Page 22 - Gestione Energia
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CUS
Diagnosi energetiche
Mauro Mallone Ministero dello
Sviluppo Economico
La diagnosi energetica come strumento
per accrescere
la competitività dell’impresa
sistemi di gestione di energia certifi- cati ISO 50001. Tenendo conto che la norma prevede di coprire il 50% delle spese sostenute dalle imprese e considerando il co-finanziamento regionale, saranno disponibili a re- gime circa 60 milioni di euro l’anno. Ipotizzando un costo medio per in- tervento di 4.000 euro, oltre 15.000 PMI l’anno potranno essere coinvol- te nelle attività diagnosi.
I progetti d’investimento in efficienza energetica che scaturiranno da que- sta massiva attività di screening, po- tranno essere sostenuti attraverso gli strumenti di incentivazione attivi nel nostro Paese. In particolare, gli investimenti potranno essere incen- tivati attraverso il meccanismo dei certificati bianchi che, come noto, è particolarmente adatto nel sostene- re gli interventi di efficienza nel set- tore industriale. Nel processo di revi- sione del meccanismo, attualmente in corso, sono allo studio misure per facilitare l’accesso ai progetti di effi- cienza energetica che emergeranno dagli audit energetici.
Le valutazioni sopra esposte tro- veranno fondamento a condizio- ne che sia garantita la qualità delle diagnosi. In merito a quest’aspetto, il d.lgs.102/2014 prescrive che gli audit siano conformi ai criteri minimi contenuti nelle norme tecniche UNI CEI EN 16247 e, più in generale, che essi consentano di tracciare un quadro fedele della prestazione energetica globale dell’impresa e di individuare e quantificare le oppor-
Con l’emanazione del D.lgs. 102/2014 di recepimento della direttiva sull’efficien- za energetica, è entrato in vigore nell’ordinamento nazionale l’obbligo per le grandi imprese di eseguire pe- riodicamente la diagnosi energetica aziendale, a partire dal 5 dicembre 2015. L’obbligo è esteso anche alle PMI a forte consumo di energia che godono del beneficio “energivori”. Quest’adempimento deve essere considerato come un’opportunità di crescita per il nostro sistema produt- tivo e non come l’ennesimo onere burocratico a carico delle imprese. Attraverso la diagnosi energetica, infatti, è possibile comprendere più in profondità come l’energia viene utilizzata all’interno dell’impresa e, soprattutto, individuare gli interventi tecnologici e/o gestionali più appro- priati che il management può attuare per migliorare la prestazione energe- tica aziendale. La realizzazione degli interventi individuati dalle diagnosi, che frequentemente richiedono in- vestimenti che si ripagano in tempi brevi, consente all’impresa di ridurre i costi di produzione, di abbattere le emissioni di gas-serra e, in sostan- za, di accrescere la propria compe- titività sul mercato.
Attraverso gli audit sarà, inoltre,
possibile sfruttare anche l’enorme potenziale di riduzione dei consumi di energia, in particolare per quel- le imprese che sono al di fuori del meccanismo ETS di controllo del- le emissioni di CO2 appartenenti al settore dei trasporti, della grande distribuzione e dei servizi finanziari. Pertanto, le diagnosi costituiscono un’opportunità di sviluppo non solo per le imprese ma anche per il Pae- se che potrà traguardare gli obiettivi di riduzione dei consumi, di conteni- mento delle emissioni di gas-serra, di aumento della sicurezza energe- tica e di contenimento della spesa per l’approvvigionamento di energia dall’estero. Inoltre, tra gli effetti attesi da questa misura, non va trascurata la spinta all’innovazione industriale e alla crescita del mercato dei servizi energetici e dei prodotti ad alta effi- cienza energetica.
Data l’importanza della diagnosi come strumento per migliorare la ge- stione dell’energia, il d.lgs.102/2014 ha allocato importanti risorse per sti- molare le PMI che non sono sogget- te all’obbligo di realizzare gli audit. Nel periodo 2014-2020 sono stati appostati 15 milioni di euro l’anno per cofinanziare programmi regio- nali finalizzati ad incentivare le PMI a condurre le diagnosi o ad introdurre
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