Page 35 - Gestione Energia
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Listino IVA Totale (euro) (euro) (euro)
UNI 11300-1 98,00 21,56 119,56
UNI 11300-2 130,00 28,6 158,60
UNI 11300-3 98,00 21,56 119,56
UNI 11300-4 176,00 38,72 214,72
CTI Racc_14 27,00 5,94 32,94
UNI 6946 55,00 12,1 67,10
UNI 10339 72,00 15,84 87,84
UNI 10349 44,00 9,68 53,68
UNI 11328 35,00 7,7 42,70
UNI 13789 35,00 7,7 42,70
UNI 13786 55,00 12,1 67,10
UNI 13790 100,00 22 122,00
UNI 10077-1 55,00 12,1 67,10
UNI 12631 75,00 16,5 91,50
UNI 13370 55,00 12,1 67,10
UNI 12831 75,00 16,5 91,50
UNI 15193 75,00 16,5 91,50
UNI 10211 55,00 12,1 67,10
UNI 14683 55,00 12,1 67,10
UNI 13788 55,00 12,1 67,10
UNI 13363-1 35,00 7,7 42,70
UNI 13363-2 55,00 12,1 67,10
UNI 10351 55,00 12,1 67,10
UNI 10456 55,00 12,1 67,10
UNI 10355 60,00 13,2 73,20
UNI 1745 98,00 21,56 119,56
UNI 11552 72,00 15,84 87,84
UNI 410 75,00 16,5 91,50
UNI 673 35,00 7,7 42,70
TOTALI 1.965,00 432,3 2.397,30
Tabella 1. Norme UNI dell’Allegato 2 del Decreto MSE 26 giugno 2015
MiSE, non sono però presenti nell’Allegato 2; se an- che queste norme fossero state considerate il costo totale delle norme, necessarie ad una completa com- prensione del decreto, avrebbe un valore ancora più elevato di quello già indicato;
3. la violenza che si fa alla lingua italiana quando si affer- ma che una raccomandazione del CTI (cioè, secondo il dizionario, un consiglio affettuoso, un’esortazione) deve invece essere rispettata come obbligo di legge; consigli saggi, forse affettuosi, certamente non gratu- iti, perché per leggerli si deve anche pagare al CTI il costo della pubblicazione.
Il lettore si starà chiedendo ma non è sempre stato così? Non sono sempre state costosissime le norme UNI?
La risposta è no: si tratta di un fenomeno diventato sem- pre più preoccupante solo in anni recenti.
E spieghiamo l’affermazione con qualche esempio.
Nel 1994, pochi mesi dopo l’approvazione del DPR 412/93 l’UNI pubblicò, su sollecitazione dell’allora Mini- stero dell’Industria (e forse anche dell’ENEA), in volume, la raccolta di tutte le norme necessarie per applicare le
leggi energetiche all’epoca: il volume era intitolato Ma- nuale UNI M13, conteneva tutte le undici norme UNI ne- cessarie ed alcuni utili allegati (e fa ancora bella mostra di sé nella mia biblioteca).
Il costo di tale volume era di 160.000 lire, con un costo medio delle norme di 160.000/11 = 14.545 lire/norma, pari a circa 7,51 euro/norma.
Tale costo medio del 1994 (7,51 euro/norma), attualiz- zato ad oggi con i dati ISTAT, corrisponde a circa 12,00 euro/norma (per la precisione 11,84).
Oggi nessun volume di questo tipo esiste a catalogo presso l’UNI; il costo medio di una norma attuale, per l’applicazione del Decreto 26 giugno 2015, è ricavabile dal rapporto: 2.397,30 euro / 29 norme = 82,67 euro. Ergo, oggi, in media, una norma UNI costa 82,67/11,84 = 6,98 volte di più di circa vent’anni fa.
Un aumento che in percentuale è di circa il (6,98 – 1) x100 = 598 %.
E oggi servono, per applicare il decreto, almeno ventino- ve norme tecniche invece delle undici di ventuno anni fa. Il confronto è ancora più sconfortante se si ricorda che, sempre nel 1994, l’allora Direzione Generale delle Fonti Energetiche del Ministero dell’Industria fece stampare un’edizione riservata del volume M13, con la raccolta di tutte le norme UNI applicative del DPR 412/93, che fu distribuita come saggio campione gratuito a tutti gli uffici tecnici dei comuni italiani (più di ottomila copie).
Sembra di parlare di cose di un altro mondo quando ci si confronti con la triste situazione attuale.
Né la soluzione può essere, come da più parti si propone, quella di trovare una soddisfazione personale o corpora- tiva (come richiedere sconti per la propria categoria pro- fessionale o per questo o quel ricercatore di quel partico- lare ente); la soluzione di questo problema deve essere generale, valida per tutti, e deve consentire di avere gra- tuitamente (o comunque pagando i soli costi di stampa e carta) tutte le norme tecniche citate dalle leggi.
E questo deve essere fatto per favorire la diffusione e lo studio di queste norme da parte degli operatori interes- sati ma anche da parte degli studenti, sia delle scuole superiori tecniche sia delle università.
Non affrontare questo aspetto con vero impegno signifi- ca essere timidi nei confronti dell’UNI e non pungolare il MiSE a predisporre utili interventi che risolvano il proble- ma; significa anche non contribuire alla diffusione della cultura del corretto uso delle fonti energetiche di cui, le norme tecniche, costituiscono uno strumento importante che non può essere disponibile solo per pochi (e ricchi) fortunati.
Comportamenti, questi sopra descritti, dei quali, chi scri- ve questa nota, non vuole essere complice.
NOTE
MERCATO & FINANZA
1. Supplemento ordinario N. 39 alla Gazzetta Ufficiale n. 162, del 15 luglio 2015.
2. http://www.gazzettaufficiale.it/
3/2015 33


































































































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