ficienza energetica, chiede all’Autorità di intervenire per superare la struttura progressiva delle tariffe ai consumi. Erano in ogni caso anni che l’Autorità segnalava l’op- portunità di superare la struttura tariffaria progressiva, in vigore da quarant’anni per i clienti elettrici domestici, cioè di eliminare gli scaglioni di consumo e il principio in base al quale il prezzo di ogni kWh cresce col crescere dei consumi totali. Questa struttura tariffaria non riflette infatti i reali costi dei servizi, introduce distorsioni nella competizione tra vettori energetici e non tiene conto del- le molte evoluzioni demografiche, tecnologiche e di mer- cato intervenute dai primi anni Settanta, quando venne introdotta.
Qual è la situazione negli altri Paesi relativamente alla struttura tariffaria?
In Europa non solo la progressività tariffaria è pressoché sconosciuta, salvo una recente piccola applicazione in una regione del Belgio; ma addirittura la normalità è la degressività tariffaria (Figura 1).
Nel resto del mondo esistono pochissimi altri esempi di tariffe progressive (ad es. la California), che sono state però costruite in modo molto più sofisticato di quanto sia avvenuto in Italia (definendo scaglioni variabili in funzione dei principali driver di consumo) e il dibattito sulla loro effettiva efficacia a fini ambientali e sociali è ancora acceso.
Cosa prevede la revisione proposta dall’Autorità e quali benefici possiamo attenderci?
Definiamone innanzitutto il perimetro: la riforma tariffaria proposta dall’Autorità interviene solo sulle prime due delle seguenti macro-voci che formano la bolletta elettrica delle famiglie italiane: servizi di rete (trasmissione, distribuzione, misura), oneri generali di sistema, servizi di vendita, tasse e imposte. Le prime due voci pesano in media per meno del 50% della bol- letta e la riforma intende eliminare la differenziazione per scaglioni delle tariffe con cui queste voci vengo- no pagate: eliminare gli scaglioni significa rendere più leggibile la bolletta e quindi migliorare la trasparenza e le possibilità di confronto tra le offerte presenti sul mercato.
Gli scaglioni tariffari a prezzi crescenti hanno finora di- storto il segnale di prezzo fornito ai consumatori, sfavo- rendo l’energia elettrica rispetto a gas, benzina e gasolio,
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Tariffe elettriche: le novità della riforma