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Industria delle bevande: come efficientare l’auto-produzione di elettricità e vapore
Lavinia Colonna Preti • Communications Manager IBT Group
Le aziende del beverage sono normalmente alta- mente energivore perché richiedono un consumo di elettricità e vapore in vari punti dei loro impian- ti sia per la sterilizzazione che per il riscaldamento dei serbatori. Inoltre, il processo produttivo è molto delicato perché è fondamentale prestare attenzione ai tempi e alle temperature del prodotto delle varie “ricette”. Nella maggior parte dei casi, è richiesto l’utilizzo di vapore per stabilizzare le temperature dei serbatoi di accumulo del prodotto e, tramite scambiatori vapore saturo/prodotto, si possono impostare con precisione i set point di produ- zione alle temperature desiderate.
Il raggiungimento della massima efficienza sia in termini di produzione di elettricità che di vapore è, quindi, un fat- tore determinante per il raggiungimento della competitivi- tà che si richiede alle aziende del beverage oggi, soprat- tutto se attive sui mercati esteri dove il costo dell’energia è inferiore al nostro.
Per quanto riguarda la produzione di vapore, una solu- zione interessante è sicuramente la cogenerazione con
post-combustione. Le industrie che ne possono mag- giormente beneficiare sono quelle che utilizzano regolar- mente acqua calda e vapore nei loro processi produttivi per attività quali la cottura, la pulizia, la sterilizzazione e la fusione. Già di per sé la cogenerazione, ovvero la pro- duzione congiunta di energia elettrica e vettore termico, ottenibile tramite turbine a gas o motori endotermici, consente un risparmio di energia primaria di circa il 30%. Grazie alla post-combustione dei gas esausti di scarico di una turbina “oil-free”, tecnologia frutto della ricerca aerospaziale made in USA, si può arrivare a punte di ef- ficienza complessiva oltre l’85%. Si tratta di un brevetto che consente alle turbine a gas di operare senza olio e li- quidi lubrificanti al loro interno. Grazie, infatti, a particolari cuscinetti ad aria, i gas esausti di queste speciali turbine sono estremamente puliti e presentano un alto conte- nuto di ossigeno (17%). Questa caratteristica consente di poterli utilizzare con la post-combustione come aria comburente in un bruciatore in vena d’aria integrato a un generatore di vapore a tubi di fumo e, quindi, di utilizzare
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