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Accumuli elettrici
tempi medio-lunghi, nel breve ter- mine il problema può essere af- frontato ricorrendo all’installazio- ne di SdA. È possibile accumulare energia scaricando la linea in caso di sovraccarico, per reimmetterla in rete quando il rischio di conge- stione è cessato. In tal modo, è possibile anche differire nel tempo gli investimenti nella rete.
– Time shift. Acquistare energia per immagazzinarla nelle ore in cui i prezzi sono bassi, al fine di riven- derla (o utilizzarla) nelle ore in cui i prezzi sono più elevati. I benefici di tale servizio risiedono in una mi- nore necessità di chiamare in ser- vizio le unità termoelettriche meno efficienti e/o più costose ed in un incremento della domanda nelle ore di valle, nelle quali, nell’attuale situazione di overcapacity, molti impianti termoelettrici faticano a restare accesi.
– Incremento dell’autoconsumo. La forma di autoproduzione da rinnovabili più frequentemente applicata da diverse categorie di piccoli e medi utenti è basata su impianti fotovoltaici, tipicamente sulle coperture degli edifici. Negli ultimi anni si sono succeduti più provvedimenti per incentivare la produzione di energia da conver- sione fotovoltaica (Conto Energia). Con la fine delle incentivazioni è comunque rimasta convenien- te la formula dell’autoconsumo, in quanto il prezzo di acquisto dell’energia elettrica è maggiore di quello di vendita. Per aumentare la frazione di autoconsumo del FV è possibile utilizzare gli accumuli di energia posti nella rete elettrica dell’utente.
Inoltre, grazie alla loro grandissima versatilità di impiego e modularità i SdA consentono di avere impianti da pochi kW nelle applicazioni do- mestiche e decine di MW per siste- mi connessi alla rete di trasmissione, e tempi di intervento che possono variare da pochi secondi a decine di ore.
Le applicazioni di accumulo elettro- chimico sia nel contesto residenziale che in quello utility scale risentono oggi dei costi attuali delle batterie di nuova generazione ancora eleva-
ti, anche a causa dei limitati volumi delle installazioni vendute a livello globale. Da questo punto di vista i produttori di batterie dovranno con- tinuare investire in ricerca e sviluppo per diminuire i costi di produzione e i prezzi di vendita di tali sistemi. L’obiettivo della riduzione dei prezzi medi finali del 30% entro i prossimi 5 anni è comunque già oggi alla porta- ta del nostro comparto industriale. In questo contesto sarà fondamentale anche il completamento della re- golazione nella direzione di abilitare anche gli impianti a fonti rinnovabili non programmabili assistiti da SdA a fornire servizi di rete adeguatamente remunerati per il bilanciamento del sistema elettrico. Infatti è proprio nell’erogazione di più servizi in con- temporanea che si possono miglio- rare gli economics dell’investimento in SdA. Infine la crescita costante dei mercati legati alle smart grid/smart city ed alla e-mobility certamente fa- ciliterà l’incremento dei volumi ven- duti accompagnando così il trend di discesa dei costi dei SdA, così come dimostrano le recenti scelte di molte case automobilistiche che si stanno orientando sempre più verso modelli a trazione elettrica o ibrida la cui diffusione produrrà ulteriori eco- nomie di scala.
A fronte del notevole interesse e dei rilevanti benefici che i SdA in pro- spettiva presentano nei confronti sia degli utilizzatori sia del sistema elettrico, vanno anche considerate le potenziali ricadute industriali, sia nell’ambito specifico dei materiali e delle tecnologie elettrochimiche, sia nel complementare settore della componentistica elettrica e dell’elet- tronica di potenza.
In questo scenario, da un lato critico per l’evoluzione del sistema elettri- co nei prossimi decenni, dall’altro ricco di opportunità di innovazione e di sviluppo industriale, appare im- portante affrontare alcune questioni aperte:
– Quali sono le applicazioni di mag- giore rilievo ed interesse?
– In quali di queste applicazioni l’ac- cumulo elettrochimico ha raggiun- to o è prossimo alla competitività, nel contesto tecnologico, econo- mico e regolatorio attuale?
– Quali mutamenti di scenario (co- sti e prestazioni della tecnologia, quadro normativo/ regolatorio) possono facilitare la diffusione dei sistemi di accumulo elettrochimi- co?
Nel Libro Bianco sui sistemi di ac- cumulo, ANIE Energia e RSE hanno esaminato le questioni di cui sopra. L’analisi effettuata su diversi casi applicativi ha evidenziato la grande varietà di situazioni nelle quali è pos- sibile ipotizzare un impiego di SdA al servizio del sistema elettrico.
I SdA risultano convenienti, ai prezzi di mercato e sulla base delle rego- lamentazioni attuali, solo in alcune specifiche situazioni, fra cui si citano l’integrazione in impianti alimentati a carbone, dove l’accumulo consen- te di assolvere all’obbligo di riserva primaria senza limitare la produci- bilità della centrale, e l’installazione in piccole isole non connesse alla rete nazionale, dove l’opportunità di un ampio sfruttamento delle fonti rinnovabili aleatorie comporterebbe, in assenza dell’accumulo, difficoltà a soddisfare le esigenze di stabilità della rete, mentre l’accumulo con- sente un pieno sfruttamento delle rinnovabili e la conseguente, for- te riduzione delle emissioni e degli esborsi per acquisto di combustibili. In altre situazioni (ad esempio i ser- vizi di bilanciamento) la convenienza dell’impiego dei SdA non è lontana e potrebbe essere raggiunta nei pros- simi anni grazie al miglioramento delle tecnologie e alla produzione di più vasta scala, con importanti ridu- zioni dei prezzi.
Va sottolineato che le analisi svolte hanno costantemente adottato l’ap- proccio semplificato e prudenziale di considerare sistemi che assolvono ad un’unica funzione, e presentano quindi un solo meccanismo di remu- nerazione. In varie situazioni, sia nel- le applicazione di rete che in quelle domestiche, è possibile concepire un utilizzo combinato del medesi- mo sistema di accumulo per diversi scopi (ad esempio, gruppo di conti- nuità, riduzione dei picchi di prelie- vo, autoconsumo della produzione fotovoltaica locale) ed in questi casi è ovvio attendersi un miglioramento degli indici di redditività.
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