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FOCEf cienza energetica nel settore dell’industria chimicaDati BEN “Industria Chimica” [Mtep]Dati Eurostat “Settore Chimica e Petrolchimica” [Mtep]20072013Delta %20072013Delta %Gas naturale2,82,0-28%2,71,1- 59%Energia elettrica2,11,6-24%1,61,3-18%Prodotti petroliferi0,20,1-50%1,70,5-70%Calore---1,11,2+ 9%Consumi Totali5,13,7-27%7,14,1- 42%Nota: Nel BEN 2013 il settore della Petrolchimica aveva un consumo totale pari a 0.8 Mtep mentre nel 2007 il consumo totale era pari a 1,1 MtepTabella 1. Confronto tra dati BEN e Eurostat espressi in Mtepsupera dunque il consumo diretto di metano).È possibile stimare quale sia la quo- ta parte di energia elettrica auto- prodotta in cogenerazione rispetto a quella consumata utilizzando sia i dati annuali di Terna, sia la cono- scenza sulle tipologie di impianti cogenerativi presenti nel settore. Dal rapporto Terna 2013, emerge che l’82% dell’energia elettrica prodotta da impianti con produzione com- binata di energia elettrica e calore alimentati a metano deriva da cicli combinati. Per questa tipologia di impianti viene indicato che per 1,7 Mtep di calore recuperato sono stati ottenuti 2,4 Mtep di elettricità, dun- que con un rapporto pari a 1,4 (rap- porto tra elettricità e calore Mtepel/ Mtept). Questo rapporto è in uen- zato da due variabili: la taglia degli impianti e il calore dissipato. Nel caso dell’industria chimica si tratta generalmente di impianti di grande taglia e usati a regime costate, per cui questo fattore di produzione potrebbe essere più elevato. È da considerare anche che gli impianti cogenerativi in alcuni casi non sono di proprietà delle stesse aziende chi- miche ma l’energia viene fornita da altri soggetti (utilities).Maggiori dettagli sulle differenti me- todologie di report tra i dati Eurostat e i dati BEN sono disponibili nel do- cumento “Il calore nel bilancio ener- getico italiano” scaricabile dal sito FIRE.Considerando le variabili citate e la mancanza di dati settoriali non più disponibili in dettaglio dal 1999 (con fonte: UNAPACE), si utilizza il rap- porto tra elettricità e calore sopra calcolato pari a 1,4. Su queste basi si può quindi stimare che nell’indu- stria chimica con 1,2 Mtept di caloreTabella 2. Industria chimica e Farmaceutica. Dati sul valore della produzio- ne e numero di addetti, fonte: ISTAT e Federchimica20072013Delta %Valore della produzione (Mld €)81,380- 1,6%N° addetti (migliaia)194,5172,2- 11,5%recuperato al 2013 si sia genera- to circa 1,7 Mtepel di elettricità. In pratica il settore riesce ad avere un bilancio positivo rispetto alla rete elettrica nazionale.Per il 2007 Eurostat indica un con- sumo globale del settore pari a 7,1 Mtep di cui: 2,7 Mtep di metano, 1,7 Mtep di prodotti petroliferi, 1,6 Mtep elettricità e 1,1 Mtep di calore recu- perato. Dunque secondo questi dati la riduzione dei consumi dal 2007 al 2013 è pari al 42% molto maggiore del 27% indicato dal BEN.Dai dati Eurostat si nota che è au- mentato di poco il calore recuperato mentre si è ridotto molto il consumo dei prodotti petroliferi di ogni tipo e si è veri cata una riduzione degli usi di- retti di metano di circa il 60%. Con- testualizzando le rilevanti variazioni dei consumi, con le limitate variazio- ni del valore della produzione risulta che il settore è in forte evoluzione sia per l’ef cienza energetica che per le modi che del mix di produzione.Dati sulle nominedegli energy managerLa nomina dell’energy manager in base alla legge 10/91 deve essere effettuata annualmente dalle azien- de del settore industriale con con- sumi oltre i 10.000 tep/anno. Nomi- nare un energy manager in contesti energivori come il settore chimico può portare notevoli bene ci non solo legati alla riduzione dei consumima anche bene ci indiretti in termini di produttività e sicurezza. Nel 2015 sono stati nominati 130 energy ma- nager nei settori dell’industria chimi- ca e af ni.La divisione in questo caso segue il codice Ateco e dunque si ha la separazione tra l’industria petrol- chimica, la fabbricazione di prodotti chimici, la farmaceutica e la fabbri- cazione di articoli in gomma e mate- rie plastiche, settori profondamenti diversi tra loro.Dati sugli incentiviPer i TEE non sono disponibili dati aggiornati speci ci per ogni settore, anche se si stima una rilevante par- tecipazione dell’industria chimica. Le stime più recenti del GSE sono relative al 2013, quando è stato at- tribuito un 15% dei risparmi realizza- ti nel settore industriale alla chimica. Ciò dimostra il forte impulso all’ef - cienza energetica da parte del mec- canismo incentivante dei certi cati bianchi che ha contribuito alla realiz- zazione di interventi e alla riduzione dei consumi.Dati sulle tecnologie ef cientiDa uno studio FIRE realizzato in col- laborazione con ENEA, sulle princi- pali soluzioni tecnologiche ef cienti adottate nel meccanismo dei certi - cati bianchi, sono state tratte le prin- cipali soluzioni tecnologiche adot- tate nell’industria chimica. PossonoFOCUS Efficienza energetica nel settore dell’industria chimica 3/2016 21US


































































































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