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CUSetica nel settore dell’industria chimicale fonti. Nella tabella 1 sono riportati i dati per fonte.Come prima analisi si mostrano i dati del BEN. I consumi energetici del settore chimico sono rilevan- ti, nel 2013 sono stati di 3,7 Mtep, corrispondenti al 13% dei consumi energetici del settore industriale. Dettagliando i consumi tra fonti pri- marie e fonti secondarie emerge che il consumo energetico di fonti prima- rie nel 2013 è stato pari a 2 Mtep (prevalentemente gas naturale) e 1,6 Mtep di fonti secondarie (prevalente- mente energia elettrica). Confrontando i consumi del 2013 con quelli del 2007 pari a 5,1 Mtep si vede una riduzione di circa il 27%. Se si dettagliano i consumi tra fonti primarie e secondarie, si nota che il consumo in fonti primarie nel 2007 era di 2,8 Mtep e mentre in fonti se- condarie di 2,1 Mtep. Ciò signi ca che rispetto al 2007 c’è stata una riduzione pari al 21% dei consu- mi elettrici e pari al 26% di energia termica. Questa riduzione è da con- testualizzare nel periodo storico di crisi economica generalizzata, in cui si è vista una riduzione del numero di aziende e degli addetti, ma una modesta riduzione del valore della produzione.L’ef cienza energetica, prevalen- temente negli usi termici, ha sicu- ramente inciso sulla riduzione dei consumi, ma presumibilmente an- che la variazione della produzione ha in uenzato tale decremento. Lo spostamento dalla chimica di base alla produzione di prodotti  niti a lar- go uso è importante in quanto sono presenti delle lavorazioni i cui con- sumi elettrici sono rilevanti (esempio l’incidenza del packaging dei pro- dotti quali la cosmetica, i detersivi, e i farmaci, etc.).I dati forniti da Eurostat utilizzano una metodologia diversa, che evi- denzia separatamente il calore re- cuperato dalla cogenerazione o da altre fonti. Da notare che i dati uti- lizzati da Eurostat forniscono i con- sumi aggregati per il settore chimica e petrolchimica, mentre il dato BEN include solo l’industria chimica.Nel 2013 viene indicato un consu- mo totale di 4,1 Mtep, costituito da: 0,5 Mtep di prodotti petroliferi, 1,1 Mtep di gas naturale, 1,3 Mtep energia elettrica e 1,2 Mtep di calore recuperato dalla cogenerazione (cheFOEf cienza energStefano d’Ambrosio FIREEf cienza energetica nell’industria chimicaIl settore dell’industria chimica in Italia ad oggi rappresenta circa il 6% del fatturato prodotto dall’in- dustria manifatturiera. La chimica italiana conta una presenza di im- prese a capitale estero molto signi - cativa, come mostrato dalla  gura 1. L’innovazione tecnologica è una pe- culiarità del settore, anche se negli ultimi anni si è investito meno in R&S (parliamo di circa l’1% del fatturato, al di sotto della media europea che si attesta al 1,6%).Da evidenziare che per raggiungere obiettivi di innovazione tecnologica sono in atto anche sinergie con Enti di ricerca esterni ed università.Il settore della chimica è molto vasto e complesso, costituito da comparti con singole speci cità. Una macro divisione che mostra le profonde differenze tra i settori può essere la seguente: la chimica di base o inter- mediaria (come ad esempio le ma- terie plastiche, i fertilizzanti e le  bre)e la produzione di prodotti  niti per le varie richieste del mercato (come ad esempio la farmaceutica, le ver- nici, la cosmetica, i detersivi, gli oli lubri canti).Dati sui consumi energeticiLa spesa energetica per le industrie di questo settore ha un peso non in- differente, è pari infatti a circa il 7% del valore della produzione. Se si considera che in Italia il costo dell’e- nergia è superiore alla media degli altri Paesi europei, la competitività delle imprese è messa a dura prova. Per l’analisi dei consumi energeti- ci sono state considerate due fonti diverse: il Bilancio Energetico Na- zionale (BEN) e i dati Eurostat, in due differenti periodi storici 2007 e 2013. Il 2007 poiché rappresenta l’anno precedente il picco negativo della crisi economica, mentre il 2013 perché è l’anno più recente in cui sono disponibili i dati per entrambeFigura 1. Ripartizione per tipologia di aziende chimiche presenti in Italia. Fonte: elaborazione FIRE su dati Federchimica 201620gestione energia FOCUS Efficienza energetica nel settore dell’industria chimica


































































































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