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Cantiere a impatto Zero: una via per costruire con ef cienzaCarlo Belvedere • Segretario Generale AscomacIl sistema delle costruzioni e con esso la  liera indu- striale, distributiva e dei servizi riveste un ruolo fon- damentale e si contraddistingue per fattori critici che richiedono maggiore attenzione e risorse, non solo per rivalorizzare un settore produttivo tra i più colpiti dalla cri- si ma, e soprattutto, per riallocare l’intero Sistema Paese all’interno di un contesto civile più elevato.I fattori in cui è necessario intervenire partono dal ciclo vita (progettare, costruire, demolire recuperare, riusare) fondato su creatività, innovazione, design made in Italy, caratteristiche prestazionali elevate, performance dei prodotti per l’edilizia e non solo, unitamente alla vasta gamma di soluzioni tecniche ad alta ef cienza idrica, energetica, emissiva, a ridotta produzione di ri uti.In secondo luogo c’è l’innovazione per quanto concer- ne le nuove costruzioni: le più avanzate tecnologie rap- presentano un fondamentale valore per una più attuale concezione degli edi ci, senza dimenticare le opportu- nità innovative insite nelle opere di ristrutturazione del patrimonio esistente. Azioni che si innestano sulla sal- vaguardia e messa in sicurezza statica e antisismica del territorio, in cui il radicamento territoriale è conoscenza approfondita delle sue speci che esigenze,  nalizzata a rispondere in modo adeguato, possibilmente con la for- nitura di materiali e servizi a chilometro zero. Il tutto sottoil “cappello” della sostenibilità energetica e ambientale, della legalità e della sicurezza.Le politiche del risparmio idrico-energetico, della ridu- zione delle emissioni acustiche, inquinanti e dei ri uti, del rispetto dell’ambiente interessano tutti i settori collegati alle costruzioni e l’intero ciclo vita del prodotto: dall’e- strazione delle materie prime alla lavorazione, dall’ef - cienza delle prestazioni  nalizzate al risparmio delle ri- sorse  no allo smaltimento e alle possibilità di riciclo dei materiali.Temi importanti e in gran parte condivisi da tutti gli attori del palcoscenico delle costruzioni, ma che si infrangono sugli scogli che, da troppo tempo, ostacolano il lavoro delle imprese.Diverse sono le dif coltà che rappresentano ulteriori fat- tori sui quali agire.In primo piano ci sono i pagamenti dei debiti della Pub- blica Amministrazione e dei privati e il razionamento del credito che producono un duplice effetto negativo: compromettere la sopravvivenza stessa delle imprese e togliere liquidità al sistema, impedendo, di fatto, i neces- sari investimenti  nalizzati alla ricerca, all’innovazione e, più in generale, alle strategie di settore. Ulteriore freno è rappresentato dall’attuale sistema di infrastrutture che evidenzia da un lato uno spreco inutile su infrastrutture14gestione energiaFormazione & ProFessione


































































































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