Page 15 - Gestione Energia
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come principale strumento di coinvolgimento un con- corso tra gli istituti scolastici basato su diverse aree tematiche riguardanti il risparmio energetico e la soste- nibilità.
La componente tecnologica
Prima dell’avvio della progettazione del nuovo contratto, sono stati affrontati tre ambiti ritenuti fondamentali per lo sviluppo delle fasi successive:
– la preventiva definizione del livello di riferimento a par-
tire dal quale misurare la riduzione dei consumi (base-
line);
– la preliminare caratterizzazione energetica del patrimo-
nio (diagnosi energetiche);
– la determinazione di un livello minimo di miglioramento
della performance da richiedere all’appaltatore;
La presenza di un’anagrafe tecnologico-manutentiva del patrimonio e il presidio gestionale assicurato durante le precedenti esperienze di gestione in Global Service, han- no permesso di disporre delle informazioni necessarie per la preliminare determinazione della baseline e per la redazione dei documenti di diagnosi energetica degli edi- fici interessati dal nuovo contratto.
La determinazione del livello minimo di miglioramento della performance da richiedere all’appaltatore è avvenu- ta attraverso la predisposizione di un modello matema- tico basato sui risultati delle diagnosi. Il modello è stato definito per ciascun edificio, e successivamente in forma aggregata per l’intero patrimonio interessato (84 edifici per l’istruzione secondaria superiore, per una superficie complessiva di circa 400.000 m2), ipotizzando una serie di interventi tecnologici in funzione dei risultati emersi a seguito delle diagnosi. Gli interventi ipotizzati nel modello e i relativi costi dovevano risultare coerenti con tempi di recupero pari alla durata del contratto (quinquennale) e con le economie conseguite.
La mancanza di precedenti modelli di riferimento ha portato ad un approccio “prudente”, prevedendo, per la sostenibilità dell’operazione, interventi da eseguire esclu- sivamente sugli impianti, con miglioramento, a seconda dei casi, dei rendimenti di produzione, regolazione e di- stribuzione.
Ne è risultato un livello minimo della prestazione richiesta pari alla riduzione del 5% rispetto alla baseline (con l’ap- plicazione di penalità per risultati inferiori), prevedendo nel caso di prestazioni migliori, attribuibili anche all’ap- porto “sociale”, una suddivisione al 50% delle economie ulteriori rispetto al livello minimo da garantire.
Per quanto riguarda gli aspetti energetici del patrimonio, in sede di gara, oltre ai documenti di diagnosi energetica, è stata fornita documentazione relativa a:
– caratteristiche dei generatori e delle centrali termiche
esistenti, con relativi libretti di centrale, schemi d’im-
pianto e documentazione fotografica;
– rilievi architettonici e tecnologici degli edifici;
– consumi registrati nelle stagioni 2008/2009 e
2009/2010 (la cui media costituiva la “baseline” di
gara”;
– combustibile utilizzato;
– Gradi Giorno relativi alle due stagioni di cui sopra;
– orari di occupazione relativi alle due stagioni di cui so-
pra.
Le diagnosi sono state redatte secondo le indicazioni base della UNI–TS 11300 parte 1° e parte 2° (rispettiva- mente per le definizioni di trasmittanza degli involucri e per i rendimenti d’impianto), integrate con le norme UNI precedenti alle stesse UNI–TS 11300 e dalla stessa ri- chiamate (es. apporti gratuiti e per ricambi d’aria).
Per la determinazione dei valori delle trasmittanze si è fatto riferimento ai pacchetti murari standard elencati nel- la UNI-TS 11300 parte 1, e per quanto riguarda alcuni pacchetti murari che non apparivano inquadrabili negli standard sono state eseguite apposite indagini con ter- moflussimetro.
La componente Sociale
Le azioni di innovazione sociale si basano principalmen- te sulla diffusione di modelli di comportamento orientati al risparmio energetico, tenuto conto dei diversi ruoli e funzioni dei soggetti utilizzatori degli immobili. Ad esem- pio, dagli studenti ci si possono attendere semplici, ma non sempre scontati gesti, quali il chiudere le finestre o spegnere le luci. Agli organi di governo della scuola (Pre- sidi, collegi docenti, consigli d’Istituto) si chiedono invece azioni più strutturate, quali la razionalizzazione degli orari di apertura dell’istituto (ad esempio concentrando le at- tività extra curricolari solo su alcuni pomeriggi) o l’intro- duzione negli insegnamenti di temi connessi al risparmio energetico e più in generale alla sostenibilità.
L’efficacia di queste azioni richiede l’affiancamento di una diffusa attività di misurazione dell’energia, che è fonda- mentale per dare consapevolezza del livello di raggiungi- mento degli obiettivi previsti, e si dimostra tanto più effi- cace, quanto più attuata in tempo reale, o almeno in un breve intervallo dal verificarsi dell’azione “virtuosa”.
La misurazione dei consumi energetici (e la capacità di evidenziare la loro riduzione), e la loro immediata visua- lizzazione, forniscono inoltre agli utilizzatori degli edifici anche l’evidenza dei risultati conseguiti attraverso le in- novazioni tecnologiche, comunicando la consapevolezza di agire congiuntamente alla tecnologia per un comune obiettivo.
L’installazione di strumenti per la misurazione in tempo reale dei livelli di consumo energetico (sia termico che elettrico, anche se quest’ultimo non è direttamente in- teressato dal contratto), definiti comunemente “smart meter”, la visualizzazione agli utenti dei consumi e dei risultati ottenuti (nello specifico i dati sono consultabili via web, ma sono visualizzati anche su schermi posizionati negli ingressi degli edifici scolastici) costituiscono pertan- to importanti elementi di collegamento tra innovazione tecnologica e innovazione sociale.
Inoltre, questi strumenti rendono possibile agli utenti più evoluti (ad esempio gli istituti tecnici) di partecipare in modo attivo alle attività di gestione energetica degli edi- fici.
Lo svolgimento delle attività di innovazione sociale si è ar- ticolato secondo uno piano di comunicazione predispo- sto dall’appaltatore dopo l’aggiudicazione del contratto. Il piano di comunicazione si è inizialmente basato su due concetti fondamentali: l’individuazione di un “marchio”, che rendesse immediatamente riconoscibile l’operazio- ne che si stava per diffondere, e la promozione di una competizione tra scuole basata sul risparmio energetico.
FORMAZIONE & PROFESSIONE
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