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base del quale, a partire dalla seconda metà del 2017, gestirà anche le offerte di mercato inviate dalla borsa austriaca.Nell’ambito del Mercato Elettrico, con l’obiettivo di in- crementare l’offerta di prodotti negoziabili, al termine delle consultazioni con i soggetti interessati, il GME ha poi dato il via, a settembre 2016, al nuovo mercato dei prodotti giornalieri (MPEG), introdotto nel Merca- to Elettrico a Pronti (MPE), nel quale sono quotati, in negoziazione continua, prodotti giornalieri baseload e peakload.Altra novità è stata rappresentata dalla revisione delle tempistiche di fatturazione e pagamento da parte del GME. A partire dal 1° settembre 2016 per il comparto del gas naturale e dal 1° dicembre 2016 per il com- parto elettrico, si è passati, infatti, da tempistiche su base mensile ad un sistema di settlement su base set- timanale. Tale modi ca ha consentito di avvicinare le tempistiche di regolazione dei pagamenti del mercato elettrico italiano con quelle vigenti sui principali mercati europei per incrementare, tra l’altro, la confrontabilità dei prezzi e rendere meno onerosa la partecipazione degli operatori al mercato.Nel settore gas, il cambiamento più signi cativo è rap- presentato dall’avvio il 1° ottobre 2016 in forma transi- toria, e a regime il 1° aprile 2017, del nuovo mercato di bilanciamento in attuazione del Regolamento Europeo 312/2014 e in conformità a quanto disciplinato con la delibera AEEGSI 312/2016/R/gas. Notevole l’impatto esercitato dalla riorganizzazione del bilanciamento sui mercati del gas gestiti dal GME (47,5 TWh), dove, in considerazione degli ingenti volumi movimentati dal RdB, le tendenze consolidatesi nel corso di questi ul- timi anni hanno subito un break strutturale, alimentato dal naturale spostamento della liquidità dalla PB-GAS al MP-GAS.Con riferimento al settore dei carburanti è proseguito il processo di costituzione della P-OIL. Tenuto conto delle interlocuzioni con il MiSE e con le principali associazioni di categoria, e degli approfondimenti svolti in particolare sotto il pro lo concorrenziale, il GME ha elaborato una nuova proposta di Regolamento della P-OIL avviando il 5 maggio 2016 un secondo procedimento consulti- vo (DCO n. 04/2016) a partire dal quale è proseguito il confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico per de nire le regole di funzionamento della P-OIL stessa. Inoltre, sempre nell’ottica di sviluppo della concorrenza nel settore petrolifero, ha proseguito il percorso per lo sviluppo della Piattaforma di mercato della logistica pe- trolifera,  nalizzata a facilitare la negoziazione di capaci- tà logistiche di breve, medio e lungo termine.In termini di dinamiche registrate sui mercati, nel set- tore elettrico, a fronte di un calo che riporta la richiesta di energia ai livelli minimi del 2014 (310 TWh, -2,1%), i mercati spot gestiti dal GME hanno registrato nel 2016 nuovi aumenti sia in termini di volumi scambiati (318 TWh; +1,5%) sia di partecipazione attiva degli opera- tori (nonostante il lieve calo degli iscritti su IPEX). Gli scambi sul Mercato del Giorno Prima (MGP) si sonoattestati a 289,7 TWh (+0,6% rispetto all’anno pre- cedente), riportandosi ai livelli del 2013. Buona parte dell’aumento è attribuibile alla notevole performance degli acquisti esteri che, stimolati dai favorevoli dif- ferenziali di prezzo con le borse con nanti nell’ultima parte dell’anno, hanno  ssato il loro massimo storico a quota 7,3 TWh. In tale contesto, i prezzi elettrici spot sono scesi al livello medio annuo più basso dall’avvio del mercato organizzato, agevolati anche dalle tenden- ze ribassiste dei costi dei combustibili, ai minimi del decennio. In particolare, il prezzo medio di acquisto dell’energia nella borsa elettrica (PUN) si è attestato a 42,78 €/MWh, segnando un calo del 18,2% rispetto all’anno precedente..Anche i prezzi di acquisto del Mercato Infragiornaliero (MI) segnano decisi ribassi rispetto all’anno passato (-18/-19%) e riprendono il trend discendente iniziato nel 2013, parzialmente interrotto nel 2015, collocan- dosi ai minimi storici. In calo anche le transazioni regi- strate con consegna/ritiro nell’anno 2016 sulla Piatta- forma Conti Energia a termine (PCE) che confermano e rafforzano l’inversione di tendenza evidenziata l’anno precedente, portandosi al livello più basso degli ultimi quattro anni (350,5 TWh, -8,4%). In ne le transazioni concluse sul Mercato dell’Energia Elettrica a Termi- ne (MTE) sono scese a 1,1 TWh (erano 5,1 TWh nel 2015), mostrando dinamica analoga a quella registrata dagli abbinamenti (85 contro i 252 del 2015) e dei con- tratti scambiati (411 contro i 1.004 del 2015).Sui mercati del gas, le modi che regolatorie e strut- turali intervenute nel corso dell’anno hanno dato im- pulso positivo ai due mercati a pronti gestiti dal GME, portando al raddoppio degli iscritti (158 operatori, +70 rispetto al 2015), all’esplosione del numero degli ope- ratori attivi (+45 su MGP-gas, +42 su MI-gas) e ad una ripartenza degli scambi, saliti al massimo storico di 7,42 TWh (erano 1,01 TWh nel 2015). In soli tre mesi il mercato MP-GAS, comprensivo di MGP-GAS e MI-GAS, si è trasformato complessivamente nella più liquida piattaforma di contrattazione dei mercati del gas, raccogliendo il 69% degli scambi complessiva- mente registrati tra ottobre e dicembre.Quanto ai mercati ambientali, dopo la chiusura del mercato dei Certi cati Verdi (CV), il 2016 ha eviden- ziato un rafforzamento dell’interesse per i Titoli di Ef - cienza Energetica (TEE) e le Garanzie d’Origine (GO), come comprovato dall’aumento degli operatori attivi e dei volumi contrattati sulle piattaforme del GME. In particolare, gli scambi di TEE sono saliti a 9,4 milio- ni di tep (+7,5%), per effetto del signi cativo risultato registrato nel mercato organizzato, al nuovo record storico di scambi (5,5 milioni di tep, +46,6%), a te- stimonianza degli effetti positivi prodotti, in termini di liquidità, dall’assunzione da parte dello stesso GME del ruolo di controparte centrale. Per quanto riguarda le GO, i volumi scambiati risultano in aumento (52,8 TWh, +14,3%), trainati soprattutto dalle contrattazioni realizzate su base bilaterale, confermatesi una quota predominante del totale.mercaTo & Finanza3/2017 29


































































































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