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carico di progetto (sostituzione a bassissima tempe-ratura ambiente).In presenza di minima richiesta termica (scenario A) la potenza minima della pompa di calore potrebbe essere comunque eccessiva rispetto al fabbisogno. In questo caso può essere vantaggioso utilizzare il solo generatore ausiliario (modalità sostituzione), qualora lo stesso abbia una capacità di modulazione adeguata.In presenza di bassa richiesta termica (scenario B) sarà attiva la sola pompa di calore in regime di modulazione, mentre il generatore ausiliario sarà spento. All’aumentare della richiesta termica (scenario C) la pom- pa di calore raggiungerà la piena potenza e, qualora non riuscisse comunque a soddisfare il carico termico, prov- vederà all’attivazione del generatore ausiliario, che (qua- lora lo speci co modello utilizzato lo consenta) funzionerà in regime di modulazione. La pompa di calore resterà co- munque attiva e piena potenza, e quindi la potenza del generatore ausiliario andrà ad aggiungersi a quella della pompa di calore (modalità integrazione).Nei momenti di alta richiesta termica (scenario D) come ad esempio durante la messa a regime dell’impianto, pompa di calore e generatore ausiliario funzioneranno entrambi alla massima potenza, riducendo il tempo ne- cessario per la messa a regime e garantendo il comfort ottimale anche nelle condizioni ambientali più rigide.Se il dimensionamento dell’impianto di riscaldamento è tale da richiedere, in condizioni di straordinaria richiesta termica (scenario E), una temperatura dell’acqua più alta della massima erogabile dalla pompa di calore, il genera- tore ausiliario può essere attivato in sostituzione di essa. In questo tipo di applicazione il carico termico massimo dell’edi cio deve essere al più pari alla potenza del gene- ratore ausiliario e non alla somma della potenza dei due apparecchi (modalità sostituzione).Il generatore ausiliario può quindi essere gestito secondo quattro modalità:– non attivo (il generatore ausiliario non interviene in nes-sun caso);– emergenza (il generatore ausiliario viene attivato solo inpresenza di un allarme sul modulo pompa di calore);– integrazione (generatore ausiliario attivo all’occorren- za per integrazione della potenza termica del modulopompa di calore, scenari B, C, e D);– integrazione e sostituzione (come nella modalità inte-grazione, con l’aggiunta che in condizioni ambientali particolari la pompa di calore può venire disattivata e funzionare solo il generatore ausiliario, scenari A ed E).Aspetti conclusiviLa penetrazione sul mercato delle pompe di calore non è ancora suf ciente per raggiungere gli ambiziosi obiet- tivi di sfruttamento dell’energia rinnovabile termica che il Paese si è posto. Uno degli aspetti su cui intervenire è la sempli cazione della gestione e la riduzione dei costi di installazione, ad esempio potendo sfruttare il più possibi- le sistemi già esistenti (purché ef cienti) senza sostituirli. Non basta che la pompa di calore sia la più ef ciente, ma deve potersi integrare al meglio con l’impianto esistente e offrire il massimo del comfort e delle prestazioni in ogni circostanza.Un sistema di regolazione che possa provvedere a gesti- re questa integrazione nel modo migliore è fondamentale per ottenere questo risultato.NOTETecnologie & iniziaTive1. Dati RAEE 2016 – Rapporto Annuale sull’Ef cienza Energetica – ENEA1/2017 17


































































































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