Page 43 - Gestione Energia
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me climatizzato, il rapporto di forma (S/V) e la trasmittanza termica periodica.
Inoltre, nel suddetto decreto, è previsto che l’ENEA ed il CTI, Comitato Termotecnico Italiano, predispongano entro un anno dall’entrata in vigore del decreto stesso, uno stu- dio sui paramenti tecnici dell’edificio di riferimento al fine di “monitorare l’evoluzione dei requisiti minimi essenziali” nonché uno studio per “l’aggiornamento della classifica- zione degli edifici e degli spazi” come citato rispettivamen- te dall’articolo 4 comma 2) e dall’articolo 7 comma 4). Per quanto riguarda invece il secondo decreto, esso stabi- lisce le linee guida nazionali sulla certificazione energetica degli edifici, con la finalità di “garantire la promozione di adeguati livelli di qualità dei servizi (..), assicurare la fru- ibilità, la diffusione e una crescente comparabilità degli attestati di prestazione energetica sull’intero territorio na- zionale”, ponendo fine in questo campo ad un federalismo energetico del tutto controindicato.
Le linee guida sono finalizzate a ridurre i costi a carico dei cittadini e comprendono anche il nuovo format dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica), che dal 1° ottobre 2015 sarà unico per tutto il territorio nazionale, e che com- prende i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio e all’utilizzo delle fonti rinnovabili dello stesso, cosi da con- sentire ai cittadini il confronto tra edifici diversi attraverso una metodologia di calcolo omogenea. Tutti i dati riguar- dati gli attestati di prestazione energetica verranno raccolti in un sistema informativo comune per tutto il territorio na- zionale, denominato SIAPE.
In conformità con l’articolo 4 del decreto in questione ven- gono inoltre definiti gli elementi essenziali per gli APE tra cui i valori vigenti a norma di legge, insieme ai valori ed alle norme tecniche di riferimento, conformi a quelle europee e nazionali.
L’APE ha una validità temporale massima di dieci anni a partire dal suo rilascio, e deve essere aggiornato ad ogni intervento di ristrutturazione o riqualificazione che riguardi elementi edilizi che possano impattare sulla classe energe- tica dell’edificio.
Ogni APE deve riportare obbligatoriamente: prestazione energetica globale, sia in termini di energia primaria totale che di energia primaria non rinnovabile, qualità energetica del fabbricato ed emissioni di anidride carbonica (articolo 4 comma 4).
La suddetta attestazione potrà essere rilasciata dai cer- tificatori energetici abilitati ai sensi del Regolamento
Distribuzione per classe energetica rispetto allo stato di conservazione dell’immobile compravenduto
Fonte: Elaborazione I-Com su dati FIAIP
75/2013, quindi dalle ESCo (Energy Service Company), dai tecnici qualificati sia singoli sia associati nonché dagli enti pubblici e organismi di diritto pubblico che operano nel settore dell’energia e dell’edilizia. Possono inoltre re- digere gli APE anche gli organismi pubblici e privati che , accreditati presso ACCREDIA, siano operanti nell’attività d’ispezione nel campo delle costruzioni edili, opere di in- gegneria civile ed impiantistica.
Anche in questo secondo decreto viene previsto un ruolo attivo per l’ENEA, incaricata di predisporre una guida alla lettura dell’APE e di istituire sul proprio sito, entro 180 gior- ni dall’entrata in vigore del decreto, una sezione specifica per dare indicazioni sulle tecnologie ed i costi per il miglio- ramento della prestazione energetica degli edifici e sugli incentivi nazionali e regionali.
L’ENEA dovrà inoltre sia disporre di una banca dati nazio- nale per fornire le statistiche relative agli APE sia adegua- re lo strumento di calcolo semplificato “DOCET” al fine di monitorare gli aggiornamenti introdotti dal decreto.
Due sono, sotto questo profilo, le linee di ricerca su cui l’E- NEA si è concentrata: lo sviluppo di modelli e strumenti per la valutazione delle prestazioni energetiche e dei compo- nenti ad alto contenuto tecnologico. In tal senso, il ciclo di conferenze sulla “Ricerca di Sistema Elettrico”, nell’ambito dell’Accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo Economico, evidenzia l’attitudine propositiva dell’Agenzia in materia. ENEA ha predisposto, inoltre, a fine 2014, un programma triennale d’informazione al fine di promuovere e facilitare l’uso efficiente dell’energia. Il programma consi- dera le peculiarità dei soggetti cui si rivolge e comprende attività miranti a sostenere, sensibilizzare ed incoraggia- re le grandi imprese e le PMI nell’esecuzione di diagnosi energetiche e nell’utilizzo di tecnologie efficienti.
A tale programma, FINCO ha contribuito attraverso il Ta- volo SEN (Strategia Energetica Nazionale) con gli Ingg. Maran, Barosso e Vavalli. La FINCO è da sempre in prima fila per rappresentare i benefici che la comunità potrebbe ottenere da questo settore in forte crescita.
Questo il panorama normativo, ad oggi, e, sotto tale profi- lo, la FINCO propone, in particolare, il prolungamento delle agevolazioni fiscali sulle spese sostenute per interventi di risparmio energetico fino a tutto il 2020, con la possibilità di modulare la detrazione, ora del 65%, del 5% ogni bien- nio a partire dal 2016, per arrivare al 50% al 2020. Propo- ne inoltre l’Ecoprestito, ovvero forme di prestito agevolato atte a finanziare interventi per l’efficienza energetica.
Altri spunti per la futura sostenibilità energetica del nostro Paese sono stati elaborati negli incontri del citato Tavolo SEN, durante i quali si sono sviluppate riflessioni e propo- ste miranti a un riallineamento dei costi energetici nazionali a quelli europei, un superamento degli obiettivi ambientali della Strategia Europa 2020 e un maggiore indipendenza nell’ambito dell’approvvigionamento energetico attuale. Investire in questi settori, significherà anche creare nuove opportunità di sviluppo occupazionale, innalzando altresì la qualità e la professionalità del capitale umano.
In conclusione, risulta evidente che il nostro Paese si trovi di fronte ad una sfida, quella energetica, che deve cercare di cogliere, non solo per il potenziale di investimenti capa- ce di muovere, ma anche e soprattutto perché rappresen- ta una delle risorse più importanti per il nostro prossimo futuro.
POLITICHE, PROGRAMMI, NORMATIVE
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