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strategie chiare, vincolanti e suf cienti a mantenere l’au- mento della temperatura al di sotto dei 2°C. Difatti, il te- sto  nale dell’accordo legalmente vincolante approvato a Parigi al termine della COP21 pone l’obiettivo di fermare il riscaldamento “ben al di sotto dei 2°C” dai livelli preindu- striali citando anche la volontà di contenerlo entro gli 1,5 °C, e prevede che gli impegni nazionali siano rivisti ogni 5 anni, ma solo per renderli più ambiziosi, facendo il punto sui progressi fatti; in de nitiva l’accordo apre altri tavoli di lavoro per stabilire le strategie attuative che l’Italia vorrà piani care per il raggiungimento di tali obiettivi.
Al riguardo, l’ANEV, con gli Stati Generali della Green Economy, ha presentato al Governo posizioni speci che sulle energie rinnovabili e la lotta ai cambiamenti climati- ci grazie all’elaborazione di un Position Paper dal titolo “Clima ed Energia: Verso l’Accordo post-Kyoto di Pari-
gi 2015”, rappresentando l’urgenza di delineare nuove
cile che il nostro paese riesca a rispettare l’obiettivo dei 12.680 MW installati previsti al 2020 dal PAN, a meno di intervenire in modo determinante con politiche atte a per- mettere la crescita del settore che ci si aspettava, soprat- tutto cogliendo l’opportunità dell’emanazione del nuovo decreto previsto per il periodo 2017-2020, su cui il MiSE sta lavorando, che dovrà comunque essere coerente con quanto indicato nelle linee guida in materia di aiuti di stato a favore dell’ambiente e dell’energia 2014-2020 (comu- nicazione della Commissione Europea 2014/C 200/01). Tali linee guida entreranno in vigore dal 2017 e richiedono la piani cazione di strumenti innovativi quali per esempio misure che agevolino gli investimenti per la realizzazione degli impianti. A maggior dettaglio, in  gura 2 sono ripor- tate le prospettive di crescita dell’eolico sulla base degli impegni italiani in sede comunitaria  no al 2020, af ancati
dai dati uf ciali di Terna per gli anni trascorsi.
Analisi delle potenzialità e criticità dell’energia eolica in Italia
strategie e politiche durante la CoP21 di Parigi al  ne di I rallentamenti normativi brevemente sopradescritti han-
tutelare l’ambiente e contrastare in modo concreto ed no comportato anche prevedibili e spiacevoli ripercus-
Davide Astiaso Garcia, Segretario Generale dell’ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento)
ef cace i cambiamenti climatici a partire da una decarbo-
nizzazione della  liera energetica. In tal modo ANEV ha
contribuito a far presentare il governo Italiano alla CoP21
sioni anche nel settore occupazionale, con un calo dei lavoratori del settore dopo che l’eolico era stato uno dei pochi comparti industriali che registrava una crescita de-
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obiettivi stabiliti da Parigi. to ANEV UIL sul potenziale occupazionale dell’eolico in
fortemente influenzato dal quadro regolatorio e normativo nazionale che ha visto l’alternanza di
Anche dopo la CoP 21 ANEV unitamente alla Fondazione Italia, è emerso che negli ultimi 12 mesi si è registrato
leggi, che non hanno sempre favorito il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione della
per lo Sviluppo Sostenibile ha pubblicato l’”Italian Climate un disavanzo di oltre 3.000 nuovi occupati, tra diretti e
filiera energetica che l’Europa e l’Italia si sono posti impegnandosi a raggiungere specifici target al
Report – La svolta dopo l’accordi di Parigi”, in cui vendo- indiretti, rispetto alle previsioni.
2020, ed al 2030. Negli ultimi tre anni (2013-2015) sono stati infatti istallati complessivamente
no delineate le prospettive delle politiche climatiche dopo Occorre inoltre sottolineare quanto emerso da uno stu-
circa 850 MW a fronte dei più di 1200 MW istallati solo nell’anno precedente (2012). Dai dati di
l’accordo ed una nuova strategia energetica nazionale al dio condotto da Elemens sui costi e bene ci della fonte
Terna risulta che anche la produzione annua di energia elettrica da fonte eolica è calata per la prima
2030 per concretizzare l’impegno di Parigi. eolica in Italia in cui è stato calcolato il costo complessivo Involgtnai ncealso2,0v1is5ti (gdliiucltiirmciatruend3d.3i %cre),sciotamsemsiberavidnifc -e daldgi rinacfiecnotivianzifoingeurinac1lu.dendo le nuove aste per raggiun-
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gestione energia
Tutto ciò è stato principalmente causato da un’incertezza del quadro regolatorio degli ultimi anni,
PoliTiche, Programmi, normaTive


































































































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