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FOCEf cienza energetica nel settore sanitàIl servizio sanitario nazionale (SSN) è per l’innovazione tecnologica, per l’invecchiamento della popo- lazione, per le diverse scelte politi- che regionali, naturalmente sottopo- sto ad un continuo cambiamento. L’evoluzione più evidente negli ultimi anni ha visto una razionalizzazione della rete ospedaliera con accorpa- menti, riconversioni funzionali e di- smissioni che ha fatto registrare, per quanto riguarda il numero una no- tevole riduzione delle strutture pub- bliche e l’incremento delle aziende sanitarie private operanti anche gra- zie a convenzioni e accreditamento, secondo regole diverse in funzione della Regione di appartenenza. Il numero di posti letto degli ospedali privati accreditati rappresenta me- diamente a livello nazionale il 20% di quelli disponibili nel SSN, con pro- fonde differenze a livello regionale. Gli ospedali privati accreditati hanno mediamente una dimensione ridotta rispetto alle strutture pubbliche. Cir- ca il 90% delle strutture private ha meno di 150 posti letto, e meno del 5% ne ha più di 300. Le strutture private hanno mediamente periodi di degenza inferiore alle strutture pubbliche nel caso di ricoveri per acuti (5,3 rispetto ai 6,9), uguali nel caso di riabilitazione (25), e superiori nei casi di lungodegenti (38 rispetto a 27,4).La sanità fra pubblica e privata, sia pur con incertezze sulla quota di sanità pubblica dedicata alle con- venzioni con la privata, vale in Italia attorno ai 140 miliardi di euro, circa 8,8% del PIL. Le spese per l’ener- gia, spesso inglobate con quelle di manutenzione e di gestione degli impianti o del tutto esternalizzate in altre forniture quali la biancheria, possono essere stimate attorno al 5% delle spese totali. Analizzarla è quindi di estrema importanza, colle- gandosi con le varie iniziative di rior- ganizzazione della spesa pubblica, cercando ogni sinergia possibile fra gestione dell’energia e gestione del- la spesa sanitaria, con la CONSIP e le centrali di spesa regionali.Prima di esaminare casi speci ci è utile tenere in considerazione alcuni aspetti che caratterizzano il settore sanitario.La sanità ha tutte le caratteristiche di una attività di servizio, nonostante la complessità delle tecnologie impie-Rete ospedaliera nazionale: aspetti di maggior rilievoGiuseppe Tomassetti Stefano D’AmbrosioFIREgate che richiedono un’organizza- zione di tipo industriale, l’importante è l’assistenza sanitaria, l’attenzione al malato e alle cure, non ci sono prodotti da realizzare ma persone che entrano con malattie e si spera escano risanate. In contesti ospeda- lieri è quindi fondamentale il rispetto dei vincoli normativi (ricambi d’aria, continuità di servizio, ridondanze tecnologiche), la sicurezza gioca un ruolo determinante.In questi contesti si lavora h24 e 365 giorni l’anno e non è sempre possibile programmare le attività (es. numero di ricoveri o pronto soc- corso). Alcuni ospedali, per le loro dimensioni e complessità, possono essere paragonate a delle città con 30.000 abitanti o più che svolgono attività differenti (studenti universi- tari, pazienti, professionisti vari). In contesti come questo per raggiun- gere obiettivi di risparmio energetico è fondamentale il coinvolgimento di tutti i soggetti presenti.Un classico esempio di mancato raccordo fra regolazione degli im- pianti tesa a garantire la fornitura e esigenze di benessere locale de- gli occupanti è rappresentato dagli utenti che spinti dalle alte tempera- ture interne aprono le  nestre.Gli edi ci sono per la maggior parte datati, costruiti in epoca in assenza di vincoli normativi stringenti e di at- tenzione alle tematiche di risparmio energetico. Gli edi ci ospedalieri, un tempo di carattere monumentale e realizzati per durare a lungo, mal si adattano alla continua evoluzione delle tecnologie e dell’organizza- zione che li rendono rapidamente obsoleti come succede agli edi ciindustriali. Secondo le situazioni e le condizioni generali, il sistema sani- tario risponde a questa esigenza sia con la chiusura dei vecchi edi ci e la realizzazione in periferia di nuove strutture sia con lavori di ammoder- namento dei vecchi complessi, lavo- ri altrettanto costosi e spesso insuf - cienti, basti pensare ai parcheggi. Ci sono molti contesti ospedalieri con un ampliamento delle strutture av- venuto nel corso degli anni, magari partendo da strutture a padiglioni, dove è inevitabile che la tematica energetica sia non ottimizzata. Un altro caso può essere rappresentato dalla gestione delle sale operatorie distribuite sui vari reparti e non cen- tralizzate (piastra operatoria), solu- zione che consente, al momento, una maggiore ef cienza sia energe- tica che gestionale.All’interno delle strutture sanitarie possono svolgersi attività molto di- verse tra loro, che hanno in uenze differenti sui consumi energetici: come ad esempio ambulatori, riabi- litazione con palestre e piscine, de- genze, camere mortuarie, ricovero e assistenza sanitaria per anziani, polo didattico (università), pronto soccor- so, e in taluni casi anche residenza per religiosi (es. fondazioni ecclesia- stiche).Nel passato le strutture ospedaliere erano strutturate per essere auto- suf cienti, anche con rifornimenti alimentari provenienti dai propri ter- reni, esse erano delle grandi tecno- strutture cittadine. Progressivamen- te l’evoluzione, sia organizzativa dalle IPAB alle ASL, sia tecnologica ha portato le strutture sanitarie a concentrarsi nelle attività di cura,FOCUS Efficienza energetica nel settore sanità 4/2016 21US


































































































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